[NuovoLab] I: manifestazione 31 marzo Milano

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Aihe: [NuovoLab] I: manifestazione 31 marzo Milano


>----Messaggio originale----
>Da: curoz@???
>Data: 24/03/2012 0.47
>A: <forumsege@???>
>Ogg: manifestazione 31 marzo Milano
>
>
>Occupyamo Piazza Affari: 31 Marzo – Milano
>
>
>Scritto da Giorgio Cremaschi
>Venerdì 23 Marzo 2012 22:31
>Questo articolo è stato letto: 75 volte
>Politica e Beni Comuni
>Valutazione attuale: / 2 
>ScarsoOttimo 
>di Giorgio Cremaschi - www.nodebito.it.
>
>Credo che oramai sia evidente che tutti i movimenti, tutte le lotte in corso
>in questo paese, per quanto differenti negli obiettivi e nelle storie, hanno

di
>fronte lo stesso avversario che argomenta allo stesso modo. I

metalmeccanici,
>da poco scesi in piazza con rabbia e orgoglio, sono di fronte alla

devastazione
>del contratto nazionale e delle più elementari libertà nei luoghi di lavoro.
>Milioni di altri lavoratori subiscono le stesse aggressioni senza avere la
>stessa forza o senza essere chiamati alla lotta da un sindacalismo

confederale
>sempre meno capace di reagire. In Valle Susa nel nome degli affari, della
>competitività, del “lo vuole l’Europa”, si sta procedendo a una
>sopraffazione democratica e ambientale tra le più gravi della storia della
>Repubblica.
>
>
>Sulle pensioni il governo ha realizzato il sistema previdenziale più feroce

d’
>Europa, lo dice la stessa Unione. Il decreto sulle liberalizzazioni
>reinterpreta l’articolo 41 della Costituzione, rovesciandone il significato e

i
>limiti vengono così posti al pubblico e non al privato. Alla faccia del
>referendum sull’acqua e dei beni comuni. Che anzi, con il patto di stabilità

e
>con i vincoli agli enti locali diventeranno la principale fonte di affari

dei
>prossimi anni.
>
>Iniziative e appuntamenti del Comitato No Debito
>
>Con il pareggio in bilancio assunto a norma costituzionale e con l’intreccio
>di questa norma con ilfiscal compact europeo, cioè con l’impegno ventennale

a
>restituire metà del debito pubblico complessivo, lo stato sociale viene

posto
>al di fuori della Costituzione della Repubblica.
>
>Ed è stupefacente che un parlamento di nominati possa decidere del nostro
>futuro senza alcuna consultazione democratica e sono pesanti anche le
>responsabilità del PresidenteNapolitano.
>
>Infine l’articolo 18. Che verrà colpito dal governo, proprio perché così
>vogliono quei mercati e quella finanza internazionale che questo governo
>rappresenta e rassicura.
>
>Cosa devono farci ancora? Questo governo è ormai chiaramente, anche nelle
>battute volgari con cui si esprimono i ministri, un governo di destra. Di
>quella destra europea che attorno a Monti, Merkel eSarkozy, affronta la

crisi
>con un’operazione tecnicamente reazionaria. Cioè con lo smantellamento dello
>stato sociale, con le privatizzazioni, con il ritorno a un
>liberalismo ottocentesco, accompagnato dai poteri dello stato degli anni
>Duemila. Quando il capo della Banca europea Mario Draghi dice che il sistema
>sociale europeo è finito, propone una soluzione devastante alla crisi, con l’
>imitazione di quel modello sociale ed economico degli Stati Uniti, che è la
>prima causa della crisi mondiale.
>
>Dieci anni fa a Genova e in tutta Europa un grande movimento di lotta e di
>coscienze contestava il liberismo, il mercato e la globalizzazione, che

allora
>sembravano vincenti ovunque. Oggi che siamo dentro la crisi della
>globalizzazione e del dominio finanziario su di essa, quelle
>politiche liberiste che l’hanno provocata paiono avere più consenso di dieci
>anni fa. E’ giusto cercare spiegazioni culturali, sociali ed economiche
>approfondite. Però bisogna farlo mentre ci si rimette in moto. A differenza

di
>Alberto Asor Rosa, quando Monti va all’estero e si vanta di aver attuato
>nel nostro paese brutali riforme sociali senza nessuna reale contestazione,

io
>mi vergogno. Cosi come mi vergogno quando vedo il concerto europeo

massacrare
>la Grecia e usarla come minaccia verso tutti popoli.
>
>In Italia abbiamo qualche problema in più che altrove perché, come in

Grecia,
>le principali forze politiche di centrodestra e centrosinistra sostengono il
>governo ispirato dalla Bce.
>
>E deve fare le capriole Bersani, quando dichiara di sostenere Hollande che

in
>Francia vuol mettere in discussione i patti europei, mentre in Italia

sostiene
>Monti che appoggia apertamente Sarkozy.
>
>Dobbiamo provare a ripartire per ricostruire. Dopo il 15 ottobre ci siamo
>fermati e loro sono andati avanti come treni, anzi come tav… L’appello che
>lancia la manifestazione a Milano, Occupyamo Piazza Affari, è sottoscritto

da
>militanti sindacali e politici, da movimenti ambientali e civili,

da sindacati
>e partiti, da protagonisti delle lotte di fabbrica e nel territorio.
>
>La decisione di lottare e di essere alternativi senza remore a monti e alla
>sua politica, questo è ciò che unisce.
>
>Clicca qui per scaricare il volantino e la locandina.
>

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>Succ. >
>