Autor: Federico Capoano Data: Para: hackmeeting Assunto: Re: [Hackmeeting] radio bandiera nera bucata dagli anonymous
Il 13/03/2012 10.14, boyska ha scritto: > Il 13.03.2012 08:58 Federico Capoano ha scritto:
>> */"La prima regola è quella di non attaccare i siti di informazione: i
>> giornali, le radio e le TV perchè sarebbe un controsenso rispetto alla
>> battaglia che portiamo avanti (della libertà di espressione e
>> comunicazione)"/*
>>
>> E poi una cellula attacca la radio di casa pound.
>
> scusami, stai dicendo che la radio di casa pound fa informazione?
> quella del gruppo che assalto' la rai perche' fece UN servizio, come
> direbbero
> loro, "non conforme"?
> io credo che colpire chi, a colpi di spranga, censura, sia un atto in
> difesa
> dell'informazione libera.
>
Per me una radio è pur sempre una radio che viene utilizzata per
esprimere delle idee.
>> Un grande uomo (Voltaier) disse: /
>
> non la disse voltaire (che poi non definirei proprio un grande)...
>
"I disagree with what you say, but I will defend to the death your right
to say it"
Viene attribuita a lui. Potrebbe averla detta qualcun altro ma poco importa.
>> "Non sono d'accordo con le tue opinioni, ma difenderò sempre il tuo
>> diritto ad esprimerle."/
>
> ... e comunque e' una cagata che viene tirata fuori a cavolo.
> Non si tratta di "non essere d'accordo". Si tratta di venire
> accoltellati,
> discriminati, prevaricati.
>
Secondo me - oscurare il sito di una radio non risolve gli
accoltellamenti, le discriminazioni e le prevaricazioni ma dimostra solo
l'incoerenza nel perseguire una battaglia a favore della libertà di
espressione.
>> Qui in Italia gli basterebbe andare a smucinare un pò nelle email dei
>> vari politicanti di turno per trovare tanta di quella merda da far
>> parlare i giornali per anni, avrebbero un esposizione mediatica
>> incredibile e un supporto popolare massivo, ma invece no.
>
> Fallo tu :) non demandarlo ad altri
Non ti preoccupare di quello che faccio io, non vado di certo a
raccontare ai quattro venti quello che faccio.