Re: [Forumlucca] strage Borsellino.... di laura picchi p.s 2

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Auteur: laura picchi
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Anciens-sujets: Re: [Forumlucca] strage Borsellino.... di laura picchi p.s
Sujet: Re: [Forumlucca] strage Borsellino.... di laura picchi p.s 2

p.s 2 Per provarvi la collaborazione tra Falcone e Priore fin dal 1990 che aveva iniziato ad indagare su Ustica, ( tre mesi dopo nel marzo 1991 sarà costretto a lasciare il suo lavoro di magistrato a Palermo e andare al ministero, lì dice Borsellino che Falcone lavora incessantemente per tornare a fare il magistrato) eccovi un breve estratto
da diari di Falcone che Borsellino dice sono autentici di Falcone e dicono la verità. Falcone scrive sugli ostacoli che incontra da Giammanco, il suo capo:

7 dicembre 1990:
ha preteso che Rosario Priore gli telefonasse per incontrarsi con me e
gli ha chiesto di venire a Palermo anziché andare io da lui. Giovanni Falcone



From: impossibilepentirsi@???
To: forumlucca@???; alessiociacci@???; rsensi@???; sensi99@???; salahchfouka@???; ziobaffo59@???; m.ciancarella@???; nfurnari@???
Subject: RE: strage Borsellino.... di laura picchi p.s
Date: Thu, 8 Mar 2012 14:12:29 +0100







p.s Immaginate Falcone che torna in magistratura e va a lavorare alla Procura di Roma, indagando su Ustica, c'erano voci che Falcone voleva andare a lavorare con Priore, poi dopo morto Falcone le stesse voci dissero la stessa cosa x Borsellino. Falcone si sarebbe trovato ad interrogare Ciancarella e Marcucci con i suoi testimoni o uno solo di essi, il radarista con la competenza su controllo della difesa aerea e del traffico aereo che avrebbe spiegato a Falcone.
immaginate che Borsellino arrivava a capo della Procura nazionale antimafia ideata da Falcone e fosse libero di indagare a 360° sui delitti eccellenti di Palermo e non solo, di lottare la mafia e chi con essa ha rapporti con il metodo Falcone-Borsellino-chinnici-Caponnetto, dando insieme a Falcone un contributo a leggi davvero efficaci per migliore la giustizia in Italia e combattere sul serio le mafie e chi con esse ha rapporti.
Poteva permetterselo la mafia politico militare?
Cossiga dice alla moglie di Borsellino che la "strage in cui è morto il marito fu una specie di colpo di stato". Furono indagati tutta una serie di personaggi e poi prosciolti perchè non si sono raccolte sufficienti prove che avessero in mente di organizzare e poi porre in essere un golpe nel 1991-1993.
Non si è mai saputo se lo stesso Cossiga fosse indagato dalla Procura di Palermo in questa inchiesta, colpisce però la sua reazione: "Da fonti certe sono indagato dalla Procura di Palermo nell'inchiesta Grandi Sistemi Criminali. Stavolta la pagano cara". Non fu la reazione di uno che non aveva nulla da temere....

Laura Picchi

From: impossibilepentirsi@???
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Subject: strage Borsellino.... di laura picchi
Date: Thu, 8 Mar 2012 13:29:02 +0100











Il cognome Madonia sta nell'inchieste e processi x l'omicidio Pio la Torre e strage in cui uccisero il generale Dalla Chiesa.
Oggi compare il cognome Madonia anche nell'inchiesta x Via d'Amelio.
Al di là di questo cognome che ricorre in tutti e tre i casi, per trovare la verità sulle stragi 1992
io credo bisogna ascoltare attentamente proprio alcune delle ultime parole pubbliche della vittima Borsellino.
Proprio Borsellino diceva sempre che lo stato quando tramite i suoi uomini aveva davvero combattuto la mafia
e chi con essa aveva rapporti quegli stessi uomini erano stati ammazzati, era consapevole dei rapporti tra mafia
e politica per fame di entrambi di denaro e potere, delle trattative che c'erano state da sempre,
dell'inefficacia delle leggi che avevano consentito ai mafiosi di rimanere impuniti.
Non c'era bisogno di aspettare 20 anni per sapere che Borsellino era uno di quegli uomini
di stato che aveva combattuto davvero le mafie ed era d'impiccio a chi
con la mafia convive mettendo la testa sotto la sabbia o fa accordi. E' solo questo il motivo della sua morte?
La trattativa tra la mafia e quello stato che o ci convive o ci fa accordi x denaro?
Può essere ma anche no, il dato certo è che si dimentica tante cose.
Era passato un mese da Capaci e c'era la veglia a S. Ernesto a Palermo, interviene Paolo Borsellino
in ricordo di Falcone e ci ricorda che Falcone era morto per amore
della sua terra e dello Stato, per amore della toga che indossava e per amore di quei colleghi
e amici che prima di lui erano stati assassinati nel comune percorso che facevano insieme.
Riferendosi a Falcone Borsellino dice: " Non poteva ignorare, e non ignorava, Giovanni Falcone
l'estremo pericolo che egli correva perchè troppe vite di compagni di lavoro e di suoi amici
sono state stroncate sullo stesso percorso che egli si imponeva"
Riferendosi alla "stagione del tifo per noi finita troppo presto e sostituita da insofferenza "
Borsellino continua: "insofferenza che finì per invocare e ottenere purtroppo
provvedimenti legislativi che fondati su una ubriacatura di garantismo,
ostacolarono gravemente la repressione a Cosa Nostra e fornirono
un alibi a chi dolosamente o colposamente di lotta alla mafia non
ha mai voluto occuparsene."
Riferendosi a Falcone al Ministero: "lavorò incessantemente per rientrare in magistratura"
Che stava facendo il pool antimafia quando con la collaborazione di Giammanco,
le inchieste su Falcone e Borsellino del Csm, la nomina di Meli al posto di Falcone del Csm
si prova a distruggerlo?
Falcone e Borsellino indagando sui delitti Mattarella, La Torre, Dalla Chiesa s'imbattono in Gladio.
Falcone vuole convincere i colleghi romani a non archiviare l'inchiesta su Gladio,
a tornare ad indagare da zero su Gladio,
ma non ci riuscirà, perchè l'archivieranno il 2 febbraio 1992,
già lo stesso giorno dello strano incidente aereo in cui muoiono Marcucci (e 33 giorni dopo) Lorenzini,
lo stesso giorno in cui Cossiga scioglie le Camere.
I file su Gladio di Falcone sono spariti, il suo archivio informatico è stato visitato
da qualcuno dopo la sua morte,
Borsellino fa in tempo a confermare che i diari di Falcone
sono scritti proprio dall'amico e corrispondono a verità,
Giammanco ostacolava Falcone su Gladio.
La Torre aveva fatto un intervento parlamentare-denuncia
di altissimo valore politico
sull'incidente aereo di Punta Raisi del 23 dicembre 1978,
intervento fatto da Pio la Torre nel gennaio 1979 provando a dire quelle che per lui erano le cause reali di quanto accaduto e poi
c'era tutta la sua vita contro le mafie
e chi con esse ha rapporti a tutti i livelli.
Dalla Chiesa non aveva lottato solamente
contro le mafie, chi con esse ha rapporti,
contro il terrorismo ma aveva saputo anche prima di Ustica
di un progetto di colpo di stato in Libia alla fine di giugno 1980
e lo aveva comunicato ai servizi segreti italiani.
Dalla Chiesa aveva la prenotazione sul Dc9 Itavia,
la cancellò all'ultimo momento
perchè gli dissero doveva firmare delle carte.
Falcone e Borsellino
non lottavano soltanto contro le mafie e chi con esse ha rapporti,
non indagavano solamente sui delitti eccellenti La Torre, Mattarella e Dalla Chiesa.
Falcone e Borsellino avevano collaborato con i magistrati competenti x Ustica.
Falcone aveva detto che Alberto Volo era inattendibile del tutto
quando sosteneva che il Mig libico era decollato la sera di Ustica da Aviano.
Alberto Volo è lo stesso che qualche anno fa
quando io e Ciancarella
cominciammo a interessarci di Montagna longa
cominciò a depistare su Eleonora Fais,
la cui sorella morì in quel presunto incidente aereo,
Ciancarella rispose al Volo se fosse
a libro paga dei servizi,
il Volo continuò nel suo lavoro d'inquinamento su Montagna Longa,
accusò Ciancarella di mettere a rischio la sua vita,
poi si dileguò.
Borsellino lo mandano a Marsala
e si occupa di Ustica.
Riesce a farsi dare quella lista di chi realmente
la sera di Ustica era nel centro radar di Marsala.
Quella lista vera dei radaristi di Marsala in servizio la sera di Ustica è fondamentale sia per ricostruire
l'eventuale volo di Gheddafi verso Varsavia
che torna indietro ad un certo punto la sera di Ustica,
per ricostruire la dinamica di Ustica,
per ricostruire la eventuale presenza del Mig
nello spazio aereo italiano la sera di Ustica.
Io credo che la storia italiana dalla sera di Ustica
alla morte di Lorenzini vada ancora scritta,
noi abbiamo solamente pezzi di un puzzle.
Solo ricostruendo quel puzzle
si potrà dare giustizia a tutte le vittime,
anche a quelle prima di Ustica.
Può essere la trattativa a cui era d'ostacolo una delle cause
della morte di Borsellino,
ma anche no. E se fosse una convergenza d'interessi?

Laura Picchi