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PRIDE: LA RIVOLTA NON UN PRANZO DI NOZZE
Proiezione video e
assemblea aperta puta-lesbo-trans-femminista-frocia
Osteria del
Barattolo, domenica 1 aprile 2012, ore 20.30
Con il pride
lesbiche-gay-intersex-trans celebrano l'anniversario
della rivolta di
Stonewall del 28 giugno 1969. Una rivolta inserita nelle
lotte sociali
degli anni sessanta di afroamerican*, femministe, operai*,
student*. Una
rivolta, quella partita allo Stonewall Inn di New York,
contro il ghetto
gestito dalla mafia in cui le froce erano costrette a
stare da uno stato
poliziesco e repressivo.
Una rivolta contro il controllo dei corpi e
delle sessualità eccentriche.
Per anni abbiamo chiesto allo Stato il
riconoscimento dei diritti,
ma che succede quando dello Stato "sovrano"
non resta che un governo tecnico manovrato dalla BCE?
Abbiamo pensato
che insistere sulla discriminazione di cui siamo vittime
ci avrebbe
fatto guadagnare qualcosa, ma il pride, l'orgoglio, non è
la
vittimizzazione, non è la richiesta di essere integrati fra i
"normali",
è l'affermazione della propria favolosità e diversità.
Abbiamo pensato che la visibilità sfoggiata il giorno del pride
potesse cambiare la cultura… però a tette nude o benvestite?
Quanto
deve essere "carina" la nostra immagine perché ci apprezzino?
E che ne
sarà di noi se con la crisi non potremo più permetterci l'estetista,
il
parrucchiere, la sauna o abiti alla moda?
Gli angolini di accettazione
sociale che abbiamo strappato
sono per la maggior parte legati alla
nostra capacità di spendere, di essere consumatori.
Ma che succede
quando di soldi non ne hai più?
Oggi molte donne, lesbiche e froce
vivono in un paradosso…
Sono discriminate, invisibili, ma a volte invece
si ritrovano a essere ricercate,
ipervisibili, apprezzate e sfruttate
in certi tipi di lavori
proprio in quanto donne o froce: perchè siamo
più creative (dicono),
più comunicative, di più bella presenza, abbiamo
ampie reti di relazioni da mettere a frutto
e spesso non abbiamo mariti
e figli che ci distolgono dalla dedizione al lavoro.
Così tutta la
nostra vita è messa a lavoro.
Dovremmo esserne contente?
Nel clima di
ristrettezze, sacrifici eausterità che si respira,
la nostra favolosità
rischia di apparire un lusso, rischia di sembrare il superfluo di cui ci
occuperemo
dopo aver risolto problemi più gravi, o uno scandaloso
eccesso di desideri fuori luogo.
In mezzo a tutto questo, cosa vogliamo
da un pride?
Qual è la nostra rivolta oggi, contro quali poteri?
Perché non portarla nelle lotte sociali per il reddito, l'insolvenza,
contro il comando del capitale finanziario e frocizzarle?
…Perchè se
anche potessi sposarti, come lo pagheresti il pranzo di nozze?
Vi
invitiamo a discuterne
domenica 1 Aprile h 20.30 all'osteria del
Barattolo, Via Belle Arti n. 2,
per costruire insieme percorsi
esistenziali e politici sostenibili e favolosi!
Con proiezione di
"Sylvia rimembri ancora…" (documentario, 20 min., di No code e Forte
Prenestino, 2001),
"A present for Sylvia" (10 min. di Porpora
Marcasciano e Luki Massa),
video di Judith Butler al Pride 2010 di
Berlino
e al movimento Occupy + altri spezzoni inediti a sorpresa.
Per info: reteputa.bo@???
Rete PutaLesboTransFemministaQueer
Antagonismogay/Laboratorio
Smaschieramenti
Barattolo
Fuoricampo
lesbian group
Frangette Estreme
Let's queer
Made in Woman
Mit