On 25.01.2012 15:41, Federico Capoano wrote:
>
> Ok, sono abituato all'anarchia di ninux che non è una cosa che i
> dispiace.
>
> Quali sono allora le proposte vogliamo rinfrescarle?
>
> Avete parlato di un map-server con le mappe, qualcuno ha detto rete
> mesh.. interessante.., poi?
> Ma un obiettivo reale c'è? Ad esempio.. perchè all'aquila? Qual'è la
> relazione tra questo hackmeeting e l'aquila?
>
>
> *Federico Capoano*
> Web Designer & Web Developer
> Portfolio/Blog: nemesisdesign.net <http://nemesisdesign.net>
> Twitter: @nemesisdesign <http://twitter.com/nemesisdesign/>
> PGP Key ID: 308BD46E
Signori scusate...ma non molte e-mail orsono l'instancabile jaromil ed
il suo taccuino hanno generato un report che riporto specificatamente
relativo alle tematiche.
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- Tematiche
Sono stati tanti e interessanti gli interventi sulle problematiche
sollevate dal dopo-terremoto dell'Aquila, tutte legate ad alcune
parole chiave e concetti:
- Raccontare la citta' prima e dopo
- Tracciare nuove geografie e persorci
- Mappare le aree di socialita'
Il tema della cartografia insomma pare essere al centro
dell'attenzione, non tanto per reiterare ancora un'altro spazio di
lamenti nostalgici per quel che e' stato perso, ma per progettare
quello che e' possibile fare in termini di socialita' dal basso ed
autoorganizzata.
Pensiamo quindi a strumenti di geografia partecipativa, interventi
di psicogeografia ed interfacce non solo per gli schermi, ma che si
affaccino sulla strada, dato che e' proprio quello della strada lo
spazio sociale che oggi manca agli Aquilani (e non solo): stiamo
parlando di una citta' sottratta, una non citta' nel quale la parola
"centro" rimane come una definizione a dir poco alienante.
Software liberi ed interessanti che potrebbero costituire
piattaforme per svariati progetti sul luogo:
- Ushahidi (et similia?)
- Open Street Map
- Blender
(segue una mia piccola e lirica divagazione sul "Centro dell'Aquila)
Il "centro" della citta' dell'Aquila e' lacerato dalla cosiddetta
zona rossa, che consiste in una zona nella quale i palazzi sono
ritenuti pericolanti e sui quali non e' stato ancora fatto nessun
intervento di ristrutturazione. Di fatto gli unici interventi di
puntellamento sui palazzi in citta' brillano (letteralmente) come
esempi avanzatissimi di tecnologia, novelle cattedrali di tubi
innocenti che ornano solo pochi palazzi e monumenti storici nei
quali non ha vissuto e non vivra' mai nessuno. Gia' in passato il
"popolo delle cariole" ha organizzato manifestazioni di Aquilani
abitanti di tali palazzi che hanno reclamato il diritto a ristorarli
loro stessi, eppure ancora oggi a guardia di tale zona restano dei
soldati alpini provenienti da altre parti di Italia, anche loro
completamente alienati e che a malapena sanno indicare quali siano
le strade ancora agibili oltre quell'angolo dove sono assegnati come
inutili sentinelle.
http://ur1.ca/7e9fj
(fine della divagazione)
- Progetti
Concludo con una piccola lista di progetti desiderabili, cose che
all'Aquila ci starebbero molto bene, idee dalle quali partire:
- Orti urbani
- Radio web/FM
- Wifi e Mesh
- Sant'Agnese
Quest'ultimo progetto prende il nome da una santa locale ben nota
per essere la "protettrice delle malelingue": si tratterebbe di una
sorta di wikileaks locale e tematico che dia la possibilita' alle
tante persone fin'ora coinvolte nelle vicende dell'Aquila di
pubblicare anonimamente dei leaks, che siano documenti o
informazioni meno conosciute, dato che ci pare ci sia ancora molto
da raccontare su come una disgrazia come quella dell'Aquila
rappresenti un'opportunita' da sfruttare per la mafia degli appalti
etc. etc. etc.
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e non sembra che non sappiamo che cosa vogliamo...basta stare un poco
attenti e le info ci sono tutte.
Comunque poi il discorso si è allargato con una proposta di poter unire
praticamente tutti i progetti sotto l'ala di Hack The Town ( a dir la
verità HTT è la prima cosa che è venuta fuori e poi sono arrivate le
altre ).
Il Tema quindi è ben riassunto nella sezione Tematiche qui sopra
riportate e secondo me all'Aquila la tematica Hack The Town calza a
pennello. I progetti da svolgere che sono già usciti anche.
P.S: Il progetto Sant'Agense, per chi non è stato al pre-hack, prende
spunto da una divinità locale che si dice sia la protrettrice delle
malelingue. Lascio a voi immaginare che cosa ci si può fare con
questo...
A futura memoria,
KyserByte^!