Vogliamo voltare pagina, diventare protagonisti della nostra vita; vogliamo autogestirci, farla finita con la casta politica che ci ha imposto fino ad ora scelte criminali. Basta : non più padroni né padrini, né i loro lacchè che hanno governato la nostra città, i nostri paesi -e il nostro Paese- soltanto per i loro sporchi interessi economici.
Vogliamo credere che è possibile fermare questa spirale: possiamo farcela!
Dobbiamo organizzarci per farcela, per prendere in mano le sorti della nostra vita e della nostra esistenza. La crisi economica, la crisi ambientale e climatica, la crisi culturale e morale hanno raggiunto livelli catastrofici. La borghesia e tutti i suoi governanti criminali ci stanno portando velocemente alla miseria, alla guerra e alla disperazione. I suicidi di chi non ce la fa più a sopravvivere si stanno moltiplicando. La colpa di tutto ciò è figlia dl questo sistema. Esso, come e strutturato, non può più garantirci una vita degna di essere vissuta. Il capitalismo ha sviluppato talmente le forze produttive che per sopravvivere deve negarle e impedire la loro espansione. Eppure la scienza, la ricerca e la tecnica, hanno raggiunto livelli in cui si possono garantire una vita dignitosa per tutti, nel rispetto dell'ambiente e della natura ma i ricchi, gli speculatori e il clero lo impediscono.
Non è vero che non c'è il lavoro: c'è tanto da fare, c'è bisogno del lavoro di tutti, tutti possono fare la loro parte: operai, artigiani, medici, contadini, pescatori, operatori sociali e culturali: tutti possono contribuire al benessere di tutti in un sistema sociale e politico diverso; soprattutto se essi vengono valorizzati al posto di soggetti parassitari e speculatori. Rilanciare l'agricoltura, sostenere la pesca e le risorse del mare, tutelare il territorio e risanare l'ambiente. Il patrimonio edilizio, culturale; promuovere i servizi sociali e quelli pubblici (assistenza, sanità, etc).
Non è vero che non ci sono i soldi: fiumi di denaro sono sottratti al popolo da speculatori e dai governi loro servi: un pugno di sfruttatori che negano i diritti di tutti!
La forza popolare può cambiare lo stato delle cose: noi siamo il 99% della popolazione loro l'1%. Con le manovre economiche, dettate dalla BCE e dalla speculazione capitalistica mondiale, il governo Monti imposto dai poteri forti ci sta togliendo ogni possibilità di lavoro e di sopravvivenza. Come si può dire che si crea sviluppo quando si tolgono i soldi agli operai, ai pensionati, ai lavoratori tutti, quando si fanno sparire enormi somme di denaro dalla circolazione, che vanno ad accumularsi in già stracolme casseforti e paradisi fiscali nazionali e internazionali?.
Uniamo le forze di coloro che questa crisi la stanno pagando a caro prezzo: Quelli che non hanno più da mangiare e da fare la spesa, quelli che rischiano di perdere il lavoro, la casa e la dignità, Quelli che il sistema oscura e rende invisibili con i loro problemi, rendendoli depressi o disperati. Siamo in tanti a subire le ingiustizie , provenienti da politiche mondiali, nazionali e anche locali: Come e per colpa di chi è stata vergognosamente governata fino ad oggi la nostra Gallipoli?! Cominciamo dalle amministrazioni locali per cambiare le cose.
Unendoci dal basso, senza primi attori , né personaggi e personalismi, possiamo affrontare e cambiare le nostre sorti nazionali e locali. Se ci lasciamo prendere dalla sfiducia e dalla rassegnazione, loro continueranno a massacrarci.
Un lavoro utile e dignitoso per tutti, una casa per tutti, una sanità pubblica per tutti, una scuola per tutti, servizi sociali per tutti: questi sono i principi basilari di una società giusta
Domenica 22 gennaio dalle ore 16,00 alle 23,00 in piazza Tellini a Gallipoli
festa del movimento di emergenza popolare
per una amministrazione comunale di emergenza.
Collettivo "Iqbal Masih"; Associazione " Noi ci siamo"; comitato "senza tetto Gallipoli"; "Disoccupati organizzati";
USB Fed. Prov. Lecce.; Adesione federazione Cobas Lecce. INFO: iqbal.masih@??? Tel. 347 6581098