Ho trovato durante la mia attività antifascista e ho trovato conferme
del mio pensiero durante la lettura del saggio "La controrivoluzione
preventiva" di Luigi Fabbri(uno dei 3, mi pare, insegnanti che non ha
giurato mai fede al fascismo) che se il fascismo viene lasciato libero
di agire, il fascismo si ingrossa velocemente dovuto alla facilità con
la quale le idee xenofobe/razziste/sessiste/machiste e la necessità
oggettiva dei vili di trovare un colpevole debole al quale addossare le
colpe di ogni cosa
Il fascismo se fronteggiato costantemente sul piano culturale, politico,
sociale e infine militare (assalti, coltellate, soprusi sono all'ordine
del giorno in qualce modo ci si deve difendere.
http://ecn.org/antifa)
rimane ad essere quello che è. Una Follia!
Troppi morti, troppi vite estirpate, troppi sopprusi, troppe violenze
sono state fatte, per ripetere questo errore. Non sei libero di
esprimerti se il tuo fine è quello di distruggere i miei (e i tuoi) diritti.
Estraggo poche parole:
"Dinnanzi a un fenomeno nuovo(allora, ndr.) e difficile da interpretare,
la Contro rivoluzione preventiva delinea il formarsi di una cultura
reazionaria di massa promossa dallo stato e dalla borghesia <<con la
triplice azione combinata della violenza illegale fascista, della
repressione legale governativa e della pressione economica derivante
dalla disoccupazione(leggi anche crisi economica, ndr)>>. Per Fabbri (ma
anche per me, ndr) le violenze fasciste non sono un evento isolato, ma
una funzione primaria della controrivoluzione preventiva attraverso cui
la borghesia aggrediva le conquiste operaie e le libertà sociali."
90 anni dopo è la stessa cosa, con sola differenza che la cultura
socialista è completamente sparita, non stiamo certo nel biennio rosso,
e i modi sono leggermente meno appariscenti e più inseriti nel processo
statale.
E la finisco qui.