"Violati i diritti umani, Human Rights Watch accusa i rivoltosi", schiaffato come sommario in prima pagina [del Manifesto] ieri, produce un facile messaggio subliminale per cui gli eccessi di OGGI da parte dei resistenti (da condannare: ma quale guerra civile ne va esente?), in qualche modo cancellano QUARANT'ANNI e più di sistematica tirannia e regime del terrore da parte degli Assad. E' lo stesso riflesso su cui giocano i revisionisti storiografici (ed i reazionari) di mezzo mondo. Il regime bolscevico è per sua natura criminale? Ed allora ne risulta rivalutato il periodo zarista; la Rivoluzione Francese ha tagliato troppe teste? Ed allora evviva l'Antico Regime e Luigi XVI! Anche noi Manifesto conduciamo dunque una guerra propagandistica, di parte, che nulla a che fare con l'informazione e, se ne fossimo capaci, con l'interpretazione. Ancora: una notazione che può apparire di stile, ma che invece è di sostanza. Non trovate stucchevole il fatto che quando Matteuzzi cita il segretario ONU invariabilmente lo qualifica "il pallido" o "il pallidissimo" Ban Ki-moon e quando parla del responsabile esteri della UE, usa, senza mai dimenticarsene, l'espressione "la fantasmatica" lady Ashton? Geniali aggettivazioni, ma dopo un po' francamente scoccianti, tanto risultano ormai prevedibili. Eppure la lingua italiana è ricca di sinonimi, che forse aiuterebbero a offrire un profilo a tutto tondo dei due abominevoli personaggi! Oppure dobbiamo considerare gli articoli di M. una sorta di giaculatorie?
giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gicasarino