Dato che oggi sulla lista dell'asilo occupato sono uscite cose assurde e
cioè cito
"l'hm e' una realta autogestita da anni....nn si vogliono commistioni con
partiti e cmq con le istituzioni e con la stampa...quello che si e' detto
chiaro e tondo in assemblea era che a casematte nn si sarebbe fatto nulla
per questi motivi"
Quanto scritto sopra non è stato ovviamente detto nell'assemblea del 6
pomeriggio all'asilo, quindi non so quando sarebbe stato detto e sopratutto
chi l'avrebbe detto...
CaseMatte è un posto occupato (dal settembre 2009) senza legame alcuno con
partiti e l'occupazione non ha nessuna commistione con le istituzioni,
tant'è vero che in 12 siamo stati denunciati per l'occupazione di CaseMatte
(mentre fin'ora per l'asilo non ci sono denunce)
senza che parta nessun flame o roba del genere, ma dato che a CaseMatte io
ci vivo e che insieme a tanti che vivono a casematte (anzi se vogliamo
proprio entrate nel dettaglio dei numeri, la maggior parte della gente che
gestisce e partecipa assiduamente all'asilo è di casematte) stiamo anche
dentro l'asilo (luogo che abbiamo occupato perchè CaseMatte che è
costituita da un bar, un medialab ed da un tendone, non risultava +
abbastanza grande per le attività che volevamo svolgere), ci tengo a
chiarire cosa è CaseMatte, ed a far notare che se come va vaneggiando
qualcuno, casematte è legata a partiti, istituzioni e stampa, allora dato
che le persone che stanno all'asilo (tranne qualche raro caso che si conta
sulle dita di 1 mano) sono le stesse che stanno a casematte, me sa che
allora sto legame ce l'ha pure l'asilo...
Cmq tornando al motivo della mia mail per farvi capire cos'è casematte (che
magari non ve ne frega niente, ma quando si raccontano cazzate sulla gente
con cui io condivido tutto da 3 anni, mi girano un po' le palle) vi riporto
il testo che abbiamo scritto quando abbiamo "aperto" l'occupazione
Quando più di 6 mesi fa abbiamo deciso di far nascere un comitato non
avevamo alcuna idea di cosa sarebbe accaduto. Dopo sei mesi di attività una
cosa l’abbiamo capita: fino a dove non si sa, ma la determinazione ti fa
andare avanti. Ci ha portato fin qui, non era scontato. Perché quando si da
vita e continuità ad un percorso si va incontro a piccole conquiste, a
dolorose sconfitte, ad inevitabili errori. Un percorso fatto di
condivisione, impegno sociale ed autorganizzazione. In questo modo quello
che sembrava impossibile, unendo forze e intenti, diventa man mano
possibile, reale. E la vita così è migliore, la felicità e le energie
aumentano.
E’ con questo spirito che una mattina che faceva più freddo abbiamo deciso
di venire a Collemaggio per recuperare, occupandolo, uno stabile. Via
Strinella – la piazza e il campo autogestito nati quest’estate col comitato
3e32 – non era il luogo adatto dove sopravvivere all’inverno. È un parco
della cittadinanza e come tale andava restituito alle sue funzioni.
Così dopo due mesi tra lavori e peripezie varie in questo bellissimo luogo
ecco che aprono le CASEMATTE. Non più un campo ma delle case. Non più
l’emergenza ma l’inizio di un progetto concreto per la vita di questa
città, L’Aquila.
Troppo in questi mesi non si è fatto o non si è fatto abbastanza. La
popolazione di queste montagne è stata costretta a lasciare il suo grande
potenziale inespresso. La sua forza e la sua volontà d’animo sono state
forzatamente sostituite dal prolungato ruolo di vittima, ruolo appiccicato
dalle stesse persone che hanno invece sfruttato largamente un’altra
caratteristica degli aquilani: la gentilezza.
E’ importante invece – adesso più che mai – ripartire dalle proprie
possibilità attraverso l’autorganizzazione. Non si può assistere
passivamente alla ri-costruzione perché vorrebbe dire farsi ri-costruire,
prendendo l’identità di qualcun altro o qualcos’ altro.
Il lavoro che ha permesso l’apertura delle CASEMATTE è stata un’occasione
incredibile per sperimentare le proprie capacità, confrontarsi con gli
altri, imparare nuove pratiche oltre la forte separazione del lavoro e dei
saperi che normalmente vige nella società.
L’intero comprensorio di Collemaggio è un luogo che naturalmente dovrebbe
essere destinato ai luoghi di aggregazione e partecipazione della
cittadinanza. E’ quello che la Legge Obiettivo del ’98 prevede tramite la
rivalutazione sociale e strutturale degli stabili dell’ex Ospedale
Psichiatrico, praticando modalità inclusive con gli utenti del servizio
di salute mentale. Noi vogliamo che questa legge si applichi. Purtroppo
invece ad ascoltare la Asl e la politica locale già si parla di vendita
dell’intera area per rimpinguare le tasche della sanità abruzzese di cui
conosciamo le tristi storie recenti. Vendita non si sa a chi e non si sa
per fare cosa. La speculazione è dietro l’angolo con gli interessi
economici di qualche privato messi davanti a quelli della comunità.
Per questi motivi abbiamo occupato, recuperandolo, questo stabile
all’interno del comprensorio dell’ex Ospedale Psichiatrico di Collemaggio
in disuso già precedentemente al 6 aprile. Presidio permanente per la
ricostruzione e contro le speculazioni sulla nostra città. Con le nostre
forze e autofinanziandoci l’abbiamo ristrutturato rendendolo funzionale.
Le CaseMatte sono uno spazio sociale autogestito. Le sottoscrizioni sono
per portare avanti le attività del comitato e per concludere i lavori
iniziati. La buona riuscita delle iniziative dipende dal comportamento
responsabile di tutte e tutti. Tante sono le attività e le iniziative che
abbiamo voglia di sviluppare in questo luogo: laboratori multimediali di
informazione, officina di autocostruzione e riparazione basata sul
recupero, spazio di condivisione di arti e cultura, sala prove musicale,
contesto ricreativo, una radio libera, biblioteca e molto altro.
Chiunque partecipando può contribuire al suo sviluppo. Questo non è insomma
un esercizio commerciale ma un laboratorio di ricostruzione anche sociale.
E molto c’è ancora da fare, è solo l’inizio.
E’ senza padroni che si ricostruisce una città
28 Ottobre 2009
da
http://www.3e32.com/main/?p=1949