[foa_Boccaccio003] GIORNO DEL RICORDO: NEOFASCISTI ALL’OPERA…

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Auteur: FOA Bocccaccio 003
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À: boccaccio
Sujet: [foa_Boccaccio003] GIORNO DEL RICORDO: NEOFASCISTI ALL’OPERA FUORI DAL BOCCACCIO

Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio sono stati imbrattati con
svastiche, croci celtiche e scritte ingiuriose i murales dedicati al
deportato Enrico Bracesco (ucciso dai nazifascisti nei campi di
concentramento nel dicembre 1944) e alla partigiana Salvatrice Benincasa
(uccisa a Monza dopo notte di torture il 17 dicembre 1944). Oltre a
questo sono state tagliate le gomme a tutte le autovetture presenti
fuori dallo spazio di via Rosmini, autovetture di proprietà sia degli
occupanti che degli abitanti del palazzo antistante.
E’ stata rinvenuta in prossimità dell’ingresso del centro sociale una
bottiglia incendiaria che per fortuna, usata maldestramente, non ha
provocato danni. Dettagliato reportage fotografico di tutto questo è
disponibile su boccaccio.noblogs.org

La coincidenza di questo atto con il Giorno del Ricordo non è
assolutamente casuale: da anni a Monza la celebrazione dei martiri delle
Foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia è una delle poche
occasioni in cui rigurgiti neofascisti trovano modo e legittimazione
istituzionale nel palesarsi in città. Ricordiamo in particolare la
parata nazifascista del 10 febbraio 2007 e diverse altre iniziative
messe in campo da fantomatiche associazioni culturali che
strumentalizzano la ricorrenza per legittimare la diffusione di un
pensiero revisionista. La coincidenza non è dunque casuale e l’episodio
si somma ad altri avvenuti in questi giorni, come ad esempio
l’aggressione da parte di Forza Nuova nell’ambito della mostra sulle
Foibe organizzata dal Consiglio di Zona 6 a Milano.

L’episodio di stanotte è frutto di una pesante frustrazione politica,
infamia umana e codardia, elementi che accomunano da dieci anni a questa
parte i gruppuscoli di neofascisti che si sono formati, sciolti,
rinominati, rimpastati, ricollocati nel panorama politico monzese alla
disperata ricerca di un’agibilità che non sono riusciti a ritagliarsi
neanche con i significativi appoggi politici (presidenza della provincia
su tutti). In dieci anni ne abbiamo visti passare tanti: Progetto Zero,
Compagnia Militante, Ass. Lorien, Forza Nuova, oggi Lealtà Azione, Leone
Crociato, etc…una galassia di sigle che hanno fatto della xenofobia e
del revisionismo storico i propri valori fondanti e della nostalgia del
Fascismo la “musa” ispiratrice del proprio operato.

E’ chiaro che tali soggetti identifichino nel Boccaccio una realtà
nemica e ostile, non soltanto per il costante lavoro di inchiesta sulla
strumentalizzazione della ricorrenza (vedi dossier del febbraio 2008,
Quando il Giorno del Ricordo si trasforma nel Giorno dell’orgoglio
fascista): la nostra esperienza si costruisce in dieci anni di attività
politica e sociale che fa dell’antifascismo e dell’antirazzismo due
capisaldi; lo spazio di via Rosmini 11 è oggi più che mai operativo nel
recupero della memoria storica cittadina, uno spazio che vive ed è punto
di riferimento per migliaia di giovani del territorio. Il successo e il
radicamento di questa esperienza, dovuto alla crescente collaborazione
con il quartiere e con tanti altri soggetti cittadini (studenti,
comitati, comunità migranti, lavoratori), alimenta la frustrazione
citata precedentemente.

Senza alcun vittimismo denunciamo quanto avvenuto stanotte perché sia
evidente a tutti la matrice dell’atto e lo stretto collegamento con la
strumentalizzazione che l’estrema destra mette costantemente in atto sul
Giorno del Ricordo. Non sono tuttavia queste operazioni in grado di
intimidirci, anzi, alimentano la determinazione con cui quotidianamente
combattiamo contro ogni rigurgito fascista. Già da lunedì 13, ore 17, in
piazza Citterio, saremo di nuovo in piazza insieme all’A.N.P.I. in
un’iniziativa pubblica per commemorare il partigiano Gianni Citterio
(medaglia d’oro al valor militare), morto in combattimento a Megolo il
13 febbraio 1944: l’iniziativa prevede l’inaugurazione di un pannello
informativo sull’esperienza di una delle figure centrali della
Resistenza monzese. Questa provocazione trova quindi una risposta
immediata nel naturale operato quotidiano del collettivo, ma in futuro
altri atti simili potranno generare risposte differenti, mirate a
sottolineare direttamente le responsabilità politiche degli esecutori
materiali o dei loro mandanti.

Un’ultima cosa importante: i murales dedicati a Bracesco e Benincasa
sono stati immediatamente ripristinati e chiudiamo questo comunicato con
le parole che gli artisti hanno voluto dedicare alla giornata di oggi:

FASCI INFAMI, I NOSTRI COLORI CONTRO IL VOSTRO CUORE NERO.

F.O.A. Boccaccio 003
Via Rosmini 11
Monza
boccaccio.noblogs.org