marzo 29, 2012 - 14:10 COLOMBIA
ASSASSINATO LEADER COMUNITARIO, SI BATTEVA PER LA TERRA
Giustizia e Diritti umani
Rapito cinque giorni fa insieme al figlio Samir di 15 anni, è stato rinvenuto morto, con segni di tortura e ferite da arma da fuoco Manuel Ruiz, leader della comunità rurale di Apartadocito, nel nord-ovest della Colombia, che si batteva per la restituzione ai ‘campesinos’ delle terre sottratte con la forza dai gruppi armati illegali.
La Commissione interecclesiale di Giustizia e Pace ha denunciato in un comunicato che Ruiz era stato sequestrato dai paramilitari con il figlio a Mutatá, nel dipartimento nord-occidentale di Antioquia, poco dopo aver subito un fermo da parte della polizia locale. Accanto al suo cadavere ne è stato rinvenuto un altro, non ancora identificato.
Secondo il ‘defensor del pueblo’ (ombudsman) Volmar Pérez, a compiere il rapimento sarebbe stato il gruppo neo-paramilitare delle ‘Aguilas Negras’ che opera nelle regioni del Bajo Atrato e nel dipartimento di Chocó, al confine con quello di Antioquia. Da tempo bersaglio di minacce di morte, il leader comunitario aveva effettuato una telefonata poco dopo il sequestro con l’ufficio di Pérez riferendo che si trovava relegato in una fattoria e che i suoi rapitori chiedevano un riscatto equivalente a circa un migliaio di euro per il suo rilascio.
Secondo il ‘Movimento nazionale delle vittime dei crimini di Stato’ (Movice) dal 2005 al 2011 sono stati almeno 66 gli omicidi accertati di rappresentanti dei ‘desplazados’ (sfollati a causa del conflitto interno) che si battono per la restituzione delle terre rubate; 26 solo fra il 2010 e il 2011. Dall’inizio del 2012 lo Stato colombiano ha ricevuto circa 9000 richieste di esproprio e riassegnazione di terre sottratte dai gruppi armati in diverse zone del paese.