Autor: Aldo Zanchetta Data: Para: forumlucca Assunto: [Forumlucca] IL NOSTRO FUTURO : LAVAVETRI SUB O GIARDINIERI ?
*IL NOSTRO FUTURO PROSSIMO VENTURO: LAVAVETRI SUB O GIARDINIERI?*
*Nel mondo amerindio gira questa battuta: “quando gli europei sono arrivati
loro avevano la Bibbia e noi le terre. Ci hanno invitato a chiudere gli
occhi e pregare. Quando li abbiamo riaperti noi avevamo la Bibbia fra le
mani e loro le nostre terre”.*
Ci sono voluti anni perché il famoso incontro sul panfilo reale della
regina Elisabetta ancorato al largo del porto di Civitavecchia durante il
quale fu concordato di svendere buona parte del patrimonio industriale
dello stato italiano passasse da leggenda a storia (<<*onori di casa fatti
dalla Regina d’Inghilterra, al largo di Civitavecchia, tra Draghi, allora
direttore generale del Tesoro, Azeglio Ciampi, in qualità di governatore
della Banca d’Italia, e un centinaio tra rappresentanti della finanza
anglosassone americana (Barclays, Warburg, azionista della Federal Reserve,
PricewaterhouseCoopers – ex Coopers & Lybrand – Barings – oltre alla
Goldman ecc.) e degli ambienti industriali e politici italiani. Era
presente anche Costamagna, che diventerà dirigente della Goldman quando sua
moglie finanzierà l'ultima campagna elettorale di Prodi. Lì gli angli
dettarono le istruzioni su come privatizzare, per scelta obbligata, le
industrie italiane statali*.>>)
Quanto ivi concordato accadde. In particolare le grandi banche nazionali
controllate dallo Stato (Banca Commerciale Italiana, Credito Italiano etc)
furono svendute per un “pugno di dollari”.
A fine 2011 quando Tremonti invitò a Roma gli investitori immobiliari
internazionali per un *pourparler* sulla vendita di parte del patrimonio
immobiliare di proprietà dello stato italiano, Il Sole – 24 ore (non L’eco
di Canicattì!) dette notizia titolando “Britannia due”. Forse una svista
imbarazzante per il censore interno.
Oggi ci restano poche, anzi pochissime (sulle dita di una mano) grandi
imprese di stato o da questo controllate. Forse non ci resta più neppure
uno stato sovrano. La Commissione Europea ha dato l’ultimatum all’Italia:
eliminate le *golden shares*. Ovvero: privatizzatele!
Quando, dopo l’iniziale abbaglio per il “professore”, riapriremo gli occhi,
ci resterà fra le mani la spugna del lavavetri di cui parla Bruno Amoroso
(vedi allegato). Ma vi allego un altro gustoso testo (la tragedia, specie
se non percepita, non impedisce un sorriso), dove il più generoso Niali
Ferguson ci pronostica un futuro da giardinieri. Che così non sia !