[NuovoLab] 514° ora in silenzio per la pace

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Autore: norma
Data:  
To: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
Oggetto: [NuovoLab] 514° ora in silenzio per la pace






Mercoledì 28 marzo dalle 18 alle
        19 sui gradini del palazzo ducale di genova, 514° ora in
        silenzio per la pace.

www.orainsilenzioperlapace.org
        Incollo il volantino che verrà distribuito




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Comunicato Stampa ex
            lavoratori ThyssenKrupp_L'Italia è una Repubblica
            (af)fondata sul lavoro

Sull'Art. 18 e i morti sul lavoro, l'unico
        settore che non conosce crisi
.
Il Governo Monti,
        incarnazione di uno
        dei governi “tecnici” più autoritari e antipopolari visto negli
        ultimi anni,
        esecutore delle misure “lacrime e sangue” imposte da gruppi
        finanziari, banche
        e speculatori,
continua con la linea dura lanciando
          l’ennesima offensiva
          contro i lavoratori con il tentativo di introdurre, tra le
          misure contenute nelle
          riforme del mercato del lavoro, il cosiddetto “licenziamento
          economico”, che di
          fatto cancella le tutele garantite dall’Art.18.

Facendo così il paio
        con le misure già introdotte dal 
piano Marchionne, che
        fa carta straccia
        dei diritti dei lavoratori, del CCNL e del principio di
        rappresentanza
        sindacale all’interno delle fabbriche. Misure imposte con il
        pretesto di uscire
        dalla crisi in cui sono coinvolti ormai (quasi) tutti i settori
        dell’economia.

L’unico settore che
          non sembra conoscere crisi è rappresentato dai morti sul
          lavoro
: in media 4 al
        giorno con un inquietante aumento di suicidi tra lavoratori e
        imprenditori
        strangolati dai debiti (anche qui lo zampino delle banche).
        Mentre le misure
        repressive colpiscono sempre più pesantemente chi si batte per
        vigilare sulla
        sicurezza nei luoghi di lavoro: emblematico il caso di R.
        Antonini, licenziato
        da FS per aver prestato opera di consulenza in favore dei
        familiari delle
        vittime della strage ferroviaria di Viareggio e al quale va
        tutta la nostra
        stima e solidarietà. E sono già in preparazione nuove misure
        legislative
        (decreto legge 5/2012 art. 14) che smantellano i già inesistenti
        controlli nei
        luoghi di lavoro, sostituiti da semplici autocertificazioni
        rilasciate da enti
        esterni.

Per fortuna la
          risposta dei lavoratori a questi scempi non si è fatta
          attendere: assemblee,
          presidi, scioperi selvaggi e blocchi stradali hanno imposto un
          ripensamento al
          Governo che, dalla decretazione d’autorità, ripiega sulla
          discussione in
          Parlamento (disegno di legge).

Al di là del
        risultato che la discussione politica raggiungerà importante è
        rilevare il
        fatto che la mobilitazione dei lavoratori per la salvaguardia
        dei propri
        diritti (sanciti dalla Costituzione) è la giusta strada su cui
        occorre
        proseguire per contrastare tutte quelle misure antipopolari che
        il governo
        Monti ha approvato e per tutte quelle che tenterà di attuare in
        seguito per
        scaricare sui lavoratori tutto il peso della crisi.

La crisi non si
        risolverà certo con le misure adottate finora dal governo: tagli
        ai servizi,
        privatizzazioni e liberalizzazioni sfrenate, rispetto dei patti
        di stabilità,
        realizzazione di opere pubbliche inutili e dannose come la TAV,
        risanamento del
        debito pubblico creato dai pescicani della finanza e non certo
        dai lavoratori,
        maggiore flessibilità del mercato del lavoro. Essa si risolverà
        nella misura in
        cui la mobilitazione popolare, a partire dalla difesa
        dell’Art.18 - e più in
        generale per quella dei diritti, della democrazia e delle
        libertà democratiche
        - porrà la questione del 
lavoro sicuro e dignitoso per tutti
          come unica
          misura per uscire dalla crisi
 e della cacciata del governo
        Monti.

Per riprendere
        in mano l’iniziativa e toglierla a Marchionne, Monti e la
        Fornero aderiamo e 
invitiamo
          ad aderire, partecipare e promuovere in tutte le forme
          possibili l’importante
          giornata di mobilitazione 
Occupy Piazza Affari del 31
          marzo a
          Milano indetta dal Comitato No Debito 

anche questa è guerra : quella
            dei banchieri contro i lavoratori
!!!