[Intergas] R: Re: Fw: Non possiamo non esserci!

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Kopio: INTERGAS MAILING LIST
Aihe: [Intergas] R: Re: Fw: Non possiamo non esserci!

Giustamente sollecitata da Franco,
faccio peresente che l'adesione da me manifestata si riferiva al gas lambrate
ciao
eugenia
----Messaggio originale----
Da: ileana.faidutti@???
Data: 16/12/2011 18.47
A: "mainieri"<mainieri@???>
Cc: "INTERGAS MAILING LIST"<intergas@???>
Ogg: Re: [Intergas] Fw: Non possiamo non esserci!

non possiamo non esserci!

http://www.gasmilano.org/




Il 16/12/2011 12.30, mainieri ha scritto:

per la lista intergas,
per il coordinamento intergas
per il gruppo sito e comunicazione
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Tempo e risorse sono sempre molto pochi ma ritenete che possiamo "esserci" almeno evidenziando il presente appello sulla prima pagina del nostro sito intergas milano?!
grazie /ciao - giovanni mainieri gas terraelibertà
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----- Original Message -----
From: GIANNI
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Friday, December 16, 2011 9:48 AM
Subject: Fw: Non possiamo non esserci!


Care/i,
come sapete tre giorni fa un razzista, un fascista, ha ucciso a sangue freddo due ragazzi senegalesi: Samb Modou e Diop Mor. Altri sono rimasti gravemente feriti.

La comunità senegalese ha indetto un corteo sabato alle 15 a Firenze, con un bellissimo appello che vi incollo qui sotto.
Pape Diaw, leader storico della comunità senegalese a Firenze, ha sottolineato ieri "vogliamo una bella marcia pacifica e silenziosa, per il rispetto dei nostri morti"

A Milano, dopo il presidio di mercoledì molto partecipato e animato, come in altre città italiane, ci saranno analoghe manifestazioni anche in corrispondenza delle “Giornata d’Azione Globale contro il razzismo per i diritti dei migranti, rifugiati e sfollati”

Non possiamo non esserci!

Sabato 17 alle ore 14,30
MANIFESTAZIONE
P.le Loreto angolo via Padova

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Appello

"I nostri fratelli Mor Diop e Samb Modou sono stati assassinati dalla violenza razzista; vittime dell’odio xenofobo, lucido e determinato. Vittime della manifestazione estrema di un razzismo che diventa quotidiano e umilia sistematicamente la nostra dignità.

La strage del 13/12 a Firenze necessita di una risposta ampia e plurale, che esprima lo sdegno per i barbari assassinii e la ferma volontà di operare concretamente perché simili fatti non si ripetano.

E' però necessario che non ci si limiti all'abbraccio solidale verso la comunità colpita ed allo sdegno di un giorno. Occorre andare più a fondo e individuare tutte e tutti insieme come si è costruito nel tempo il clima che rende possibile l'esplodere della violenza razzista (il 13 a Firenze, due giorni prima a Torino con il pogrom contro i Rom, per limitarci ai due ultimi gravissimi episodi), in che modo siano stati dati spazi, per disattenzione e/o per complicità, ai rigurgiti nazi-fascisti tipo Casa Pound, quale ruolo abbiano avuto in questa escalation non solo i veleni sparsi dalle forze "imprenditrici" del razzismo, ma anche gli atti istituzionali, che, a livello nazionale e locale, hanno creato, in nome dell'ordine e della sicurezza, discriminazioni e ingiustizie.

Urgono esami di coscienza da parte di politici, amministratori, operatori dei media, esponenti della cultura rimasti troppo a lungo in silenzio.

Per cambiare strada:
·         intervenendo sul piano culturale e della formazione del senso comune, 
·         avendo come punto di riferimento costante il riconoscimento dei diritti sociali, civili e politici dei migranti, dei richiedenti asilo, dei profughi, a cominciare dal riconoscimento della cittadinanza a chi nasce sul suolo italiano e dal diritto di voto alle elezioni amministrative (sulle relative proposte di legge d'iniziativa popolare si stanno raccogliendo attualmente le firme),
·         dando piena applicazione al dettato costituzionale con la chiusura immediata dei luoghi e dei siti come Casa Pound, dove si semina l'odio e si incita alla violenza.
E' tempo di prendere atto che si sta correndo verso il baratro.
Bisogna che tutte le energie positive, che credono nella costruzione di una città e di un Paese della convivenza e della solidarietà, si mobilitino unite per fare barriera contro l'inciviltà, il razzismo, l'intolleranza.


Nel 1990 Firenze fu teatro di spedizioni punitive contro gli immigrati. Vi fu una reazione popolare, che dette luogo ad una grande manifestazione di carattere nazionale.

Ebbene, facciamo un appello rivolto a tutte le persone di buona volontà, nella società e nelle istituzioni, perchè anche questa volta si dia vita, sabato 17/12, ad una manifestazione, ampia, partecipata, pacifica, non violenta, veramente di popolo, dalle dimensioni non solo cittadine.

Una manifestazione che segni una svolta e l'inizio di un cammino nuovo, onorando le persone uccise e ferite in quella tragica giornata e collegandoci alla giornata internazionale contro il razzismo che si celebra il giorno dopo."

Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana

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PS:
In allegato il comunicato:
FERMA LA BANCA CHE DISTRUGGE IL TERRITORIO
CAMPAGNA DI PRESSIONE SU INTESA SANPAOLO

www.dimensionidiverse.it


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