[NuovoLab] GAGLIARDI: “Sento odore di partito del cemento”

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Autore: Antonio Bruno
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Oggetto: [NuovoLab] GAGLIARDI: “Sento odore di partito del cemento”
Il consigliere comunale dell’Idv commenta le considerazioni del fronte anti-Puc
GAGLIARDI: “Sento odore di partito del cemento”
“L’amministrazione ha pieno titolo per decidere. Il Piano si può migliorare ma è uno strumento contro altre cementificazioni selvagge”
“Io sento odore di partito del cemento organizzato”. Non si può dire che parli in codice Alberto Gagliardi, consigliere comunale dell’Italia dei Valori, e quindi componente della maggioranza che sostiene la giunta Vincenzi, mentre commenta a caldo la presa di posizione che, contro il nuovo Piano urbanistico comunale, vede schierati il candidato sindaco indipendente Enrico Musso, ex pidiellino, accanto ai rappresentanti dei costruttori e degli ordini professionali degli addetti ai lavori: tutti uniti nel chiedere alla sindaco Marta Vincenzi e alla sua giunta di lasciare che sia la prossima amministrazione comunale ad occuparsi del nuovo Piano urbanistico di Genova.
“come tutti i Piani urbanistici, anche questo, così come quelli elaborati da amministrazioni precedenti, è certamente perfettibile – commenta Gagliardi – ma, se pure con le sue imperfezioni, che comunque sarà possibile migliorare ancore, io credo che possa essere uno strumento per arginare il rischio di riproporre le cementificazioni selvagge che ci sono state nel passato. Io penso quindi che il Puc debba essere votato dal consiglio comunale nei prossimi giorni e che non debba esserci alcun rinvio”. Ma non abbandona il tono polemico: “Il partito del cemento, comunque – osserva Gagliardi – non deve preoccuparsi, perchè Genova è stata costruita in variante ai piani regolatori e urbanistici che si sono succeduti nel tempo e, purtroppo, oltre a costruire troppo qui si è costruito anche male. Adesso, soprattutto dopo l’ultima alluvione, credo che la logica debba cambiare completamente, così come l’attenzione per il territorio”. Per questo Gagliardi, che più volte in consiglio comunale ha tuonato contro alcune operazioni urbanistiche della giunta Pericu, vede nella richiesta di rinvio di adozione del Puc avanzata dal fronte che si è coalizzato a fianco di Musso, il rischio di un “ritorno al passato” o, comunque, la volontà di non imboccare una strada diversa che, secondo il consigliere, il nuovo Puc consentirebbe, invece, di imboccare. “Quando parlo di partito del cemento, lo dico perché l’ho visto anche durante alcune audizioni in commissione consiliare” racconta Gagliardi. Quando all’obiezione rispetto al fatto che un’amministrazione a fine mandato non debba vincolare quella successiva adottando un nuovo Piano poco prima della fine del suo mandato: “ L’amministrazione ha pieno titolo per decidere quello che decide – ribatte il consigliere – e di fronte alla tragedia del 4 novembre credo che tutti dovremmo essere d’accordo su un altolà al cemento”.
Da un fronte politico diverso, la richiesta di rinvio del voto sul Puc non convince neanche il capogruppo di Se-Rc a Tursi, Antonio Bruno, che è all’opposizione e che pure ha espresso un giudizio critico sul nuovo Piano, per cercare di modificare il quale- in senso più ambientalista- presenterà una serie di emendamenti. “ Io spero che il Puc possa essere ancora migliorato durante la discussione in consiglio comunale -commenta Bruno – Se sarà così non credo proprio che potrò votare a favore ma certamente non mi associo alla richiesta di rinvio, tanto più se viene da chi, fra l’altro, contesta per esempio il limite all’espansione della città posto dalla linea verde. Non vorrei che si chiedesse di non votare questo Piano con la speranza che chi verrà dopo possa presentarne uno nuovo ancora meno vincolante di questo nella difesa del territorio”.