Giovanni Paris Presidente Municipio Roma XV :
Nessuno provi a mettere in campo Monti dellOrtaccio
Per la sostituzione della discarica di Malagrotta, dopo i problemi rilevati
per Riano e Corcolle, pare incredibilmente tornata in auge limproponibile
ipotesi dellarea di Monte dellOrtaccio, sempre nella Valle Galeria.
Questa idea era ormai tramontata anche davanti allevidenza dei fatti ma ora
sembra prospettata come unultima possibilità al ministro Clini.
Non sono servite manifestazioni, mozioni o ordini del giorno e dati
scientifici ad abbandonare lipotesi di un sito nella Valle Galeria già
sfinita dalla vicinanza con Malagrotta. Qui la situazione è tanto grave che
i rilievi sulle falde acquifere certificano lavvelenamento del Rio Galeria,
ormai uno dei corsi più inquinati dItalia. Evidentemente non basta che
LUnione Europea abbia già aperto la procedura di infrazione contro la
Regione Lazio e da tempo abbia richiesto la chiusura di Malagrotta.
Ora non cè nessuna reazione da parte del Presidente della Regione Lazio,
Polverini, e del Sindaco di Roma Capitale, Alemanno. Prima si affannavano a
smentire una nuova ipotesi nella zona. Adesso non emettono alcun segnale e
tentano di scaricare sul Ministro per lambiente le responsabilità e le
decisioni scomode. In breve: continuano a non risolvere il grave problema
dello smaltimento dei rifiuti a Roma e in particolare della chiusura della
discarica di Malagrotta.
Non penso che il ministro Clini possa calare dallalto decisioni
calpestando le istanze di migliaia di cittadini ed è paradossale che
invece di pensare ad una bonifica della zona si pensi a una nuova discarica
nella Valle Galeria.
Sono anni che questa storia va avanti e vede il Municipio XV schierato con
i propri cittadini. Già nel giugno 2008 ho dovuto scrivere al Commissario
per lEmergenza rifiuti della Regione Lazio e al Sindaco di Roma per
contrastare la creazione di una nuova discarica in questa zona già
devastata da trentanni di servitù ambientale. Tra laltro, una mozione
del Consiglio del Municipio XV già lamentava il mancato coinvolgimento nelle
decisioni che riguardano i cittadini e ci furono anche atti congiunti con il
XVI Municipio dove ha sede la discarica di Malagrotta.
Inoltre, dato che la politica ha il compito di sostenere le istanze dei
cittadini, ho personalmente partecipato con convinzione alla manifestazione
del 22 giugno dello scorso anno contro un progetto che danneggia zone e
persone che già hanno pagato duramente la vicinanza con Malagrotta.
Il Messaggero, martedì 13 marzo 2012
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Renata Polverini,
Presidente Regione Lazio:
Malagrotta non può essere prorogata
ROMA - «Il problema dei rifiuti lo risolveremo se evitiamo quotidianamente,
almeno noi che abbiamo responsabilità, di indicare siti alternativi. È stata
istituita una struttura tecnica che rivaluterà tutti i sette siti che la
Regione aveva messo a disposizione del prefetto». Lo ha detto la presidente
della Regione Lazio, Renata Polverini, a margine dell'inaugurazione di una
struttura sanitaria in merito all'emergenza rifiuti del Lazio a chi le
chiedeva se ci fossero novità sull'individuazione dei siti delle discariche
ed in particolare un'eventuale riproposizione di Monti dell'Ortaccio o di
Malagrotta.
Malagrotta non può essere prorogata. «Sulla base di questi approfondimenti -
ha aggiunto - insieme al ministero si deciderà dove e come la questione
rifiuti sarà risolta. L'unica cosa che io credo debba trovare tutti noi
concordi - ha detto - è che Roma, capitale d'Italia, non può rischiare
l'emergenza come a Napoli. Ricordo che Malagrotta non può più essere
prorogata - ha detto ancora - c'è una procedura di infrazione che noi
avevamo bloccato rispondendo in termini concreti con il piano rifiuti. L'Ue
rischia di aprire una procedura di infrazione su altre regioni: io mi auguro
che il Lazio e Roma, che sono al centro dell'attenzione, possano dare una
risposta immediata perchè il rischio è forte
Il Messaggero, Mercoledì 14 Marzo 2012 -