Autor: Francesca Federici Data: Para: intergas@inventati.org Assunto: [Intergas] Concluso il progetto "vino ROM": motivazioni e sintesi
Ciao a tutte/i
sono Francesca Federici del GAS Feltre (GAS
sottoscrittore della Carta) e mi occupo (insieme ad altre persone) del progetto
del Vino ROM, uno dei progetti promossi da InterGAS negli ultimi due anni.
Vi scrivo per spiegare a tutte/i i motivi per i
quali il progetto ora volge al termine e per riassumere quanto fatto.
Dal momento che il progetto è noto a molti (e i
contenuti sono sempre stati pubblicati sulla homepage di InterGAS), inizio
spiegando le motivazioni che hanno spinto il gruppo che più da vicino si è
occupato della gestione del progetto a decidere di portarlo al termine.
- è un progetto nato come denuncia di una
situazione di grave lesione dei diritti di alcune persone di etnia ROM: con il
progetto del vino volevamo rendere evidenti queste discriminazioni e non
avevamo l'ambizione di risolvere interamente i problemi di integrazione delle
famiglie a cui il progetto è stato rivolto; la denuncia era rivolta contro l'ex
amministrazione Moratti (tra l'altro alcune/i di noi, tra cui io, hanno
denunciato formalmente l'ex Sindaco e l'ex Vicesindaco con un esposto
presentato al Tribunale di Milano tempo fa): ora che l'amministrazione è
cambiata ci auguriamo che cambi anche l'atteggiamente verso le persone di etnia
ROM e che cessino le discriminazioni (purtroppo, per quanto ne so e per quanto
si legge anche da Amnesty, gli sgomberi continuano, anche sul territorio del
Comune di Milano -le famiglie che seguiamo noi non si trovano solo all'interno
del Comune di Milano ma anche nell'Interland milanese, per esempio nel Comune
di Segrate; dai racconti di chi presenzia agli sgomberi per garantire
assistenza e visibilità -io non presenzio più- le modalità ora sono diverse,
meno aggressive, ma comunque si tratta sempre di sgomberi, per lo più in
assenza di alternative).
- è un progetto che è nato all'interno di
InterGAS (esattamente durante la riunione del 15 febbraio 2010) e che poi è
stato seguito da vicino da un gruppo di persone molto eterogenee (molte delle
quali esterne al mondo dei GAS), gruppo nato perchè spinto dall'indignazione
per quello che stava accadendo durante l'inverno 2009/2010 (ricordate gli
sgomberi giornalieri?). L'eterogeneità di questo gruppo per molto tempo è stata
un punto di forza, poi le differenze hanno cominciato a pesare più degli
elementi di unione e il gruppo non è più stato un gruppo ma una serie di
persone che agivano spesso senza condividere scelte, motivazioni e azioni.
- il progetto è sempre stato gestito da noi: non
siamo mai riuscite/i a passarlo nella mani delle famiglie rom a cui era
rivolto. Non sarebbe stata una cosa semplice, ma credo sinceramente che non ci
abbiamo neppure provato. Ci sono delle buone giustificazioni (nessuna/o di noi
è un mediatore culturale e ci siamo tutte/i un po' improvvisati in questo
ruolo) ma ci sono anche delle forti carenze (non abbiamo mai fatto un percorso
condiviso con le famiglie rom per esempio per decidere in maniera trasparente
quali fossero i criteri sulla base dei quali assegnare una borsa ad una
famiglia piuttosto che ad un altra, abbiamo sempre deciso noi di volta in volta
più secondo il buon senso -nostro- che sulla base di criteri oggettivi). In
generale credo che ci sia mancato il tempo ma anche un po' di volontà.
Detto questo, è stato un bel progetto, con
risultati importanti. Con le famiglie che abbiamo sostenuto abbiamo fatto un
buon percorso di accompagnamento verso l'automonia e ora 6 di queste famiglie
sono riuscite a lasciare il campo per vivere o in comunità o in alloggi di
assegnazione temporanea. In allegato trovate la sintesi del progetto (sarebbe
importante leggerla perchè è scritta a nome di InterGAS... e ringrazio
Elisa e tutto il gruppo comunicazione per averci aiutato a scriverla) che
dovrebbe anche essere il documento che accompagna il comunicato stampa (che
sarà molto più breve ovviamente e al quale sta lavorando sempre il gruppo
comunicazione di InterGAS).
Se come InterGAS volessimo continuare ad
occuparci del tema ROM (come ho scritto è cambiata l'amministrazione milanese,
ma molte cose devono ancora cambiare) le strade da percorrere possono essere
molte (una potrebbe essere quella del dialogo e della collaborazione con
l'attuale amministrazione, esattamente come stiamo facendo con altri temi); ma
questo sarebbe un altro progetto e dunque eventualmente andrebbe discusso
partendo da zero. Non sono sicura che questo sia il momento migliore per farlo,
dato che ci sono diversi temi "caldi" più vicini a ciò di cui
InterGAS per vocazione si occupa (temi ben sintetizzati nella Carta).
Da ultimo, in allegato trovate anche un conto
economico sintetico del progetto: Fuorimercato (un'organizzazione che esiste
dal 2007) è stata convertita ad associazione per gestire la raccolta fondi (la
Presidente è Sabina Calogero - GAS Dergano- la persona che ha messo a
disposizione il vino). Nel conto economico, la voce relativa a Fuorimercato
sono i 4€ di costo del vino a bottiglia moltiplicati per il totale delle
bottiglie vendute. Di questi soldi, Fuorimercato ne ha dati 5000€ a MAG Roma
(fortemente impegnata in progetti di autonomia sulla comunità ROM romana) e il
resto è sul conto di Banca Etica di Fuorimercato, disponibile per progetti
futuri. Sul conto economico è evidenziato che "avanzano" 448€, che
stiamo decidendo come gestire (se prolungare una delle due borse attive, se
destinarli alle famiglie rom della scuola Feltre che hanno bisogno degli
abbonamenti ATM per raggiungere la scuola- in questo caso sarebbero delle
piccole borse di studio- o se unirli ad altri fondi -per esempio quelli messi a
disposizione dell'Associazione Genitori della scuola Feltre- per avviare
un'altra borsa di studio, magari semestrale)
A chi è arrivato fino qui...grazie per
l'attenzione!
Io sono ovviamente a disposizione per qualsiasi
domanda o chiarimento
A presto
Francesca Federici (GAS Feltre)