On 4/3/12 10:57 AM, Robert J. Newmark wrote: > On Tue, Apr 03, 2012 at 10:05:01AM +0200, Fabio Pietrosanti (naif) wrote:
>> On 4/3/12 1:28 AM, Gufo Rosso wrote:
>>> ma quelgli evasori che stanno NEL comune come si eliminano ?
>>
>> Negli USA tutte le PA federali hanno impianti di whistleblowing, in UK
>> con l'anti-bribery-act di giugno 2011 lo stanno facendo, da noi se
>> passerà la norma anti-corruzione così scritta anche la nostra PA vedrà
>> finalmente un impianto di whistleblowing (secondo direttive EU e OCSE).
>
> quel che non hai percepito e' la cultura che e' diversa.
> Il semplice concetto di furbizia, che nei paesi anglosassoni e'
> mediamente intesa in senso negativo, nei paesi latini, mediamente in
> senso positivo.
>
> Il whistleblowing in italia non funzionerebbe perche' la gente
> blowerebbe sull'antipatico, non sul furbo, del quale ha ammirazione.
Questo capita in qualunque paese, è fisiologico e normale.
E' onere e responsabilità del sistema (fatto di persone) di verifica dei
fatti, presa in carico delle segnalazioni ed suo eventuale seguito.
La procedura di verifica e il seguito sarà diverso se il WB site è di
Autistici, della CGIL, del Mov5stelle, dell'Agenzia Entrate, del Comune
di Busto Arsizio destinato ai propri dipendenti, della testata Lettera43.
Quindi è normale e fisiologico che ci sarà il blowing sull'anticipatico
e anche l'informazione fasulla, l'importante è che questi dati possano
essere filtrati e scartati nel percorso.
Inoltre il processo di verifica dei fatti e follow-up sarà ovviamente
differente se l'iniziativa di whistleblowing è avviata da una testata
indipendente, da un gruppo di attivisti, da sindacalisti o da una
pubblica amministrazione locale.
E' su questo punto che si deve concentrare il focus, non sul fatto che
sia "bene o male" raccogliere segnalazioni.
E', come sempre, un problema di organizzazione e di focalizzazione di
una iniziativa che può essere più o meno buona, come più o meno buono
può essere usare Tor.
L'hacking escala dalla dinamica di hacking dei processi software
all'hacking dei processi sociali, creando strumenti tecnologici
abilitanti che consentono di implementare iniziative di social hacking.
>
>>
>> E' un "meccanismo" pensato per tutelare il più debole e non il più forte.
>
> E' un meccanismo pensato per una cultura diversa da quella italiana. In
> questa cultura 'se fossi io il capo' la soluzione e' semplice, ti metto
> un finanziere ACCANTO se sei in una posizione di potere, qualsiasi essa
> sia. Male che va perdi il tuo potere (cosa positiva) se non puoi piu'
> agire.
> Tanti posti di lavoro e tanti posti in carcere, (che dovrebbe essere
> riempito di colletti bianchi invece che di faccette nere).
Beh, diciamo che intanto bisogna iniziare a provarci.
Diciamo che l'italia ha livelli di corruzione endemica, che determinano
iniquità sociale, assenza di meritocrazia, etc,
E diciamo che uno dei meccanismi più efficienti di contrasto alla
corruzione è la diffusione di metodologie di whistleblowing e di norme
che lo regolano.
Queste cose fanno parte di una evoluzione che arriverà e con cui dovremo
convivere, volenti o nolenti.
Forse è meglio prendere in mano queste metodologie sociali e
organizzative, fare in modo che possano essere nella disponibilità dei
"piccoli".
Abbiamo trovato grandissimo interesse su idee di deployment GlobaLeaks
proprio da parte di sindacati e attivisti di partiti politici
(tendenzialmente dei giri Radicali, Movimento5stelle, Estrema SX).
Quando ci si rende conto come una iniziativa banale come l'incentivo
alla segnalazione anonima su un tema specifico al momento giusto possa
cambiare le sorti di una iniziativa politica, in molti comprendono che
questa metodologia fornisce potere ai piccoli rispetto ai potenti e
aumenta la trasparenza.
Ma again, la tecnologia la usano gli uomini, quindi possono usarla bene
o male.