[inquieto] sempre x l'incontro di fine gennaio

 






Da una chiacchierata telefonica ancora con Max, viene fuori
il bisogno di chiarire un paio di cose.

L’urgenza che mi spinge  nell’ iniziativa di creare quella che in un primo momento si
presenta come una rete di relazioni e che, spero si trasformi poi in qualcos’
altro di più stabile e definito anche geograficamente, é dovuta al fatto che
vedo intorno a noi una veloce evoluzione di lotte sociali, ad opera di
centinaia di migliaia di persone che soffrono della condizione di assoluta
subordinazione nei confronti di quei pochi privilegiati , politici o
imprenditori che siano.

Da Israele agli Stati Uniti, paesi per altri versi
privilegiati, all’Egitto, Siria, Tunisia, dove con orrore si vede rimettersi in
moto il solito giochetto per cui “cambiano i musicanti ma resta la stessa
musica”, e perciò mi sembra particolarmente importante riuscire a dare
indicazioni che possano spianare la strada dai soliti giri viziosi propri di
ogni gestore di Potere.

Ora non mi voglio illudere che con le nostre misere forze si
possa essere influenti, e probabilmente non saremo neanche visibili, ma almeno
riuscire ad avere le idee chiare tra noi

 diventa  ancor più importante, dato che noto un
pericoloso vuoto di volontà e determinazione proprio fra quelle persone che
invece, attivi in alcune situazioni, si muovono tornando ad

assumere il ruolo di essere “ più realisti del Re!”

Vorrei avere la possibilità di parlare senza dover per l’
ennesima volta ripartire dalle aste

 

Vorremmo proporre anche di riunirci in masseria da noi,  perché fa freddo e magari al chiuso ci
si può concentrare meglio! Abbiamo parecchio spazio e siamo raggiungibili in
treno.