[cm-Roma] R: Re: combattere stando fermi

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Autor: sofista@virgilio.it
Data:  
Para: foc, critical mass Roma
Assunto: [cm-Roma] R: Re: combattere stando fermi
Ciao connettivo bello.
Mah, capiamoci.
Forse sarà impresa ai limiti del razionale, ma credo che sia utile mantenere partigianeria e obiettività, nella composizione di un discorso che cerchi le voci di tutti quelli che vogliono costruire(la felicità)/distruggere(il capitale).

Vorrei recuperare una cosa che, col gusto del linguaggio dei bei tempi andati, si diceva "visione di classe" ove la classe non è più (forse non è mai stata) un concetto solamente sociologico/economico appaltato ad un partito/avanguardia, ma che è, per esempio, quel che si fa anche andando in bicicletta. Sento la forza di una teoria che vede come "interrotti" molti discorsi essenzialmente validi negli anni settanta. E' evidente quanto insensato e autoreferenziale sia mitizzare quell'epoca e piangere sulle foto dei nostri genitori. Appunto e con un po' di retorica dico: continuiamo quelle lotte, ovviamente in questo spazio-tempo, e nel traffico odierno, consapevoli che siamo sempre noi, fin da allora, a portare avanti battaglie che potrebbero essere dure; un sistema di battaglie al sistema che banalmente non fa della sola civiltà stradale l'unica rivendicazione degna di cura. Se ci riconosciamo in certi principi. Quali siano questi principi non lo si scopre in mailing list, ma nelle strade, nell'opposizione ancora possibile.

Comunque sia, lo studio del passato non mi sembra attività più indegna della ricerca dell'ultima iCazzata che ci impongono OGNI GIORNO con OGNI MEZZO NECESSARIO.

Sono convinto che la distinzione fra classi di persone e, quindi, di fruitori della strada, oggi, sia una questione antropologica prima che politica. E' letteralmente un'altra razza da me quella cui appartiene chi guida un SUV e non si curerà (forse) MAI del proprio impatto psico-ecologico sull'ambiente urbano. Il MIO "razzismo/classismo", o meglio, la mia volontà di schierarmi da una parte, eventualmente riconoscendo i miei nemici, non mi impedisce di essere felice. Un sindaco, mandante morale delle squadracce di Casapound, non è degno di una stretta di mano mia. Non so se lo è della vostra. Questo a dire che le DIFFERENZE esistono come le contraddizioni e che dobbiamo discuterne.

Questo pensiero è ascrivibile alla categoria del pensiero strategico (parole grosse). Ma è anche la
scelta precisa di rendersi felici senza essere spensierati e di essere
estremi, radicali senza perdere un sacrosanto spirito (auto)critico.
Ecco, LA MASSA è CRITICA; nella crisi si cercano risposte. Il polisemico uso di quell'aggettivo che
iniziò come descrizione metaforica di un fenomeno in-cosciente oggi continua ad essere
una realtà aperta, orizzontale, acratica e libera. Come sempre rimarrà la Massa Critica anche quando pedalerà nelle strade svuotate dai 5 €/litro della benza.

Ricordiamo pertanto qua dentro, per via di quanto ogni giorno si scopre intorno alla bassezza istituzionale politica romana, che si può dire essere discutibile, avventato, opinabile, non saggio, nient'affatto extra-politico ovvero molto poco tecnico, forse solo molto comitatesco ed inutile cercare accordi con gente che ci prende sistematicamente per la ruota posteriore. Volgendo l'attenzione alla spero felice occasione del 28 aprile, una minoranza che Marchionne caccerebbe volentieri fuori dalle palle, in questa sede forse direbbe: alla larga dai capetti e dai paraculi di partito. Alemanno è un capetto incapace, membro di un partito che fu ed è nell'animo e nella base democristiano, se non torbidamente fascista. 'Sti cazzi che sia sindaco di Roma e faccia immersioni e arrampicate; a Roma taglia gli alberi e sfotte le associazioni che lottano per: Acqua, Ciclabilità, Casa, Lavoro, Verità, Giustizia, Verde pubblico, Antifascismo.... Allora: MAMMA-GARI salvaiciclisti ottiene qualcosa; io son pressocchè certo che non lo ottiene manco di striscio co' Alemanno nè con Bersani, ma sicuramente contro ogni spot elettorale e recuperando una visione politica necessariamente più ampia (come a dire autonoma). E' chiaro, no? Sono ideologico, vero? Sono minoritario, c'è crisi ed è urgente agire, è questa la retorica dominante di questi tempi ed è per questo che vincono le scelte imposte da facebook, non è così?

In realtà, ho scoperto, e non leggendo Baudelaire nè ascoltando la conferenza stampa della Fornero, di essere forse "un'anima perduta". Mi sono guardato allo specchio leggendo un articolo di NuovoPaeseSera:

"Le inevitabili anime perdute che criticano aspramente questa campagna
(badate bene: non nella Fiat o in qualche anfratto sperduto di lobbismi
esenti da scrupoli, ma all’interno del cicloattivismo, roba da lasciare
sbalorditi gli “estranei” ma, vi assicuro, da sempre presente nei
movimenti, che appunto non si sviluppano quasi mai) stavolta sono
ridotte a pochissime unità isolate e scollegate. Qualche anno fa
sarebbero state un paio di decine, come durante il boicottaggio del
Bicycle Film Festival del 2007. Lo trovo un ulteriore segno di maturità
dei tempi, e della necessità per un’intera società di cambiare strada e
cambiare la strada."

http://www.paesesera.it/Rubriche-e-opinioni/Mi-viene-un-sospetto

Il frasario è clerical-militare. Anima perduta te lo dice il prete. Io penso sempre d'essere stupidamente censorio.
Invece c'è chi mi deraglia a destra e vede la situazione odierna (eventuale assenza di dialettica interna alla Critical Mass romana?) come un fatto tatticamente finale. "Pochissime unità isolate e scollegate" lo dice un generale NATO. Ecco perchè bisogna interessarsi alla guerra. Perchè ce la stanno facendo su tutti i fronti. Preferisco godere della forza minoritaria di chi
critica coloro i quali non si autocriticano e che stringono le mani dei fascisti
(istituzionali). La maturità di tempi, la sobrietà, la responsabilità la pacatezza sono i termini del linguaggio Confindustriale-Montiano oggi al potere.

Altri assunti estrapolabili: i movimenti non si sviluppano quasi mai. Che non si sviluppino per via di chi fa critiche "aspre". Ad esempio, quelli che hanno criticato il BFF di anni fa, la sesta Internazionale del ciclismo critico, pare che sarebbero stati degni di epurazione/tacciabili di eresia, in un(a) eventuale partito/chiesa. Meno male che li abbiamo mandati affanculo una volta e che il ricambio della Critical Mass romana a base di aperitivi ne ha spento la voce critica. La "maturità dei tempi" è nel non criticare, prendersi i movimenti che nascono altrove, importarli ignorando la realtà locale, cliccare mi piace, adottare le strategie che gli avanguardisti di qui hanno deciso e partecipare tutti alla manifestazione che nessuno ci impone, per carità, ma cui è meglio andare. Chi critica questo non capisce un cazzo. Mica stamo a fa' la concertazione.

Mentre io temo fin d'ora la possibilità di venire orrendamente sfigurati, FORSE, il 28 aprile a Roma, a comparsa di uno spot elettorale di Alemanno-Bersani, perchè nel provincialismo italiano vincono sempre i teatrini, chi dice aderiamo non si limita a dire "andiamo". E io lo appoggerei. (Anzi spero di venì a Roma il 28 col MEGAFONO SALDATO SUL TELAIO). Dice "andiamo" e liquida le precauzioni come proprie di una minoranza di fracassaruote che manca della sobrietà filo-governativa tanto di moda nei tempi della concordia nazional-popolare.

E poi io non vado in bici per sta' fermo, ma per essere imprendibile.
Ciao, se vedemo.


Messaggio originale----


Da: foc@???
Data: 31-mar-2012 10.59
A: "sofista@???"<sofista@???>, "critical mass Roma"<cm-roma@???>
Ogg: Re: [cm-Roma] combattere stando fermi

On 30/03/2012 16:36, sofista@??? wrote:
> Riassumendo:

[...]

'A Sofista bello!

Qui Ernesto, "Foc" per le cose ciclistiche. Me so' iscritto da du'
giorni e so' felice di rivederti, ma con questa mail degli anni Settanta
m'ai propio steso!!!!

Direi che:
    1) Negli anni Settanta c'avevi massimo dieci anni... credi che i nostri
genitori fossero meglio di noi?
    2) Il passato è spesso più bello del presente, ma perché la memoria lo
filtra.
    3) La rabbia ce la dobbiamo gestire perché l'obiettivo non è la
vittoria, ma la felicità. L'antifascismo "a prescindere" ha le gambe
corte, le persone poi non si ricordano più *perché* erano antifasciste e
si vede quello che si vede. Ma non è che so' tutti fasci: tanti nun so'
proprio un cazzo. Questo è importante perché anche in CM, noi ci
rivolgiamo agli automobilisti che non sanno bene perché sono
automobilisti, e quindi se capiscono che possono non esserlo, possono
passare alla bici. La CM è educazione.


E per parlare di CM Roma direi che:
    1) ieri mi è preso un colpo alla CM Roma quando ho capito che rispetto
alla CM di Marzo di un anno fa *il traffico si è notevolmente ridotto*.
In pratica facendo la CM a fine mese quando i soldi scarseggiano, si
capita proprio quando molti automobilisti rinunciano alla macchina .
Scuteroni invece ce ne sono tanti. Altr* hanno avuto questa impressione?



Ciao!

Foc