Gentilissima exibition manager,
spero che sia a lei che devo indirizzare questa mail e che non vada perduta.
Vorrei esprimere la mia perplessita' per le diverse modalità che
caratterizzano le due fiere previste in contemporanea tra l'8 e il 10 marzo
p.v.
Se acquisto il biglietto per biciexpo poso anche entrare a motorbike.
Negozi e associazioni saranno nelle condizioni di distribuire facilitazioni
sul prezzo di ingresso a biciexpo.
Se invece acquisto un biglietto per motorbike:
non posso anche vistare biciexpo (o almeno questo non e' pubblicizzato sul
sito)
pero' posso accedere comunque agli sconti previsti se ho una tessera
metrbeus annuale o mensile (questo non mi sembra pubblicizzato per biciexpo)
l'8 marzo le donne entrano gratis (questo non mi sembra previsto per biciexpo).
Perche' queste differenze?
Secondo voi, chi usa i mezzi pubblici NON vedevla bici come alternativa per
gli spostamenti in citta' mentre potrebbe considerare che la moto lo sia?
Non so se devo attribuire l'entrata gratuita a motorbike l'8 marzo al un
binomio "donne e motori" e quindi pensare che secondo l'organizzazione di
motorbike l'8 marzo, in questo modo, gli uomini NON dovranno scegliere tra
"due compagne di vita", come nel peggiore immaginario maschile e pubblicitario
o perche' si ritiene che le donne non abbiano abbastanza interesse alla
bicicletta in senso tecnico (pregiudizio che si deve contribuire a sfatare
proprio per promuovere la bici...)
e quindi una facilitazione per l'8 marzo risulti assolutamente inutile...
comunque, se il pregiudizio risultasse fondato, penso che il mancato
introito da ingressi femminili al biciexpo per l'8 marzo sarebbe veramente
limitato, e quindi perche' non farne un momento promozionale? evitando
cosi' anche il sospetto che si ritenga esistano differenze di genere che
pregiudicano per le donne l'uso della bicicletta?
Chi le scrive ha passato i 50 anni, e' donna e da ormai piu' di 7 anni usa
la bici come alternativa ai mezzi pubblici, facendo anche 30 km quotidiani
per le strade di Roma...con la bici, per la città, negli ultimi tre anni ho
fatto piu' di 5.000 km, con l'auto che ancora possiedo non sono arrivata
oltre i 2.000.... da imputare soprattutto a un paio di lunghi viaggi....
in questi anni, grazie a coloro che appartengono al movimento della
critical mass e delle ciclofficne, ho imparato a fare le riparazioni
fondamentali alla bici e ad aiutare anche qualcun altro/a, senza guardare
il sesso o l'eta'....
spero vorra' quindi capire che la mia perplessita' si fonda sull'interesse
per l'iniziativa e per la promozione di un mezzo che, in altre capitali del
mondo, risulta essere considerato per la sua utilita' e sostenibilita' e in
quanto soluzione prioritaria per i movimenti urbani, mentre a Roma risulta
ancora essere considerato poco piu' di un hobby per sportivi dilettanti...
anzi, mi stupisco della mancanza di eventi in questo senso nel corso della
fiera: ciclismo sportivo, ciclismo turistico e/o da montanbike,
spettacolarizzazione della bicicletta non ne aiutano la diffusione oltre a
una ristretta cerchia, e non le danno quel ruolo e quella funzione che
invece, fiera o non fiera, dovra' presto avere, se vogliamo che anche Roma,
e le citta' italiane, divengano sostenibili...compresa l'intermodalita'
effettiva com metro e autobus che altrove e' gia' fatto scontato....