[autorgstudbo] “Lo scossone tremendo degli studenti cileni”,…

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Autor: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
Data:  
A: forum, assemblea
Assumpte: [autorgstudbo] “Lo scossone tremendo degli studenti cileni”, a Vag 61, ven, 27 gennaio, conferenza di Valentina Montero
*Venerdì 27 gennaio 2012
a Vag 61, Via Paolo Fabbri 110 Bologna*

ore 20 Cena Sociale

ore 21 *“Lo scossone tremendo degli studenti cileni”*
Conferenza con immagini
di* Valentina Montero *
sui cinque mesi di proteste di massa che hanno cambiato il volto del Cile.
Sarà una specie di giro panoramico che spiega come il Cile è diventato un
"paese del futuro", anticipando i cambiamenti che oggi in Europa hanno
portato a un processo di radicalizzazione per quanto riguarda i tagli alla
sicurezza sociale, le privatizzazioni, il ricatto del debito. Valentina
terrà un'analisi su come il capitalismo finanziario ha seminato il suo seme
malefico in Cile da oltre 25 anni e le conseguenze che ha causato. Al tempo
stesso, parlerà dello scossone che le mobilitazione studentesche hanno
prodotto.

*Valentina Montero* è una giovane giornalista cilena che lavora in Spagna e
in Cile come docente, curatrice e ricercatrice di arte e nuovi media. Dal
2005 fa parte del comitato della Biennale di video e media di Santiago de
Chile.


*Nel 2011 in Cile* è venuto alla luce un movimento rivoluzionario e
antiliberista che ha riannodato il filo spezzato della storia sociale di
quel paese, interrotta dal colpo di stato di Pinochet del 1973.
Le proteste degli studenti cileni, iniziate a giugno dello scorso anno,
rivendicavano un’università pubblica e gratuita. Quasi ogni settimana, per
le strade di Santiago del Cile, si sono svolti cortei e manifestazioni, che
spesso si sono conclusi con scontri con la polizia.
Le lotte degli studenti hanno condizionato l'agenda del governo.
Rivendicando l’università gratuita, hanno messo in discussione il sistema
della formazione basato sul profitto, in mano a gruppi finanziari che
possiedono gli atenei. Un sistema ereditato dalla dittatura fascista e
realizzato secondo le linee guida del neoliberismo, perpetuando un assetto
sociale del Cile elitario e pieno di diseguaglianze.
In Cile. un corso di laurea universitario può arrivare a costare fino a
cinquantamila euro. La maggior parte degli studenti deve ricorrere a
finanziamenti bancari decennali. Il crescente indebitamento delle famiglie
ha contribuito alla trasformazione del movimento studentesco in un fronte
di rivendicazione politica e sociale. A scendere in piazza non sono più
solo gli studenti, ma anche i genitori, ai quali si sono aggiunti tanti
altri settori della società: i movimenti gay, femministi, gli insegnanti,
le rappresentanze degli indios mapuche, gli operai e molti altri lavoratori
dipendenti.
Gli studenti hanno inaugurato una stagione di riappropriazione diretta
degli spazi pubblici tramite la lotta e la mobilitazione, interpretando una
profonda domanda di partecipazione e di democrazia diretta.
A più di venti anni dalla fine del regime militare, il Cile si trova a
vivere una trasformazione politica, culturale e sociale, portata avanti
dalla prima generazione di giovani che non ha conosciuto la dittatura.

*L'appuntamento di Vag 61 del 27 gennaio* sarà anche un momento di
confronto con le esperienze di movimento italiane ed europee.

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