Dal Paese Basco: basta con la repressione in Italia

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Auteur: EHLINFO
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Sujet: Dal Paese Basco: basta con la repressione in Italia
Inviamo di seguito la traduzione del comunicato dell'Organizzazione Internazionalista basca Askapena su diversi recenti avvenimenti repressivi in Italia.

BASTA CON LA REPRESSIONE IN ITALIA !



Sabato 26 novembre a Cuneo sono stati decisi gli arresti domiciliari per Guido Martinelli, accusato di partecipare negli scontri successi durante l'innaugurazione a Cuneo della sede del gruppo fascista Casa Pound. Lo stesso giorno è stato arrestato Arturo Fazio per scontare parte di una pena imposta per gli incidenti avvenuti al funerale di Edoardo Massari "Baleno", nel 1998. Entrambi sono conosciuti militanti libertari e antirepressivi. L'uno e l'altro hanno conosciuto più di una volta tanto l'incarcerazione come gli arresti domiciliari, come vittime di una dinamica repressiva consueta nello stato italiano, che periodicamente ferma, arresta o multa con accuse fittizie e infondate i militanti e movimenti più attivi, con l'obiettivo di bloccarli nella loro azione quotidiana e affogarli nella lotta antirepressiva. Una pratica che, anche se in numerose occasioni termina con i e le compagne in libertà, però immobilizza per un periodo i militanti colpiti e i collettivi a cui appartengono.

Un buon esempio di tutto ciò sono le detenzioni a Firenze, Milano e Bologna nel corso di quest'anno, o la recente scarcerazione del militante indipendentista comunista sardo Bruno Bellomonte, dopo due anni di sequesto nelle carceri italiane, allontanato dalla sua terra, sotto false accuse di appartenenza alle Nuove Brigate Rosse.

Un altro modo della repressione per bloccare il movimento antagonista è costituito dalle multe e denuncie come quelle che nei giorni scorsi hanno ricevuto i e le compagne milanesi che per mesi hanno protagonizzato le lotte davanti ai supermercati Bennet di Origgio nel 2008, ponendo allo scoperto lo sfruttamento che si nascondeva dietro a supposte cooperative.

Però la borghesia italiana non ricorre solo allo stato e alle sue risorse legali per reprimere i movimenti indipendentisti e antagonisti. Fà anche uso della represione fisica, per mezzo di scagnozzi che attaccano operai in sciopero o manifestanti, così come è successo a Milano nei giorni scorsi nei supermercati Esselunga di Pioltello.



Davanti a tutto questo, Askapena solidarizza con tutti i movimenti e militanti che a causa della loro lotta e del loro impegno sono vittima degli attacchi dello stato borghese italiano.

Per tutti e tutte loro un forte abbraccio solidale



Euskal Herria, 3 dicembre 2011



Organizzazione Internazionalista Askapena