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C'era forse qualcuno che aveva qualche dubbio????
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Manifestazione Fiom, il Pd non partecipa
Fassina: "Con i No tav corteo cambia segno"
Non ci saranno esponenti del Partito democratico all'iniziativa del 9 marzo, a Roma, in piazza San Giovanni. La decisione annunciata dalla segreteria dopo l'incontro con Fassina, uno degli esponenti che erano intenzionati a partecipare. Alla base del dietrofront, la presenza sul palco di esponenti contrari all'alta velocità
Il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina
ROMA - Non ci saranno esponenti del Pd alla manifestazione della Fiom in programma il 9 marzo a Roma, in piazza San Giovanni. La decisione è stata presa dalla segreteria dopo un incontro con il responsabile economico del partito, Stefano Fassina, che nei giorni scorsi aveva detto di voler partecipare. Decisivo, per il dietrofront, il fattore No Tav cioè la presenza sul palco di rappresentanti del fronte contrario all'Alta velocità. Lo stesso Fassina, parlando con i giornalisti, ha detto: "Pur condividendo alcuni punti di fondo della piattaforma, non andrò perché il corteo ha cambiato segno anche per l'annunciata adesione dei no Tav".
La segreteria del Pd spiega che "la piattaforma della Fiom per il 9 marzo non è contro il governo Monti ma coglie aspetti centrali delle rivendicazioni che lo stesso pd sostiene. Primo fra tutti il tema della democrazia sindacale, reso particolarmente acuto dal caso 'fiat'. La manifestazione - si aggiunge - sta però assumendo un significato diverso dalla iniziale piattaforma - tutta centrata sul lavoro - con il sostegno che la Fiom ha dato fin dall'inizio alla battaglia dei no tav, una posizione che stride con l'orientamento maggioritario dei democratici.
In realtà da settimane, prima ancora che riesplodesse il caso Tav, nel partito c'è polemica sulla partecipazione all'iniziativa sindacale. I cosiddetti 'montiani' del Pd hanno sempre definito la manifestazione incompatibile con l'appoggio al governo che il partito assicura
in Parlamento.
Un pieno sostegno alla manifestazione della Fiom arriva invece dal leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro che scrive ai metalmeccanici: "Cari amici e amiche, purtroppo un piccolo problema di salute mi impedisce di essere fisicamente lì con voi il 9 marzo. Ma moralmente sarò in prima fila per portarvi la mia solidarietà e quella di tutta l'Italia dei valori. Le vostre ragioni sono chiare, forti e da noi profondamente condivise. Con la democrazia non si scherza, e oggi, la Fiat si pone, di fatto, al di fuori delle regole democratiche