[Forumlucca] 8 marzo 2012: lettera di Anna Maria Scarfò (pos…

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Aihe: [Forumlucca] 8 marzo 2012: lettera di Anna Maria Scarfò (postata sul gruppo associazione Rita Atria facebook)

LA LETTERA DI ANNA MARIA SCARFO' PER L'OTTO MARZO
































    













    
        

    
    


Se non ora quando08 03 2012
8
MARZO 2012: “Vi dico questo perché vi voglio ricordare che la forza
delle donne esiste. Credete in voi, non abbiate mai paura di sfidare
l’omertà, perché avrete sempre qualcuno che vi aiuterà.”Anna Maria Scarfò Eccomi
di nuovo qua. Sono Anna Maria Scarfò, la donna che continua a
sopravvivere nonostante i suoi ostacoli. Oggi ho deciso di scrivervi nel
giorno della festa della donna. Avrei tanto voluto essere lì con voi,
ma vivo in una posizione delicata. Oggi
ci sono delle donne che festeggiano la festa della donna; invece c’è
chi non la vive: non perché non vogliono viverla, ma perché ancora oggi
ci sono donne che hanno dentro di sé qualcosa che le distrugge: DONNA è
una parola forte e bella, ma che troppe volte ci fa soffrire e fa paura,
fa male perché ancora oggi c’è chi non l’apprezza, ma la usa, la
distrugge, non la fa sentire importante.Donne
che diventano succubi degli uomini… io che come tutte le donne da
piccola sognavo di diventare grande e avere una vita bellissima… sognavo
il principe azzurro e credevo nell’amore e nei sogni. Sogni distrutti
da chi? da un uomo che alla tenera età di 13 anni mi ha ingannata con le
sue parole, perché a 13 anni non si può pensare alla cattiveria degli
uomini, ma si pensa a vivere la propria adolescenza e i primi amori come
tutte le ragazzine. Invece no. Da quell’11 marzo del ’99 sono cambiate
tante cose. Perché io mi sono fidata di quell’uomo che sembrava il mio
principe azzurro e invece si è trasformato in un orco. Ha cambiato la
mia vita: sono diventata il suo giocattolo da maneggiare quando voleva. Il
4 aprile del ’99 è iniziato il mio incubo: sono stata violentata, usata
e distrutta. Mi è stato rubato tutto. Dopo tre lunghi anni di
sofferenze ho fatto una scelta che mi è costata tanto: avevo 15 anni
quando ho detto BASTA. E se ho avuto la forza di farlo, è stato per
un’altra donna, mia sorella, che era più piccola di me, e per niente al
mondo avrei permesso al branco di rubarle i suoi sogni e la sua
adolescenza come è stato fatto a me. E vi posso assicurare che dal
giorno in cui ho deciso di ribellarmi e di dire basta, sono stata
condannata dal mio stesso paese, perché in Calabria non si sfida
l’omertà, e se decidi di farlo succede quello che è successo a me.Però
oggi posso dire di non essere più sola, perché tante donne si stanno
occupando di me e intorno a me ci sono tante associazioni che hanno
creduto in me. Io
sono diventata la MALANOVA del mio paese, la cattiva notizia. E come
tutte le cattive notizie, dovevo pagare. Ma io ho pagato e sto
continuando a pagare tutt’oggi; ma una cosa è certa: io non mi sono mai
arresa, ho sempre creduto in me e nella mia volontà di andare avanti. Ho
creduto nella forza delle donne e soprattutto nella donna che sono
diventata, ancora troppo bambina. Ma
io ce l’ho fatta. Oggi ho 25 anni e sono libera di raccontare ad altre
donne la mia storia, che non è stata facile. Ma me la sono ripresa, dopo
tanti anni, ho ritrovato quello che ormai avevo perso da troppo tempo:
ho ritrovato il mio corpo, e vi assicuro che non è stato facile
accettarlo. Perché non riuscivo ad accettarmi, lo sentivo ancora rubato e
“sbruttato” e cambiato. Ma ho lottato con tutta la mia forza per non
farmi prendere dalle paure e dalle vergogne, e ho capito che io come
donna ce l’ho fatta. Oggi
ho deciso di scrivervi queste parole perché credo che noi donne tutte
insieme possiamo farcela, e non dobbiamo mai farci prendere dalla paura o
dalla vergogna di raccontare una violenza subita, perché se entriamo a
far parte del mondo in cui dobbiamo stare in silenzio per paura o per
omertà, ci portiamo dentro un male che vi assicuro che distrugge giorno
dopo giorno, se ci va bene. Perché ogni giorno si sente parlare di donne
uccise dall’ex, donne violentate e ammazzate…Quindi
io mi ritengo fortunata per essere viva e libera, così posso continuare
la mia lotta per me e per tutte le donne che non hanno avuto il
coraggio di denunciare.Vi dico
questo perché vi voglio ricordare che la forza delle donne esiste.
Credete in voi, non abbiate mai paura di sfidare l’omertà, perché avrete
sempre qualcuno che vi aiuterà. Fate
come me, che oggi sono viva e libera, anche se distrutta da tutto il
male che mi hanno fatto. Ma nello stesso tempo sono felice di avercela
fatta a dire basta a tutto ciò che mi stava accadendo.Vi faccio tanti auguri, a tutte voi. DONNE, INSIEME POSSIAMO FARCELA Un abbraccio a tutte e tuttiAnna Maria Scarfò 8/3/2012