Autor: atalared@libero.it Data: Para: lista cm Asunto: [cm-Roma] R: combattere stando fermi
Gli è che si fa abbastanza fatica a sopravvivere in questa palude:generazioni devastate dalla precarietà, governo di milardari che non distribuisce caramelle, non disturbate il conducente, è l'europa che ce lo chiede,lo sappiamo che le menzogne ripetute all'infinito diventano verità e il potere è questo. Io continuo a ripeter cose vere sperando che rimangano visibili.
Il sindaco di Roma è un (ex) picchiatore fascista.Ha messo a capo di società e dipartimenti di Roma Capitale quelli come lui.Il capo del governo e i ministri sono squallidi impiegati del capitalismo, un pochino più pulitini all'aspetto di quelli di prima, ma non per questo meno pericolosi.In Valsusa se ne sono accorti.Il presidente della repubblica... vabbé sorvoliamo, ma ho l'età maledetta per ricordarmelo, lui e quelli come lui cosa facevano e cosa dicevano e che spedizioni mandavano nelle università occupate negli anni settanta.Lo stato ha il monopolio della violenza (definizione da libro di diritto).In Val Susa se ne sono accorti.Il carcere è un'istituzione che genera devianza e comportamenti antisociali, non riabilità nessuno e uccide tanti. questa ignominia non dovrebbe esistere.
Lo stato ha il monopolio del gioco d'azzardo.Le missioni militari di pace, il mediterraneo diventato un cimitero,un referendum ha rivendicato l'acqua pubblica e bene comune , ce la stanno privatizzando di nuovo. Deve essere sempre l'europa che ce lo chiede.Il signor Caselli dice che non ce l'ha con i No Tav della Val Susa ma solo con chi delinque. Lo stato ha il monopolio della violenza e può torturare, ammazzare e si ripete da solo che i delinquenti sono quelli che si difendono dalla violenza dello stato. Scusate faccio una fatica boia tutti i giorni a resistere a questa melassa criminale, il grande pensiero partito governo unico tecnico politico per bene penetra e si insinua in ogni ambito della nostra vita.Un po' di anni fa un caro amico mi diceva che faceva fatica a spiegare ai figli che in questo paese l'opposizione era rimasta in mano a un cantante, un comico e un ex questurino fascista(trattavasi di Celentano, Grillo e Di Pietro).Durante la gigantesca pagliacciata governo sindacati sull'articolo 18 ho letto l'unica dichiarazione seria: "non dobbiamo permettere che gli esseri umani siano trasformati in merce".L'hanno detto i vescovi, mica l'Internazionale Situazionista!In questo paese l'opposizione è in mano alla conferenza episcopale italiana. Armi al Clero!
Per il resto faccio sempre riferimento al solito libro "critical mass - l'uso sovversivo della bicicletta", dovrebbe bastare il titolo se uno non si vuole affaticare troppo a leggere.
----Messaggio originale----
Da: sofista@???
Data: 30/03/2012 16.36
A: <cm-roma@???>
Ogg: [cm-Roma] combattere stando fermi
Riassumendo:
un tempo, in Italia ma non solo, c'era un grande Movimento.
Quel Movimento si pensava Rivoluzionario. Non voleva essere normale. Ne sospettava, per questo era vicino anche ai pazzi.
Metteva insieme ecologismo, antifascismo, autogestione, modi di vivere
veri, rivolta, situazioni, femminismo, antimilitarismo, anarchia,
bellezza; anche la lotta, quella vera. Parlava di comunismo. Chi stava
ne, a fianco de, ma anche dietro a e perfino dopo il movimento
difficilmente riteneva "estremistico" alcuno dei seguenti moti:
manifestare, dissentire, combattere, liberare spazi, cacciare i sindacalisti, perseguire
l'Autonomia della vita desiderante, opporsi al mostro militar-nucleare,
combattere per il comunismo (nella libertà, contro i partiti). Anche andare in bicicletta. O in giro nudi.
V'era pure chi decideva di sperare/sparare, nel Movimento - ma, sparare, più ancora fuori -
o perfino di appoggiare chi faceva saltare le carceri, come i NAP; fissazioni, forse tatticamente sbagliate, ma
non del tutto estranee ad un clima di quasi-rivoluzione che oggi si
vuole (far) dimenticare. Anche perchè si è capito che è difficile fare
l'avanguardia quando ci si dimentica della base reale o si è infiltrati
da CIA e MOSSAD.
Trent'anni più tardi e molti cartoni animati e donne oggetto e
imperdibili offerte commerciali dopo, le grandi divisioni imputabili
almeno alle fazioni reazionaria e rivoluzionaria della stessa sinistra, vengono reincarnate
(con molta meno virulenza dialettica e contropotere di piazza) da
qualunque estemporanea fazione, financo di amici-ciclisti-frequentatori di mailinglist, autentici cuori ecologici, sinceri seguaci di facebook, in ogni ambito che richieda una
discussione intorno alle possibilità/modalità/meraviglie di agire per CAMBIARE LO STATO DI
COSE PRESENTE, perfino attraverso una strumentalizzabile vicinanza alle
ISTITUZIONI. Solo che, lo sapete pure voi, le Istituzioni si fanno i conti loro. Sempre.
Oggi, quelle divisioni, quei discorsi interrotti negli anni '70 sul valore della ripresa collettiva e non gerarchica dello spazio esistenziale e della necessità di opporsi con la forza a questo sistema sempre meglio integrato, rivivono, per certi versi, solo in ValSusa. E, talora, nella pratica/teorica della Critical Mass, che non è un partito e non sarà mai associazione; ma che vive degli individui e anche del collaterale associazionismo, oppure dei centri sociali che a tanti fanno sempre schifo ma che manifestano nella realtà delle ciclofficine uno spazio di liberazione polmonare radicale. (La prossima cilcof la faccio io, si chiama "Alveolo Autonomo"). Quei discorsi interrotti e soffocati dall'affogo collettivo nazionale televisivo, l'azione politica diretta prolungata con la bella e importante coda di opposizione al nucleare degli anni '80, quei discorsi mai ripresi, o
diversamente rivissuti da ciascuna delle coscienze politiche che pedalano nella Critical Mass, anime forse più
individualistiche di un tempo, eppure inesorabilmente contaminate dai
modi di fare di un Sistema che ci crea, ci plasma, ci sfrutta, ci arrota e ci continua ad
asservire in ogni momento, certe divisioni talora utili per uno splendido scazzo collettivo, rivivono. Devono rivivere. Scaturissero dalla proposta di andare sul peschereccio a San Francisco o dalla necessità/opportunità di stare per strada fermi-in bici con Alemanno e Bersani nei paraggi. Fate voi, romani miei. Ne parlate/avrete detto oggi alla cm più bella, cui purtroppo mancherò.
V'è chi non teme di GIUDICARE, partigianamente, una realtà (AD ESEMPIO,
quella della Roma istituzionale del 2012) come fascista, razzista,
falso-ecologista, palazzinara, capitalista e quindi omicida, per i
caratteri di cui si fregia. Caratteri che porta appesi al collo. Quei
critici, pur non perseguendo in ogni momento la rivolta, credono che sia
meglio non
concedere nulla nel gioco delle parti mediatico al marketing
Caltagironiano della Roma delle Piste da sci a Ostia. Nulla, manco 'na
stretta de mano nè tantomeno un bicchiere de vino. Allora: è possibile fa #salvaciclisti senza avvicina' guardie e politicanti? In autonomia?
Discutete, ma ammazzatevi con amore fra di voi, a colpi di pedivelle armate, perchè le contraddizioni devono uscire fuori. L'unica cosa che dico, mia piena responsabilità, è: io VOGLIO essere fazioso. A me l'estremismo consapevole di gik me piace, pure se perfino io je direi: annamo coll'aeroplanino, pur di starci a San Francisco. E atalared che dice de 'tirasse fori' da sto #salvaciclisti, credo de capillo. Cacchio, hanno contestato la Brambilla che apriva un canile, e non vuoi sputtanare un sindaco che butta il sale prima della pioggia, e non della neve? A me gli squadristi di
#AlemannoMerda, LO RIPETO, m'hanno fottuto un dente. M'hanno lasciato per terra assieme ad altri, che non sapevo esssere compagne e compagni miei. E' la stessa gente che anima Casapound, gli scranni del Parlamento; gli amici di Mokbel, dei fasci de Casalbertone, delle sparatorie, dgli impicci dell'AMA e dell'ATAC. E pure Bersani è ciò che è, uno che asseconda MaoMonti.
Anche se il postmoderno è fluido e le ideologie so' tramontate ecc.ecc. e la p2->p80 però governa alla grande in codesto paese, oggi con governo finanz-nazionalpopolare, e anche se gli strumenti offrono meravigliose opportunità di aggregazione e mi piace ed evetni, pijamo sempre tutto co spirito critico. Non stamo a Londra. Anche se la gente se sta a da' foco come in Tunisia. Nun se famo pija' per culo co' le ciclabili alla memoria. Non si combatte un solo aspetto de 'sto sistema de merda. Ecco perchè la mobilità sostenibile è un punto interessante, ma non credo che sia il solo grimaldello su cui far forza per rovesciare certi intrecci mafiopolitici. Sta facendo la benzina a 2 euri per ridurre il traffico che noi co la cm, per certi versi. Forse ciò in cui davvero vi riconoscete vi determina e vi imporrà le scelte che sentite. Se le sentite. Quindi, "estremisticamente", io la mano ar sindaco non gliela stringo. Se mi passa
vicino in bici, lo mando affanculo, a costo di restarci sotto. E mando
affanculo anche chi gli sta vicino. Fosse pure strategia. Chiedetevi chi sono i vostri compagne/i?