Auteur: Antonio Bruno Date: À: forumsege, ambiente liguria, amici-di-barcellona, amici-a-ponente, Mailing list del Forum sociale di Genova Sujet: [NuovoLab] Marco Doria preoccupa i poteri forti,
i poteri forti preoccupano noi.
Diffidenza, disillusione, spirito ipercritico, insicurezza sono alcune delle caratteristiche di quel popolo di sinistra (alternativo ?, radicale ?, antiliberista?) che, extraparlamentare dal 2008, si e' immerso nel sociale, capace di stimolare gli straordinari referendum contro le privatizzazionie il nucleare, ma anche di divdiersi in mille rivoli in competizione tra loro.
La vittoria di Marco Doria a Sindaco di Genova puo' essere percepita da alcuni come un possibile ennesimo trasformismo del capitale, come un "cambiare tutto per non cambiare nulla".
Pero' le reazioni di quelli che, semplificando, vengono descritti come i poteri forti, dovrebbero instillare il dubbio che Marco Doria possa rappresentare veramente un'alternativa reale.
La Comunità di San Benedetto al Porto, ad esempio, sembra averlo capito prima di tutti.
Arriviamo alla lunga lettera di chiarimenti e di "aut aut", che un gruppo di imprenditori ha rivolto a Marco Doria sulle pagine di un giornale cittadino.
I poteri forti vogliono sapere brutalmente, "senza se e senza ma" se Marco Doria proseguira' la politica privatizzatrice, cementificatoria, magari involontariamente contigua agli interessi inconfessabili della criminalita' organizzata.
Gronda, TAV (Terzo Valico), espansione portuale, dismissioni, esternalizzazioni.
Doria sta con loro o contro di loro?
Sta il Doria con il governo dei banchieri che, invece di far pagare la crisi a chi l'ha provocata (loro...), scarica i sacrifici sui poveri e i lavoratori?
Agli esimi imprenditori chiediamo di uscire dalla demagogia e dall'ideologia e di confrontarsi con le matematica, la geografia, le condizioni materiali dei genovesi.
Perche' bisogna fare un altro valico ferroviario (ad alta velocita' facendo lievitare i costi tra l'altro, 5 miliardi di euro!!) se gli ammodernamenti delle linee esistenti potrebbero consentire di portare quasi due milioni di TEU dalla Liguria alla Val Padana?
Come e' possibile che la Gronda autostradale del ponente risolva i problemi del porto di genova se i traffici del porto vanno da Nord a Sud (e viceversa), mentre la Gronda va da est a ovest?
Se dal dibattito pubblico emerge che il traffico nel nodo autostradale genovese e' prevalentemente quello interno al nodo, perche' si spendono miliardi di euro per facilitare l'attraversamento e si diminuiscono i fondi per i lavori all'interno del nodo?
Il passaggio dalla municipalizzata Amga a Mediterranea delle Acque, gestita all'interno di una multiutility del Nord Ovest ha aumentato gli investimenti sulle reti, i lavoratori impiegati e fatto diminuire le bollette o il contrario?
Perche' chiedere di rispettare la legge con ilraggiungimento degli obiettivi del 65 per cento di racoclta differenziata desta tanto clamore? Forse perche' disincentiva il business degli impianti di valorizzazione termica?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che gli imprenditori trascurano, accecati dall'ideologia neoliberista. Si dimenticano delle alluvioni, degli interventi di manutenzione dei corsi di acqua, del risanamento della citta', dell'efficienza energetica, della cura e prevenzione delle persone, che porterebbero tanti posti di lavoro, molti di piu' di quelli delle Grandi Opere.
Un noto commentatore televisivo (Floris) ha recentemente sostenuto che gli italiani vogliono passare dall'ideologia preconcetta alla soluzione dei problemi, dalla certezza ideologica al dubbio e alle proposte.
Un dubbio si e' insinuato anche nel mondo della sinistra.
Non sara' che la candidatura di Marco Doria sia un'opportunita' per il reale cambiamento della vita in questa citta'?
Non sara', forse, il caso di impegnarsi in prima persona perche' questa occasione non venga sconfitta dai poteri forti?
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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
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