Re: [Hackmeeting] di breve report

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Autore: Jaromil
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] di breve report

re all,

On Mon, 09 Jan 2012, nullpointer wrote:
> del resto si parla quando abbiamo i report! ;)


al pre-hackmeeting ci siamo trovati in parecchie persone, diciamo una
trentina, venute da soprattutto del centro Italia, con una solida
rappresentanza da Roma e dintorni, ma non mancavano neanche le
eccezioni, come quell'afrocubano di Husk per esempio.

per molti dei partecipanti venuti da fuori Abruzzo l'incontro e' stato
preceduto e seguito da una visita nei dintorni dell'Aquila, grazie
anche all'ospitalita' offerta dal piccolo gruppo degli occupanti
dell'Asilo. Solo la nostra delegazione pescarese si e' ritirata gia'
in serata: con gran rammaricho non siamo potuti rimanere oltre
l'assemblea a godere della presenza degli acari, come sempre
accompagnata da quella sensazione di sorellanza ed ammore che
contraddistingue questa comunita'.

- Locali dell'Asilo

Sembrano ben adatti ad ospitare un evento: si tratta di una
costruzione originariamente fatta per un asilo nido, dotata di
svariate aule in ottima condizione, intatta e ben agibile. L'unico
punto negativo e' la scarsita' di bagni e docce, una possibile
soluzione potrebbe essere quella di riadattare i bagni per bambini
(consistenti di vasini piu' piccoli...). Oltre a varie aule su tre
piani, c'e' anche un giardino esterno ed un terrazzo.

C'e' da dire che gli spazi sociali occupati in Abruzzo sono molto
pochi e frequentemente sgomberati, fra gli altri spicca il cinema
occupato a Sulmona, recentemente sgomberato, con cui vale la pena
anche prendere contatti. Per questo la situazione dell'Asilo sembra
particolarmente fortunata, almeno per ora.

Nonostante la comodita' di questi locali (anche a confronto di altri
hkm), dobbiamo comunque tenere in conto il carattere un po' diverso
che almeno originariamente si voleva dare a questo hackmeeting,
senza concentrarci troppo su questo luogo, ma quantomeno valutando
il..

- Raggio d'azione

Alle origini della proposta dell'Aquila c'e' stato il motto "Hack
the town", sigillo dell'immagine ancora poco definita di un
hackmeeting campeggiante ed incentrato sull'autonomia, sul basso
consumo, sulle energie alternative e sul "survivalism". Dall'altro
lato c'e' la pratica consolidata di legare l'hackmeeting ad un
preciso luogo occupato, magari lasciandosi dietro un medialab, delle
conoscenze, dell'infrastruttura.

In questo caso nell'assemblea e' stato sottolineato il fatto che la
maggior parte degli abitanti della citta' dell'Aquila hanno dovuto
traslocare in paesi limitrofi della provincia ed addirittura
regione. Questa situazione, in relazione alla necessita' di maggiore
coinvolgimento degli abitanti locali (non sono in tanti a
frequentare l'Asilo e del resto neanche in tanti a vivere
all'Aquila) ad alcuni fa pensare ad un hackmeeting dislocato in
tempi e luoghi diversi, anche in paesi adiacenti all'Aquila.

Oltre alle valutazioni prettamente geografiche, i contesti culturali
piu' larghi, per noi relativamente interessanti, con i quali
interagire sul territorio sono fondamentalmente tre e tutti legati
alla presenza di studenti nella citta' (che per il resto pare
alquanto deserta):
- accademia d'arte
- uni di informatica
- uni di architettura
All'assemblea pre-hackmeeting erano presenti almeno 2 acari
appartenenti a queste aree, persone anche non nuove all'hkm.

Per queste velleita' di maggiore distribuzione geografica, temporale
e contestuale e' anche tornata l'idea del warm-up, gia' tentato per
altri hackmeeting con piu' o meno successo, inteso come corollario
di eventi che precedano e seguano l'hackmeeting, soprattutto in
forma di seminari nelle scuole. Ben vengano quindi proposte di
seminari "esportabili" con disponibilita' di date oltre al fine
settimana specifico, che se definiti in anticipo possono esser
proposti nelle scuole dai promotori piu' locali. La fattibilita' di
questo warm-up/cool-down ovviamente dipende molto da chi
vorra'/sapra' attivarsi, non c'e' un comitato promotore definito, ma
ci sono interessati con contatti praticabili, e come sempre questa
lista rimane il luogo dove coordinarci se sapremo/vorremo farlo.

Da qui passiamo alla discussione sulle

- Tematiche

Sono stati tanti e interessanti gli interventi sulle problematiche
sollevate dal dopo-terremoto dell'Aquila, tutte legate ad alcune
parole chiave e concetti:

- Raccontare la citta' prima e dopo
- Tracciare nuove geografie e persorci
- Mappare le aree di socialita'

Il tema della cartografia insomma pare essere al centro
dell'attenzione, non tanto per reiterare ancora un'altro spazio di
lamenti nostalgici per quel che e' stato perso, ma per progettare
quello che e' possibile fare in termini di socialita' dal basso ed
autoorganizzata.

Pensiamo quindi a strumenti di geografia partecipativa, interventi
di psicogeografia ed interfacce non solo per gli schermi, ma che si
affaccino sulla strada, dato che e' proprio quello della strada lo
spazio sociale che oggi manca agli Aquilani (e non solo): stiamo
parlando di una citta' sottratta, una non citta' nel quale la parola
"centro" rimane come una definizione a dir poco alienante.

Software liberi ed interessanti che potrebbero costituire
piattaforme per svariati progetti sul luogo:
- Ushahidi (et similia?)
- Open Street Map
- Blender

(segue una mia piccola e lirica divagazione sul "Centro dell'Aquila)

Il "centro" della citta' dell'Aquila e' lacerato dalla cosiddetta
zona rossa, che consiste in una zona nella quale i palazzi sono
ritenuti pericolanti e sui quali non e' stato ancora fatto nessun
intervento di ristrutturazione. Di fatto gli unici interventi di
puntellamento sui palazzi in citta' brillano (letteralmente) come
esempi avanzatissimi di tecnologia, novelle cattedrali di tubi
innocenti che ornano solo pochi palazzi e monumenti storici nei
quali non ha vissuto e non vivra' mai nessuno. Gia' in passato il
"popolo delle cariole" ha organizzato manifestazioni di Aquilani
abitanti di tali palazzi che hanno reclamato il diritto a ristorarli
loro stessi, eppure ancora oggi a guardia di tale zona restano dei
soldati alpini provenienti da altre parti di Italia, anche loro
completamente alienati e che a malapena sanno indicare quali siano
le strade ancora agibili oltre quell'angolo dove sono assegnati come
inutili sentinelle. http://ur1.ca/7e9fj

(fine della divagazione)

- Progetti

Concludo con una piccola lista di progetti desiderabili, cose che
all'Aquila ci starebbero molto bene, idee dalle quali partire:

- Orti urbani
- Radio web/FM
- Wifi e Mesh
- Sant'Agnese

Quest'ultimo progetto prende il nome da una santa locale ben nota
per essere la "protettrice delle malelingue": si tratterebbe di una
sorta di wikileaks locale e tematico che dia la possibilita' alle
tante persone fin'ora coinvolte nelle vicende dell'Aquila di
pubblicare anonimamente dei leaks, che siano documenti o
informazioni meno conosciute, dato che ci pare ci sia ancora molto
da raccontare su come una disgrazia come quella dell'Aquila
rappresenti un'opportunita' da sfruttare per la mafia degli appalti
etc. etc. etc.

- Date

Le date proposte sono state due:

- 29-1 giugno
- 6-8 giugno

ancora da decidere in lista, in tempi brevi, mi pare la maggioranza
di chi si e' espresso fin'ora propenda per il 29-1

- Sito web

Non se n'e' parlato per nulla.

Ci sono volontari per farlo quest'anno ?????

Stessa cosa per il logo, si dia il via alle danze...

- Giornalisti

E' stato fatto notare quanto buona sia stata la gestione dei
giornalisti a Firenze. Ora evitiamo interminabili discussioni :^) Mi
pare le pretiche buone siano, oltre la c artella e breve conferenza
stampa, che i giornalisti non entrano con camere fotografiche e
possono prendere appuntamenti per interviste all'entrata. Quelli che
insistono per entrare e ci sono particolarmente simpatici possono
farlo sempre se accompagnati da qualcuno che si assicuri chiedano ed
avvisino tutti prima di scattare qualsiasi foto.
Ok l'ho scritto, ora uccidetemi... :^)

- Pre-indicazioni logistiche

Mi pare che finche' ci immaginiamo un hackmeeting con seminari in
aule in un posto l'Asilo sia perfetto, se gli acari vengono in massa
e possono spostarsi autonomamente c'e' anche un luogo un po' esterno
al meeting che offre maggiori spazi per campeggio. Ci sono anche
ostelli e alberghi vicini ed attivi all'Aquila e ci saranno
indicazioni sul sito web a tempo debito.

C'e' presenza di adorabili branchi di cani randagi in zona: quelli
abruzzesi sono sempre particolarmente buoni (davvero!!!), ma pur
sempre attenti a marcare il proprio territorio in competizione con
altri cani venuti da fuori. Pertanto, forse esagerando, ma
sconsiglio di portarvi dietro cani.




ciao



--
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