On 03/27/2012 02:13 PM, Gianluca Puccio wrote:
> Non è un po' paradossale che il modo più giusto di riconoscersi nel
> movimento sia non andarci?
la questione si potrebbe allargare a macchia d'olio, e coinvolgere la
ciemmona nostrana (perfavore non venite in aereo!!!), ma il problema
sembra essere che nel quotidiano tutti (i ciclisti critici) usano gli
aerei con nonchalanche. ovvero la sensibilità ecologista sembra essere
più toccata dal tema del non utilizzo dell'auto che da quello del non
utilizzo dell'aereo.
se è così io penso che come critical mass roma ci potremmo lavorare,
partendo per esempio con lo scrivere una lettera a san francisco, agli
organizzatori, e chiedergli di leggerla in piazza. una lettera di
solidarietà e di riconoscimento nel movimento tali da impedirci di andare.
On 03/27/2012 02:23 PM, STEO wrote:
> Mi trovo comunque d'accordo... Anche se cmq l'aereo volerà ugualmente,
non è esattamente così... è la domanda crescente che fa volare sempre
più aerei (e non ad esempio, treni per le tratte nazionali od europee...)
nell'ultimo anno, nella sola italia, 5% in più
[
http://www.trasportando.com/2011/enac-pubblicati-i-dati-sul-traffico-aereo-2011/]
e l'anno prima? ancora 5%, e così via. da qualche parte ho letto che il
traffico aereo europeo è raddoppiato dagli anni '90 ad oggi, cioè con
l'esplosione dei low cost ecc.
il problema è: vuoi essere parte del prossimo 5% e contribuire a
traffico, costruzioni di nuovi aerei, nuovi aereoporti altrte tonnellate
di co2 ecc ecc. oppure vuoi essere parte di un altra percentuale che
cerca in qualche modo di invertire la rotta?
G.