Lähettäjä: Antonio Bruno Päiväys: Vastaanottaja: ambiente liguria, forumsege, forumsociale-ponge, Mailing list del Forum sociale di Genova, amici-di-barcellona, amici-a-ponente, lilliput-ge Aihe: [NuovoLab] <Gronda, costi sottostimati e benefici non dimostrati>
corriere mercantile del 19/2/2012
Dossier - Osservazioni di Wwf e comitati
<Gronda, costi sottostimati e benefici non dimostrati>
<Tracciato e gallerie sono aumentati ma la spesa preventivata è
diminuita>
Questa storia in Italia deve finire: non si devono presentare alla
commissione per la Valutazione d’impatto ambientale progetti che non
abbiano un serio piano economico-finanziario con il calcolo dei costi
e dei benefici che giustifichi l’utilità dell’opera». L’affermazione
perentoria è di Stefano Lenzi, esponente genovese del Wwf Italia e uno
dei relatori nell’incontro pubblico organizzato ieri da Wwf Liguria e
comitati no gronda, per illustrare le osservazioni che hanno
presentato assieme sullo Studio di impatto ambientale che Autostrade
per l’Italia ha consegnato alla commissione nazionale di Via
(Valutazione d’impatto ambientale). Le osservazioni sugli aspetti
economico-finanziari costituiscono, infatti, una parte importante del
"dossier" presentato da associazione ambientalista e comitati in
vista della procedura di Via, non ancora iniziata. «Nell’analisi costi/
benefici di Autostrade è stata quasi dimezzata la cifra ventilata
durante il dibattito pubblico, passando dagli oltre 5 miliardi per
l’ipotesi 2 del tracciato a circa 3 miliardi, anche se con
l’incremento di tracciato e di gallerie c’era da aspettarsi un aumento
- denuncia il Wwf - I costi per gli imprevisti poi sono la metà di
quelli della letteratura, quelli di alcune voci (per esempio
cantierizzazione e oneri per sicurezza) sono scomparsi, e molti
impatti non sono stati quantificati né inseriti come voci di costo».
Un altro anello debolissimo del documento di Autostrade sarebbe
rappresentato dallo studio trasportistico sul quale si basano alcuni
presunti benefici portati dalla gronda. «In questo studio - spiega
Vincenzo Cenzuales, del Wwf Genova - per giustificare l’utilità della
gronda, si prospettano situazioni ottimali ma per nulla realistiche
per chi usa l’auto, mentre c’è un assoluto sottodimensionamento del
trasporto pubblico. Inserendo voci di costo mancanti e correggendo
alcuni errori, noi abbiamo facilmente portato a zero il risultato
dell’analisi costi-benefici ma pensiamo che, inserendo voci non
conosciute e con calcoli meno prudenziali, il risultato sia
decisamente negativo». A tutto questo si aggiungono poi le
osservazioni sull’impatto ambientale, relative, fra l’altro, a
inquinamento atmosferico, scavi in rocce amiantifere, effetti sulle
sorgenti idriche della Valpolcevera. Quanto basta, insomma, secondo
Wwf e comitati, per giustificare tutti i “no” alla gronda.
a.c.