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Alleanza militare aerea tra Italia e Israele
diAntonio Mazzeo
20/12/2011
Giochi di guerra nel deserto del Negev per i cacciabombardieri
dell’aeronautica militare italiana. Lo scorso 16 dicembre si è
conclusa l’esercitazione "Desert Dusk 2011" a cui hanno partecipato
venticinque velivoli da guerra delle forze aeree italiane ed
israeliane. Due settimane di duelli, inseguimenti e lanci di missili e
bombe, protagonisti gli "Eurofighter" e i "Tornado" dell’Ami e gli
F-15 ed F-16 israeliani schierati per l’occasione nello scalo
meridionale di Uvda, utilizzato dai charter che trasportano i turisti
diretti a Eilat (mar Rosso). L’esercitazione rientra nel programma di
collaborazione e coordinamento tra le due aeronautiche finalizzato ad
affinare le procedure e le tecniche di azione in missioni di controllo
delle crisi (Crisis Response Operations). In Israele sono stati
impegnati 150 militari italiani, mentre i cacciabombardieri dell’Ami
hanno svolto più di un centinaio di missioni di volo. Alle operazioni
hanno pure partecipato alcuni velivoli KC-767A del 14° Stormo di
Pratica di Mare (Roma) e C130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa.
A fine ottobre erano stati i cacciabombardieri israeliani a sorvolare
i grandi poligoni della Sardegna nell’ambito dell’esercitazione "Vega
2011", a cui hanno partecipato pure le aeronautiche militari di
Italia, Germania e Olanda. Per l’occasione, due squadroni con F-15 ed
F-16 ed un velivolo radar di nuova produzione "Eitam" erano stati
trasferiti dalle basi aeree di Nevatim e Tel Nof allo scalo di
Decimomannu (Cagliari), centro di comando e coordinamento dell’intero
ciclo addestrativo. "Gli obiettivi delle attività di Vega 2011 sono
stati il rafforzamento dell’interoperabilità dei reparti impegnati, il
miglioramento della capacità di cooperazione e lo svolgimento di
attività tattiche grazie ad operazioni in aree di media scala in un
ambiente ad alta minaccia", hanno riferito le autorità italiane.
L’esercitazione in Sardegna è stata seguita con particolare interesse
dalla stampa di Tel Aviv: le spericolate missioni di volo sarebbero
state finalizzate infatti a simulare un attacco agli impianti nucleari
iraniani. Secondo quanto pubblicato dal sito JewPI.com, "Vega 2011"
avrebbe comportato una condanna a sette giorni di carcere e un anno di
sospensione dal volo per un pilota del 106° squadrone della IAF
(Israeli Air Force) reo di aver compiuto senza autorizzazione
un’evoluzione pericolosissima a bassa quota (una rotazione del
velivolo di 360°).
Oltre alle recentissime esercitazioni, nel corso di quest’anno si sono
registrati importanti incontri tra i massimi responsabili delle forze
aeree d’Italia ed Israele. Il 7 e l’8 febbraio, il sottocapo di Stato
maggiore della IAF, generale Nimrod Sheffer, ha incontrato a Roma
l’omologo italiano, generale Maurizio Lodovisi, per "approfondire i
processi di trasformazione in atto nelle due aeronautiche, le
esperienze maturate nei rispettivi teatri di operazione e le future
attività addestrative". Il successivo 14 giugno, è stato il comandante
delle forze israeliane, generale Ido Nehushtan, a giungere in Italia
in missione ufficiale. Dopo aver incontrato il capo di Stato maggiore
dell’Aeronautica, generale Giuseppe Bernardis, Nehushtan ha raggiunto
gli aeroporti di Pratica di Mare, Lecce e Grosseto per una "visita" ai
reparti militari ospitati.
Secondo quanto riportato dal sito specializzato Dedalo News, i
colloqui al vertice "hanno riguardato i principali programmi di
cooperazione tra i due paesi, con particolare riferimento all’uso
degli UAV (velivoli a pilotaggio remoto), alla gestione logistica
integrata del velivolo Joint Strike Fighter (JSF), di futura
introduzione, e al velivolo d’addestramento M-346, nei confronti del
quale l’aeronautica israeliana ha manifestato un certo interesse in
previsione della sostituzione degli A-4 Skyhawk attualmente in linea".
L’interesse all’acquisto dei nuovi mezzi prodotti da Alenia Aermacchi
è stato confermato dai principali quotidiani di Tel Aviv. Haaretz, in
particolare, ha riferito che l’impresa del gruppo Finmeccanica avrebbe
già firmato un accordo preliminare, a cui dovrebbe seguire presto la
fornitura all’Italia di velivoli senza pilota e aerei radar di
produzione israeliana.
http://www.resistenze.org/sito/os/dg/osdgbn21-010219.htm