IN CONCOMITANZA CON LA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CHE SI TERRA' A FIRENZE IN SOLIDARIETA' CON LA
COMUNITA' SENEGALESE DURAMENTE COLPITA DALLA VIOLENZA RAZZISTA, ANCHE A
LECCE SI TERRA' UNA MANIFESTAZIONE CON CORTEO E SIT-IN.
E' IMPORTANTE IN QUESTO MOMENTO TESTIMONIARE CON LA PROPRIA PRESENZA LA CONDANNA DEL CLIMA DI ODIO RAZZIALE CHE SI E' INSTAURATO INEL NOSTRO PAESE.
L'APPUNTAMENTO PER TUTTE/TUTTI E' SABATO ALLE ORE 16 A PORTA RUDIAE.
* * sabato
* Ora
16.00 fino a 19.00
*
Lecce, Porta rudiae
*
Sabato 17 dicembre ore 16,00 a Lecce, partirà da Porta Rudiae la
manifestazione per testimoniare solidarietà e vicinanza alle famiglie
dei fratelli senegalesi brutalmente uccisi a Firenze e alle famiglie del campo rom di Torino incendiato il 10 dicembre scorso.
* Contro il razzismo istituzionale e la violenza razzista
* Per il diritti dei cittadini migranti
Il 13 dicembre un militante di Casa Pound (organizzazione neofascista)
ha sparato e ucciso Samb Modou e Diop Mor e ferito gravemente Moustapha
Dieng.
Quello accaduto a Firenze è un episodio che deve interrogare
le coscienze di tutti i cittadini, che mostra le conseguenze degli anni
di propaganda razzista fomentata dalle forze politiche di destra e
dalle organizzazioni dichiaratamente neofasciste.
La strage di
Firenze segue il pogrom di Torino di soli 4 giorni fa. Ciò che sta
avvenendo in questi giorni nelle diverse parti d’Italia non possono
essere considerati singoli episodi scollegati tra loro ma sono la
drammatica conseguenza del razzismo strisciante presente nella società
italiana.
La violenza razzista che oggi investe l’Itala non è nata
dal nulla. C’è un filo rosso che tiene insieme le leggi repressive con
le quali in Italia e in Europa i diversi Governi si approcciano al
fenomeno migratorio e gli atteggiamenti xenofobi rilevabili in una parte
della società civile Italiana ed Europea. Un insieme di scelte
politiche che hanno inferto profonde ferite alla civile convivenza del
Paese.
Serve una condanna unanime e il lavoro di tutti per segnare
una inversione di tendenza rispetto al clima di odio e violenza razzista
che si sta vivendo. È necessario che l’Italia progressista e
democratica faccia sentire la sua voce, la sua vicinanza a chi viene da
lontano per guadagnarsi da vivere.
Siamo al fianco dei cittadini
migranti per fermare le forme di razzismo istituzionale e la violenza
dei settori più reazionari della società civile.
Auspichiamo la
ripresa di una grande mobilitazione della società civile che ponga al
centro delle proprie rivendicazioni la costruzione di una società libera
da ogni odio e discriminazione dove si affermi la convivenza pacifica e
l'armonia tra le persone, vogliamo vivere in una società dove le
culture delle differenti popolazioni si possano incontrare, convivere e
“meticciarsi”.