Szerző: Jaromil Dátum: Címzett: hackmeeting Tárgy: Re: [Hackmeeting] A tutti i difensori della liberta' d'espressione
di Radio Bandiera Nera - FLAME!!!!
re all,
la discussione era interessante finche' non e' caduta sul solito
fascismo... purtroppo del fascismo e' difficile parlarne, penso
soprattutto perche' i divari economici, storici e di classe tra noi ad
oggi sono cresciuti a dismisura e raramente in un gruppo cosi' diverso
di persone si puo' avere una coscienza e percezione comune di quello
che e' il fascismo.
dunque discuterne con chi, per fortuna sua, non ci ha mai avuto a che
fare con il fascismo, diventa solo un gatto che si morde la coda,
soprattutto se si parla di liberta' di espressione. Occorre aver
toccato con mano o almeno conoscerne la storia per comprendere che tra
le colonne portanti del fascismo ci sono la gerarchia, la disciplina
(leggi in questo caso: auto-censura) e in ultima proprio la censura
(leggi MinCulPop).... da qui il passo per definire il fascismo
l'ideologia fondante della censura e' piccolo.
On Tue, 13 Mar 2012, Fabio Pietrosanti (naif) wrote: > Un valore "negativo" è un disvalore (es: anti-fascismo).
questo argomento non arriva lontano, suggerisce solo che il branding
andava studiato meglio magari, ma ci sono situazioni storiche in cui
non si ha tempo di studiare la comunicazione, proprio perche' la
comunicazione non e' possibile. c'e' solo da lottare.
cmq, sul fascismo c'e' un libro bellissimo scritto in Italia che in
modo ben romanzato ne fa comprendere le origini: Fontamara di Ignazio
Silone, una bella lettura che consiglio a tutti quelli che si chiedono
perche' attaccare una radio di propaganda fascista non sia censura, ma
difesa dei diritti umani, primo fra tutti quello all'acqua, ma anche
alla diversita', all'autonomia, alla terra, alla casa... alla
comunicazione.
> Capisco che l'esigenza testosteronica e adrenalinica di avere un
> nemico con con cui confrontarsi e contro cui "lottare" faccia parte
> della vena estremista.
>
> Il problema è che questo aspetto "primordiale" è sia parte
> dell'estremismo di sinistra come quello di destra.
Emiliano Zapata una volta disse "L'ingiustizia e' la patria del
ribelle", mi pare questa frase si addica bene anche a Wikileaks :^) e
certamente descrive la "patria" di tutti quelli che come Anonymous
fanno qualcosa di grande o piccolo affinche' la consapevolezza di
tutti cresca assieme alla capacita' di immaginare un cambiamento.
Del resto l'archetipo dell'eroe mascherato e' tutto li'.
> E dimostrare la propria imbecillità nel volere esprimere un
> disvalore come se fosse un valore, è la cosa che più mi dispiace
> vedere.
se ti dispiace significa che ci vuoi bene :* lo sai che anche io te ne
voglio, apprezzo come ti ostini a "perdere tempo" qui invece di
fottertene e andare avanti con i tuoi progetti, credo sia un bene che
l'hackmeeting accolga presenze critiche come la tua.
il nostro rischio del resto e' quello di ghettizzarci in una
comprensione troppo intensa e sempre meno comunicabile del conflitto,
appunto perche' qui c'e' gente che l'ha vissuto sulla pelle fin troppo
a fondo e sa bene cosa e' il fascismo. e conoscendo bene alcune
storie, mi tremerebbe la voce nel pronunciare questa frase.
se non ci hai mai avuto a che fare non te ne faro' mai una colpa, anzi
penso che dovremmo esser tutti cosi' fortunati.
> Ci fossero più ragionamenti orientati all'anarchismo, magari
> anarchismo pragmatico, con una sua coerenza indipendentemente da
> quale vetta o parte della valle li si osservi, apprezzerei molto di
> più.
Quel saggio che ti mostrai e' su Colin Ward "L'Anarchismo pragmatico"
pubblicato in supplemento al Bollettino 30 dell'archivio G.Pinelli.
La trovo una lettura magnifica del pensiero anarchico, certo alcuni
storceranno il naso come l'han storto molti in passato, anche perche'
Ward discende dal pensiero di Kropotkin... ma va bene cosi' :)
> Per questo dico, pochi principi, poche idee, ben condivise e chiare
> da portare avanti assieme.
>
> Perchè l'unione fa' la forza.