Mercoledì 21 marzo dalle 18 alle
19 sui gradini del palazzo ducale di genova, 512° ora in
silenzio pe rla pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito
Altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
I pacifisti e le pacifiste dell'
"ora in silenzio per la pace" condividono e fanno proprio
questo
appello ,
proposto da singoli e organizzazioni
genovesi e liguri collegati all'iniziativa torinese
"Ascoltateli!"
TAV, FERMARSI E'
POSSIBILE
"Nessuno può costringere
padri e
madri a prendere una strada se sanno che condurrà i loro figli
in un baratro
"
Fai un turno di digiuno
a staffetta
o
semplicemente
aderisci all’appello:
La
ricchezza del movimento no tav
In oltre 20 anni di movimento gli abitanti e
gli
amministratori della val di Susa hanno analizzato a fondo i limiti
del progetto
di linea Torino-Lione. Insieme ai migliori tecnici hanno cercato e
trovato
alternative per aumentare la capacità di trasporto dell'asse ben
oltre le più
rosee previsioni di flusso. Con forme di protesta creative e
intelligenti, ben
al di là di quello che i media hanno riferito, i NoTav hanno
condiviso
pubblicamente questa critica. Hanno iniziato a mettere in pratica
in prima
persona piccoli ma significativi frammenti di nuove economie
rispettose
dell'ambiente, solidali e conviviali; diventando un
vero e proprio laboratorio di ricerca di quel varco di
uscita
dall'ormai concreta e tragica crisi del modello di sviluppo che ci
ha fin qui
accompagnato.
Perchè riguarda anche noi?
Così facendo i NoTav sono diventati una
speranza per tutta
Italia; il simbolo di
qualcosa che va
ben oltre la loro valle. Anche se abitiamo a km di distanza dunque
sentiamo di
dover difendere questa ricchezza e questa speranza,
Qui in Liguria inoltre TAV significa "Terzo
valico" linea da Genova a Tortona dal costo di 6,2 miliardi di
euro. Con
un costo ed un impatto ambientale molto inferiore, si potrebbero
ottenere
risultati rilevanti con gli ammodernamenti alle linee esistenti (5
valichi
dalla Liguria verso la Val Padana).
http://notavgenova.altervista.org.
Perchè
siamo arrivati a questi estremi?
Nei primi anni di movimento governanti e poteri
vari hanno
forse pensato che, se i media non avessero parlato di tutto ciò,
continuando ad
amplificare le posizioni di chi sosteneva la necessità dell'opera,
tutto si
sarebbe dissolto. Toccando con mano che così non era, dopo il
grande moto
popolare per riprendere i terreni a Venaus del 2005, i governanti
hanno
intrapreso un processo di cosidetta mediazione: confrontiamoci, ma
solo con chi
non mette in discussione la fattibilità dell'opera... Il tutto è
naturalmente
fallito.
E' allora partito un crescendo di ultimatum,
fino
all'esproprio forzato di parte dei terreni imposto e difeso con la
forza
militare; con successiva repressione verso coloro che a
quell'imposizione si
sono ribellati.
Una strada pericolosissima perchè la violenza
genera
violenza, il fumo dei gas cs attira quello di fumogeni e fuochi e
ai
lacrimogeni lanciati ad altezza uomo rispondono pietre: finchè non
si riesce
più a capire chi è che ha iniziato e chi può aiutare a uscirne.
E il Potere chiama legalità gli uni e violenza
gli altri.
E
ora che fare?
L'ultima illusione del Potere è che, fatto il
danno e
scatenato il caos, si possa uscirne usando i media come fossero
napalm sulle
coscienze delle masse:
"adesso vi
diciamo cosa dovete pensare su cosa sia il tav e cosa siano i
notav. E se non
avete capito ve lo ripetiamo cento volte a sei colonne, fino a
farvelo imparare
a memoria". Forse mai prima si era vista schierata e concentrata
una
simile potenza di fuoco mediatico.
La strada della divisione della valle, con il
bastone della
repressione e criminalizzazione di chi non ci sta e la carota
delle
compensazioni verso chi si allinea, è ancor più pericolosa e
illusoria.
Tutto questo sporco lavoro rischia di non
cambiare di una
virgola il problema iniziale: non si possono costringere un padre
o una madre a
prendere una strada se sanno che condurrà i loro figli in un
baratro.
Riaprire
un vero confronto: l'unica strada possibile
Pensiamo che la politica dovrebbe aver la forza
di
intraprendere l'unica strada possibile: la riapertura di un
confronto reale con
le popolazioni.
E pensiamo che un governo legittimato da un
presunto
approccio tecnico, non possa rifiutare il confronto tecnico
richiesto dal noto
appello proposto dagli ormai mille professori e tecnici da tutta
Italia:
http://tinyurl.com/7dq2vt6
Perchè
proponiamo un digiuno a staffetta
Proponiamo un digiuno anzitutto per fare un po'
di spazio e
difenderci da
E' un digiuno a staffetta: ognuno fa quel che
si sente;
anche un piccolo atto come saltare un pasto è un fondamentale
cambio di
direzione, un inizio di inversione di marcia; per assumere in
prima persona il
cambiamento di questa economia e di questa politica che non
vogliono
rinnovarsi.
Raccoglierci in noi stessi per unirci a altre
persone che in
tutta la Liguria e in altre parti d'Italia hanno intrapreso questa
azione.
Offriamo questa modalita' di protesta -
proposta, accanto a
quelle che altri, fortunatamente, stanno sviluppando nella nostra
citta'.
Genova, marzo 2012
Il blog di collegamento a
www.ascoltateliliguria.blogspot.com
Per
aderire scrivi a
ascoltateliliguria@???
Questa azione aderisce a "Ascoltateli
!":
www.ascoltateli.org/l-appello.html