Re: [Hackmeeting] A proposito di SOPA

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著者: boyska
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To: hackmeeting
題目: Re: [Hackmeeting] A proposito di SOPA
On Thu, Jan 19, 2012 at 11:13:09AM +0000, 0blivian@??? wrote:
> Il 19.01.2012 10:13 boyska ha scritto:
> >On Thu, Jan 19, 2012 at 09:27:50AM +0000, 0blivian@???
> >wrote:
> >>Il 18.01.2012 23:38 Daniele Florian ha scritto:
> >>>http://www.liberarchia.net/blog/?p=644
> >>>
> >>
> >>
> >>http://www.thefool.it/2012/01/18/lo-sciopero-del-web-contro-la-legge-sopa-e-pipa-il-nostro-punto-di-vista-su-datamanager-it/
> >>
> >>Ora, ci tenevo a sottolineare che qualsiasi progetto che accetti
> >>questo figuro tra i suoi collaboratori avra' la mia massima
> >>disistima. Globaleaks, vi fischiano le orecchie?
> >
> >un po' hai ragione, ma ti rispondo pure con l'esempio di Md (che
> >non è
> >emmedi il napoletano :D), mantainer
> >debian per questi pacchetti [1] ed autore di questo vergognoso
> >articolo
> >sulla tav [2]. Probabilmente ha scritto altre merdate simili, dato il
> >soggetto.
> >Tu non usi debian? :)
>
> I pareri politici di un maintainer debian su vicende puramente
> locali non hanno granche' a che fare con debian stessa.


mah. per me non si tratta di un "parere politico" né di una vicenda
"puramente locale". Si tratta evidentemente di un fascista, uno che
passerebbe sopra alla vita della gente per mezzora di treno in meno.

E se è vero che il software libero parla di libertà, e che a noi (a me)
dell'anarcocapitalismo di chi vuole l'opensource perché si adatta meglio
al mercato moderno non ce ne frega niente, un fascista è un problema.

> Per un progetto che dovrebbe servire ad aumentare la liberta' di
> circolazione delle informazioni avere tra i contributors uno che
> sostiene una legge censoria per internet e' un po' piu' un problema.


Certo, qui la faccenda è ancora più vicina, e infatti fa ribrezzo.
Però ecco quello che penso:
- che anche se è brutto usare tecnologie che provengono da ambienti a me
lontanissimi, lo faccio sempre: con la macchina, con l'aereo, con
internet, anche con la crittografia che uso per rendermi MENO
controllabile. E che quindi le tecnologie non sono neutrali, ma è
comunque possibile fare un uso cosciente di tecnologie fatte per
opprimere.
- che invece nel mondo ci sono più di 5 persone, ed è possibile trovare
gente con cui portare avanti i progetti di cui non ci si deve
vergognare.
Perché, vecna, sarà pur vero che c'è una divisione dei ruoli ecc.ecc., e
che il settarismo è una cosa brutta. Va bene essere di bocca buona, ma
mangiare merda forse è troppo.

È interessante pure la quantità di stronzate che si sono dette per
giustificare questo "tutto fa brodo", tipo la storia che uno si legge
tutto il codice di tutto ciò che usa, unico modo per essere sicuri,
perché l'identità di un autore "è un qualunque commento".
A parte che non ci crede NESSUNO che vi siete letti tutto il codice di
linux, di apache, di mysql, di openoffice, di GCC, ecc.
Il punto è che senza una fiducia _politica_ nelle persone e nei gruppi
non è possibile procedere. Ho l'email dove la ho perché mi fido
ciecamente di certi compagni; e giusto per essere chiari, mi ci fidavo
pure 9 anni fa, quando non ne avevo mai incontrato uno di persona.
Poi ovvio che la fiducia politica e quella tecnica sono fatti separati:
ci sono infami abili e compagni poco capaci.

La mentalità che confonde il diritto all'anonimato con la
deindividualizzazione è una mostruosità di cui sarebbe utile capire
l'origine. Più che altro perché mi chiedo (veramente) come gestiate la
vostra vita REALE: se un software con problemi/backdoor di sicurezza vi può
corrompere il server o far subire processi, un amico "inaffidabile" vi
potrebbe avvelenare la minestra. Avete controllato il codice sorgente
del vostro coinquilino?

--
boyska