ciao *,
ho un paio di dubbi su una questione che puo' facilmente scappar di
mano, volevo sentire i vostri pareri.
una società basata sulla delazione è quella dal quale devi guardarti al
tuo vicino di casa. (es, la stasi). Questo non è quello che vogliamo
minimamente, e qualunque attività che ci avvicini a questo, è un errore.
esempio di link che descrive cosa non deve essere globaleaks:
http://punto-informatico.it/3474458/PI/News/usa-un-app-delatori.aspx
poi, parlando praticamente, quando si tratta di software libero, l'uso
puo' anche sfuggir in direzioni impreviste.
una cosa ancor piu' incivile che vorremmo evitare, è mettere il debole
contro il debole, incentivando in qualunque modo una segnalazione tra
pari che si sputtanano verso un'entità terza (sia essa cittadina,
statale, privata, etc)
Quello che va tenuto a mente come "caso d'uso" sono i casi eclatanti di
white collar crime all'italiana, parmalat,telecom, cirio, e un sacco di
altre cose che sicuramente avrete in mente, ipoteticamente sarebbero
stati troncati sul nascere, se ci fosse stato del whistleblowing
dall'interno.
ma qui veniamo ad un punto critico: piu' metti sistemi di WB, e piu'
aumentano le possibilità per un cittadino, di sputtanare il proprio
nemico, o di trovar amplificazione della propria ignoranza, dando
problemi ad un terzo che non ha colpe.
come si risolve sta cosa ? nell'ottica globaleaks delle cose, non è che
un individuo quando "submitta" e la roba viene pubblicata come vera, il
materiale va in mano a dei revisori selezionati da chi ha avviato
l'iniziativa, e questi (hopefully) fanno l'analisi, filtrano,
contestualizzano e traducono, facendo un lavoro che (solo in linea
teorica) sarebbe d'appannaggio del giornalista investigativo.
quest'email era in serbo da un po', ora che è uscito l'articolo di
Arturo, penso sia ora di affrontare la questione, per capire dove
finisce la trasparenza ed inizia la delazione.
se avete considerazioni, sarei molto felice di sentirle
ciao,
v
