[NuovoLab] R: Re: [Nonviolenti] replica al Senatore Ceccanti…

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Autor: angelocifatte
Data:  
A: fori-sociali, forumgenova, leuropachevogliamo, lilliput-ge, marciapace_isola_deferrari, salviamolacostituzione
CC: enrico.peyretti
Assumpte: [NuovoLab] R: Re: [Nonviolenti] replica al Senatore Ceccanti che scrive: "sugli F35 apprezzo il metodo, ma non condivido il merito"



----Messaggio originale----
Da: enrico.peyretti@???
Data: 26/01/2012 15.55
A: <stefano.ceccanti@???>
Cc: "Giovanni B. Bachelet"<Giovanni.Bachelet@???>, <giotoni@???>, "Lucà Domenico"<LUCA_D@???>, "Tavola per la pace"<tavola@???>, "Tavola per la pace 2"<segreteria@???>
Ogg: Re: [Nonviolenti] replica al Senatore Ceccanti che scrive: "sugli F35 apprezzo il metodo, ma non condivido il merito"

Caro Stefano Ceccanti, senatore,
non si tratta affatto di "non avere una difesa", ma di evitare, specialmente nella situazione attuale, lo spreco dell'acquisto di questi aerei di puro attacco, capaci anche di portare atomiche, ciò che è fuori dal nostro concetto costituzionale di difesa.
Senza dire che la cultura più avanzata e umanizzante attorno ai conflitti (conflitto non è sinonimo di guerra) elabora da tempo modelli di difesa sempre meno armati e distruttivi, sempre meno legati a politiche internazionali di potenza e di influenza, sempre più affidati alle capacità e volontà dei popoli di esercitare diritti e relazioni costruttive. Occorre che nelle istituzioni si faccia attenzione a tali ricerche ed esperienze, cioè alla cultura positiva di pace, necessaria alla sopravvivenza della comunità umana.
Ti ringrazio dell'attenzione e ti auguro buon lavoro,
Enrico Peyretti

Enrico Peyretti (http://www.peacelink.it/tools/author.php?=63) (www.ilfoglio.info) (www.serenoregis.org)
Il 26/01/2012 15:26, stefano.ceccanti@??? ha scritto:

Caro Peyretti,

non c'è scelta che possa considerarsi indiscutibile, specie in un periodo come questo, e in tal senso la vostra iniziativa aiuta senz'altro a informarsi, a riflettere e ad argomentare, ma non c'è neanche scelta che possa essere isolata da un chiaro indirizzo di fondo.

Si può ritenere come scelta di fondo che l'Italia non debba avere una difesa, in particolare aeronautica, ma allora da parte vostra si sostenga puramente e semplicemente questo, non isolando la questione degli F35.

Se invece, visto anche il contesto geopolitico in cui siamo inseriti, si ritiene il contrario, come lo si ritiene da parte dell'amministrazione Obama e di tutti i Governi europei, è difficile non rilevare che la nostra spesa in materia (carabinieri esclusi) sia già all'0,8% (la più bassa in assoluto) che essa caso mai sia troppo sbilanciata sul personale (lì ci sarebbe da tagliare facendo invece più innovazione tecnologica) e che gli aerei attualmente in servizio vadano comunque sostituiti entro pochi anni.

Per questa ragione, pur apprezzando l'iniziativa nel metodo al punto da ritenere doverosa una risposta, non posso che esprimerti, almeno stavolta, il mio sincero ma motivato dissenso.

Carissimi saluti

Stefano Ceccanti-----Enrico Peyretti mailto:enrico.peyretti@gmail.com ha scritto: -----


Per: "Giovanni B. Bachelet" mailto:Giovanni.Bachelet@roma1.infn.it, "ceccanti stefano senato.it" mailto:stefano.ceccanti@senato.it, Lucà Domenico mailto:LUCA_D@camera.it
Da: Enrico Peyretti mailto:enrico.peyretti@gmail.com
Data: 24/01/2012 23.19
Oggetto: Mobilitatevi anche voi in Parlamento ! Fwd: Un mese di mobilitazione per dire NO ai caccia F-35

Vuole o no l'Italia ridurre gli sprechi e fare equità?
Ciao, Enrico Peyretti

-------- Messaggio originale --------



Oggetto:
Un mese di mobilitazione per dire NO ai caccia F-35

Data:
Tue, 24 Jan 2012 18:28:27 +0100

Mittente:
Tavola della pace mailto:tavola@perlapace.it

Rispondi-a:
tavola@???

A:
e.pey mailto:e.pey@libero.it







Un mese di mobilitazione per dire NO ai caccia F-35

Il mese di Febbraio 2012 sarà caratterizzato dalle azioni della campagna che culmineranno con una manifestazione a Roma di "consegna delle firme" al Governo

Dal 7 febbraio associazioni e gruppi locali si attiveranno a sostegno della campagna "Taglia le ali alle armi" promossa da Sbilanciamoci!, Tavola della Pace e Rete Italiana per il Disarmo con il sostegno di Unimondo, GrilloNews e Science for Peace per chiedere al nostro Governo di non procedere all'acquisto di 131 caccia bombardieri Joint Strike Fighter F-35.

La data di inizio di questa nuova fase della campagna, che è attiva del 2009 e già ha raccolto oltre 45.000 adesioni, non è scelta a caso: "In quello stesso giorno nel 2007 il sottosegretario Forcieri firmava l'accordo per la partecipazione alla seconda fase del programma - sottolinea Francesco Vignarca coordinatore di Rete Disarmo - in cui si mettevano le basi anche per il successivo acquisto. Ma senza prevedere, come recentemente è stato dimostrato, alcuna penale prima della firma di un nuovo contratto: qualcosa che non è mai avvenuto e che ci permetterebbe ancora un dietro-front".

Proprio quanto chiedono le realtà promotrici della campagna, che sottolineano gli enormi costi che avrebbe per il nostro paese una tale decisione (almeno 15 miliardi per l'acquisto e circa il triplo considerando anche il successivo mantenimento) in una fase di crisi economica che impone grossi sacrifici a tutti gli italiani.

"In un momento di grave crisi per tutto il Paese troviamo fuori luogo che il Ministro-Ammiraglio Di Paola nei suoi monologhi televisivi continui imperterrito a difendere l'F-35, promettendo al massimo qualche sforbiciata - precisa a riguardo Massimo Paolicelli della Rete Italiana per il Disarmo - Parlare di un programma di elevato valore operativo, tecnologico e industriale vuol dire non tenere in considerazione i rilievi negativi dello stesso Pentagono ed i ripensamenti di molti paesi partner nel progetto". Sono infatti diverse che denunciano il continuo lievitare dei costi a causa dei tempi di sviluppo e produzione che si allungano per mettere mano ai forti deficit qualitativi dell'aereo. Chi oggi dovesse firmare il contratto per l'acquisto dell'F-35 si assume la forte responsabilità di gettare al vento ingenti somme di denaro pubblico. "Che motivo abbiamo per farlo? Per la velleità di alcuni Generali di spacciare l'Italia per media potenza militare industriale, violando palesemente il dettato della nostra Costituzione", conclude Paolicelli.
La campagna "Taglia le ali alle armi" è disponibile in qualunque sede ad un confronto con il Ministro Di Paola e i funzionari del Ministero della Difesa sui dati e sulle prospettive del programma F-35.

Gli stessi soldi stanziati per i caccia potrebbero essere impiegati in mille altri modi più utili sia economicamente che socialmente. "Con i 15 miliardi da spendere per gli F-35 potremmo costruire 45mila asili nido pubblici, creando oltre 200mila posti di lavoro - sottolinea Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci! - oppure mettere in sicurezza le oltre 13mila scuole italiane che non rispettano le norme antisismiche e quelle antincendio"; anche in questo caso il risultato sarebbe positivo anche sul fronte economico con nuove opportunità per moltissime imprese e decine di migliaia di posti di lavoro creati.

Le giornate di sostegno alla campagna (che si annunciano numerose e creative) culmineranno poi nella data del 25 febbraio, scelta come giornata delle "100 piazze d'Italia contro i caccia F-35".

"Il primo obiettivo di questa nuova mobilitazione è spingere il Parlamento e ogni singolo parlamentare a discutere in modo aperto e trasparente sugli F-35. L'appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi dello scorso 25 settembre non deve cadere nel vuoto - ricorda Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace - Il Parlamento deve impedire innanzitutto che si crei il fatto compiuto. L'Italia non può permettersi oggi di impegnare ulteriori 15 miliardi di euro, oltre ai quasi 3 già spesi, per l'acquisto e il mantenimento di questi bombardieri, senza che ci sia un chiaro e onesto dibattito pubblico sulle esigenze e le priorità a cui dobbiamo rispondere".

In maniera simbolica l'avvio della mobilitazione è stato dato nel fine settimana a Verona, dal palco che ha ospitato la festa per il 50° anniversario del Movimento Nonviolento. "La costruzione di un avvenire di nonviolenza parte anche da scelte concrete di disarmo e riduzione delle spese militari - sottolinea Mao Valpiana presidente dell'associazione fondata da Aldo Capitini - ed è quindi naturale che chi lavora quotidianamente in questa prospettiva di costruzione della pace sia tra i primi a muoversi contro questo mastodontico progetto d'armamento costosissimo, contrario allo spirito della nostra Costituzione e forse anche inutile militarmente".

L'invito che la campagna lancia a tutti i gruppi locali impegnati su questi temi è quindi quello di organizzare momenti di informazione e raccolta firme, cercando anche di coinvolgere gli Enti Locali nell'approvazione di una mozione di sostegno alla mobilitazione.

Roma, 24 gennaio 2012


Tutte le informazioni sulla campagna si possono trovare sui siti delle organizzazioni promotrici:

http://www.perlapace.it/ (Tavola della Pace) - http://www.sbilanciamoci.org/ (Campagna Sbilanciamoci!) - http://www.disarmo.org/ (Rete Italiana per il Disarmo)

La petizione online (con i dettagli per la raccolta di firme cartacee) è invece raggiungibile all'indirizzo www.disarmo.org/nof35



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[allegato "rilancio_F35.pdf" rimosso da STEFANO CECCANTI/SENATORI/SENATO]