著者: Antonella Mangia 日付: To: coordinamento-antirazzista-pugliese@googlegroups.com CC: Pugliarossagroups, gsf puglia, lecce social forum 題目: [Lecce-sf] Sabato 17 ore 16 Manifestazione contro il razzismo Lecce
Porta Rudiae
----- Messaggio inoltrato -----
Da: Rete Antirazzista Salento <stampa.cgillecce@???>
A:
Cc: segreteria@???; reteantirazzistasalento@???; antonellamangia@???; zeispaziosociale@???; sudsudlecce@???
Inviato: Venerdì 16 Dicembre 2011 15:42
Oggetto: Sabato 17 ore 16 Manifestazione contro il razzismo Lecce Porta Rudiae
Di seguito e in allegato il comunicato stampa sulla manifestazione contro il razzismo e per i diritti che si terrà a Lecce domani 17 dicembre alle ore 16, in contemporanea con la manifestaziona nazionale di Firenze.
Vi invitiamo a partecipare e vi invitiamo a darne diffusione attraverso i vostri mezzi di informazione.
Grazie
--
Rete Antirazzista Salento
reteantirazzistasalento@???
329.6931041
Comunicato stampa
SIAMO TUTTI LO STESSO PAESE
Sabato 17 alle ore 16, corteo e sit-in a Lecce
delle comunità migranti e dei cittadini contro il razzismo e per i
diritti
in contemporanea con la manifestazione nazionale di Firenze
Partenza da Porta Rudiae, arrivo p.ta De Pace
In concomitanza con la manifestazione nazionale che si terrà a Firenze,
anche a Lecce, sabato 17 dicembre,
alle ore 16, si terrà una
manifestazione con corteo e sit-in per
testimoniare solidarietà e vicinanza alle famiglie dei fratelli senegalesi
brutalmente uccisi a Firenze e alle famiglie del campo rom di Torino incendiato
il 10 dicembre scorso. Il corteo partirà da Porta Rudiae e si fermerà con un
sit-in in piazzetta De Pace (di fronte al negozio Zara). La Rete Antirazzista Salento invita tutte
le cittadine e i cittadini a camminare al fianco delle comunità migranti di
Lecce che hanno voluto questa manifestazione.
Qui di
seguito il testo condiviso della Rete con le motivazioni della manifestazione.
Vi invitiamo a partecipare e vi chiediamo di
aiutarci a diffonderle.
Grazie
ReteAntirazzistaSalento
SIAMO TUTTI LO STESSO PAESE
Solidarietà alle famiglie dei fratelli senegalesi uccisi a Firenze
e alle famiglie del campo rom di Torino incendiato il 10 dicembre
scorso
Il 13 dicembre un militante di
un’organizzazione neofascista, Casa Pound, ha sparato e ucciso Samb Modou e
Diop Mor e ferito gravemente Moustapha Dieng.
Quello che è accaduto a Firenze è
inaccettabile per ogni coscienza e mostra le conseguenze di anni di propaganda
razzista, fomentata dalle forze politiche e di governo di destra che hanno
anche aiutato e finanziato organizzazioni dichiaratamente neofasciste.
La strage di Firenze segue il pogrom
di Torino nel giro di pochi giorni. Sono fatti che non possono passare come
episodi isolati e scollegati tra loro perché sono la drammatica conseguenza di
una sottocultura razzista che è presente nella società italiana.
La violenza razzista che oggi investe
l’Itala non è nata dal nulla. C’è un filo che tiene insieme le leggi repressive
con le quali i governi, in Italia e in Europa, si approcciano al fenomeno
migratorio e i comportamenti xenofobi di una parte della società civile
italiana ed europea.
Serve una condanna unanime e l’impegno
di tutti per segnare un’inversione di tendenza rispetto al clima di odio e
violenza razzista che si sta vivendo.
È necessario che l’Italia progressista
e democratica faccia sentire la sua voce, la sua vicinanza a chi viene da
lontano per guadagnarsi da vivere.
Siamo al fianco dei cittadini migranti
per fermare le forme di razzismo istituzionale e la violenza dei settori più
reazionari della società civile.
E la nostra lotta deve partire innanzi
tutto dall’affermazione della dignità e dei diritti dei migranti, a partire da
quello alla cittadinanza, al voto amministrativo, e ai diritti sociali e del
lavoro.
Auspichiamo la ripresa di una grande
mobilitazione della società civile che ponga al centro delle proprie
rivendicazioni la costruzione di una società libera da ogni odio e discriminazione
dove si affermi la convivenza pacifica e l'armonia tra le persone, vogliamo
vivere in una società dove le culture delle differenti popolazioni si possano
incontrare, convivere e “meticciarsi”.
Il diritto alla migrazione e alla
libera circolazione è un diritto che non può costare la vita e la dignità: va
difeso nei posti di lavoro, nelle scuole, nelle strade, ma soprattutto nelle
nostre teste.