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Auteur: FOA Bocccaccio 003
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À: boccaccio
Sujet: [foa_Boccaccio003] HARDCORE NON SI COMANDA sabato 24 marzo 2012 F.O.A. BOCCACCIO 003 via Rosmini 11 Monza e due parole sul pgt

dalle ore 21.30


HARDCORE NON SI COMANDA

http://boccaccio.noblogs.org/post/2012/03/20/hardcore-non-si-comanda/

http://www.inventati.org/hcnonsicomanda/


Serata benefit per gli arrestati della Valsusa con


BOKANOVSKY screamo dalla Francia
http://www.myspace.com/bokanovskygroup


WHO NEEDS MAPS screamo dalla Francia
http://www.myspace.com/orchidscentmusic/music/songs/who-needs-maps-le-nombre-exige-62645474


RANCORE Torino hc
http://www.myspace.com/rancoreband


RAKUEN Brianza numetal
http://www.myspace.com/rakuennu


Sul pgt, pensieri dopo una battaglia cittadina


Con una serie di colpi di mano -che gli organi competenti valuteranno
se e quanto legittimi- nella tarda notte di mercoledì 22 marzo la Giunta
Mariani ha legiferato per riadottare la variante al PGT. Questo non
significa che la variante sia stata approvata; significa che la
maggioranza che uscirà dalle urne di maggio si ritroverà tra le mani
questo identico progetto urbanistico, il cui iter è stato di fatto
congelato fino a dopo l'8 maggio.

Dunque, né approvata né fatta decadere, la variante al PGT rimane come
una pesante minaccia sopra la città, influenzando definitivamente tutta
la campagna elettorale.

Tralasciando le questioni tecniche e legali, scegliamo di commentare la
questione da un punto di vista prettamente politico, punto nel quale ci
ritroviamo fianco a fianco con tutte le cittadine e i cittadini, le
associazioni e i comitati che in questi mesi hanno speso con noi tempo
ed energie sul questo progetto urbanistico.


Andiamo con ordine, perché gli eventi sono stati davvero
contraddittori.


Domenica 18 la maggioranza non aveva i numeri per votare e governare,
era cioé minoranza; l'approvazione della variante si è dimostrata
impossibile anche al di là di tutti i cavilli e le infrazioni che la
Giunta ha messo in campo in questi mesi per proseguire sulla sua strada.
Ci hanno provato fino all'ultimo minuto, ma la loro incapacità, i loro
dissensi interni e la nostra determinazione hanno avuto la meglio su
tutti i loro sotterfugi: la tanto contestata variante non passa.

La maggioranza però ha provato in ogni modo a negare questa sconfitta
politica pesantissima, che avrebbe dovuto portare automaticamente alla
sua caduta: infatti domenica 18 marzo la crisi non viene formalizzata.

All'opposto, lunedì 19 marzo ha cominciato a girare la voce che
volessero procedere alla riadozione della variante, aggirando la
decandeza degli atti, che vorrebbero nella data del 18 marzo l'ultima
disponibile per approvare la variante.

Mercoledì 21 marzo, nell'ultimo Consiglio serale disponibile prima del
suo scioglimento e dell'inizio del periodo della campagna elettorale,
pare che stia per ripetersi lo stesso copione di domenica, quando
provvidamente, ricorrendo la maggioranza a un paio d'ore di pausa della
seduta, i consiglieri di Forza Lombarda, Scotti e Brioschi, da sempre
contrari alla variante, ravvedono le loro opinioni e si rendono
responsabili della sua riadozione, quindi salvandola in extremis.

Non sappiamo quale contropartita essi abbiano potuto ottenere, ma
sicuramente sapremo a chi attribuire la responsabilità di un’eventuale
approvazione di questa stessa variante, da parte della prossima giunta.


Proprio questi ultimi eventi sono la riconferma di tutta l’arroganza e
l’autoreferenzialità della Giunta Mariani, di questo potere
amministrativo e dei potentati affaristici che dietro di esso si
nascondono: mesi e mesi di mobilitazione da parte di centinaia di
cittadini in numerose iniziative pubbliche non hanno smosso la giunta
dalla difesa a oltranza della variante.

Aggiungiamo che nemmeno è stata considerata la contrarietà,
formalizzata in diversi documenti ufficiali, da parte di organi politici
amici -regione Lombardia, provincia di Monza, 4 circoscrizioni di cui
tre in mano alle destre- e i passi indietro di alcuni consiglieri della
maggioranza, che hanno forse percepito la pericolosità ecologica,
urbanistica e democratica della variante e il peso che questo progetto
avrà nell'atto di voto, essendo buona parte della cittadinanza
contraria.

Restiamo molto perplessi anche davanti al comportamento
dell'opposizione, di cui non risulta chiara né la strategia scelta per
quest'ultima seduta né la valutazione del risultato finale. Perché
decidono di temporeggiare fino alle due e trenta del mattino, aspettare
che il grosso dei cittadini e dei comitati presenti in aula vada
legittimamente a dormire e come se nulla fosse abbandonare l'aula prima
della votazione scambiandosi trasversali pacche sulle spalle?

Questi episodi però ci danno l'ennesimo segnale di raccomandazione: la
mobilitazione popolare deve continuare anche dopo il periodo elettorale,
indipendentemente dai vincitori.

Capiamo il fastidio che possono dare i cittadini a chi è solito
amministrare la città dall'alto del palazzo, salvo poi mischiarsi tra i
comuni mortali in periodo elettorale.

Solo il nostro occhio attento può vigilare, affinché infiltrazioni di
interessi affaristici, elettorali e personali non prevalgano
sull’utilità pubblica, in un tema dirimente come l’urbanistica.



FOA boccaccio 003