ci sono state le seguenti iniziative:striscione appeso dalle mura in solidarietà dei no tavvolantinaggio al mercato
Date: Sun, 4 Mar 2012 20:50:15 +0100
From: roviani@???
To: forumlucca@???
Subject: [Forumlucca] siamo tutti valsusini
...e se mettessimo le bandiere NO TAV alle finestre e ai balconi
come per l'acqua e la pace?
Michela e Roberto
Il 04/03/2012 19.49, Aldo Zanchetta ha scritto:
ma a Lucca non pensiamo di fare alcunchè ?
Aldo
Il giorno 04 marzo 2012 15:31, aunchb - <aunchb@???>
ha scritto:
Occupata la Sede di Repubblica - Togliamo il bavaglio
alla Val Susa
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daje
luca!
Roma 03.03 - Blitz alla sede di
Repubblica di studenti e Precari. A poche ore dal
corte No Tav di oggi pomeriggio, un gruppo di persone
occupa la sede di Repubblica per chiedere al giornale
di prendere una posizione sulla battaglia No Tav
contro il bavaglio mediatico a cui è stata sottoposta.
News
Ore 11.39 - Studenti e precari strappano una video
intervista alla redazione... Repubblica togli il
bavaglio e mettila in prima pagina.
Ore 11.34 - I Notav incontrato il
vicedirettore di repubblica. il giornale deve
prendere posizione. L'occupazione continua.
Ore 11.30 - Il vice direttore di repubblica
incontra studenti e precari...a sara' dura
Ore 11.30 - Arrivano le forze dell'ordine
Ore 11.00 - Blitz alla Sede di Repubblica
il Comunicato
Per chi come noi conosce e ama la Val Susa e la
lotta dei suoi abitanti, non è possibile rimanere in
silenzio di fronte al trattamento che il vostro
giornale, al pari della stragrande maggioranza dei
media mainstream, sta riservando ai fatti di questi
giorni. Ci sembra che in nome della libertà di
stampa si stiano in realtà perseguendo tutt'altri
obiettivi: invece di fornire un'informazione il più
possibile esauriente ed imparziale sui fatti, si
sceglie di presentarne una piccola parte, isolati
dal loro contesto, per formare un'opinione.
Quest'opinione è riassumibile così: TINA – There
Is No Alternative, e chiunque voglia affermare una
verità differente, con la forza e la ragione dei
propri discorsi e dei propri corpi, viene bollato
come un individuo pericoloso e violento, fuori da
ogni regola di convivenza democratica e ostile
all'ineluttabile progresso.
Dopo la manifestazione del 25 Febbraio, poco e
niente si è riferito delle decine di migliaia di
persone che hanno marciato da Bussoleno a Susa per
ribadire le ragioni del movimento NO TAV e per
protestare contro la maxi-operazione giudiziaria
promossa dal procuratore Caselli, e molto invece
della provocazione della polizia alla stazione di
Torino: come sempre, sbatti il violento in prima
pagina.
Mentre Luca Abbà lottava tra la vita e la morte,
e mentre centinaia di persone venivano malmenate
dalle forze dell'ordine, con cariche violentissime e
indiscriminate e una caccia all'uomo fin dentro il
centro del paese, voi ritenevate che la notizia
principale da dare fosse quella sull'eroico
carabiniere che stoicamente resisteva agli “insulti”
di un ragazzo che avete bollato come “squadrista”, e
che questo fotografasse perfettamente cosa stesse
succedendo in quelle ore.
Non siamo giornalisti, ma crediamo che chi fa
questo mestiere non possa prescindere dal riportare
una pluralità di voci nel racconto di qualcosa di
complesso come la realtà. Rimaniamo allibiti di
fronte alla scelta che avete fatto in questi giorni:
l'unica voce che fate ascoltare è quella di chi ha
già tutti i mezzi per farsi sentire, quella del
governo di unità nazionale. Ogni altra posizione è
destinata al silenzio, o, peggio, ad essere
mistificata, riducendola al ruolo costruito a
tavolino dell'estremismo.
Guardiamo a ieri: il discorso del premier si fa
le domande e si da le risposte: tutte vere, tutte
giuste.
E basate, parole sue, su rapporti costi –
benefici che sono ancora da completare.
Pensiamo che sia compito di un'informazione
plurale porre altre domande. Quello sulla reale
utilità di questo progetto, quelle sui rischi per la
salute e sull'ambiente, quelle sui costi e su come
diversamente potrebbero essere usati quei soldi
pubblici. A queste domande ci sono già molte
risposte che vengono riprese anche dall' Economist e
da Travaglio vostri alleati contro il governo
Berlusconi e che ora non appaiono neanche in un
trafiletto del vostro giornale.
Vi manca un pezzo appunto. Quello che parla di
una valle che ha il coraggio di difendere da quasi
20 anni il proprio territorio, quello delle cariche
della polizia che colpiscono a caso, quello degli
oltre 50 feriti seguiti allo sgombero di Chianocco,
quello di un invasione militare che non si ferma
neanche davanti alla tragedia di Luca.
Voi che avete lottato contro la legge bavaglio
oggi state, di fatto, imbavagliando la voce di una
valle intera.
Giovani, studenti e precari – che a
differenza di Monti non vedono nella TAV la
soluzione al loro futuro.
4 cm di Tav = 1 anno di pensione.
3 metri di Tav = 4 sezioni di scuola materna.
500 metri di Tav = 1 ospedale da 1200 posti
letto,
226 ambulatori, 38 sale operatorie.
1 km di Tav = un anno di tasse universitarie per
250 mila studenti, oppure 55 nuovi treni pendolari.
TUTTA LA TAV= reddito sociale per tutti!
Sabato 3/3 h 15
P.le Tiburtino
Corteo
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