LUCIO MAGRI: un'infinita tristezza. Una grande fortuna, nella vita, averlo incontrato, lui e compagni di quella levatura intellettuale, che ci hanno aiutato a riscoprire il comunismo, a prenderci in carico "il mondo grande e terribile". Per me un decennio di avventura politica, 1969-'79, intensa, totalizzante, tanto formativa (della mia maturità) ed entusiasmante quanto, a tratti, travagliata. La sensazione di percorrere sentieri inesplorati, al limite delle nostre possibilità. L'ultima volta che ebbi modo di parlargli, nel 2000, credo, mi disse, con una venatura di malinconia: "noi vecchi abbiamo già dato". Oggi posso leggere in quelle parole, quasi una premonizione, l'amara constatazione di una sconfitta, anche personale.
giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gcasarino