Come sapete Sandro Marcucci pilotava il 2 febbraio 1992 un Piper Pa 18.
Il PIPER PA 18 SUPER CUB è nello specifico un tipo di
aeromobile progettato proprio per il pattugliamento, leggero, molto manovrabile,
con una visibilità in volo di 360°. Decolla e atterra in spazi ridottissimi
quindi non solo da aeroporti ma anche da aviosuperfici o all’occorrenza da campi
semi preparati. Nel volo lento e nelle operazioni su incendi ha caratteristiche
imbattibili. Una volta che il pilota ha deciso il tipo di circuito da effettuare
sul campo delle operazioni, il Super Cub entra nel suo elemento offrendo una
posizione di rilievo al direttore del fuoco, dando l’immagine completa e
ravvicinata di tutto il teatro operativo. I posti a bordo sono in tandem così
da non avere nessun tipo di interferenza visiva tra gli occupanti del velivolo,
il posto anteriore è occupato dal pilota, quello posteriore può essere occupato
dal personale del Corpo Forestale o da altri operatori addetti al servizio. Il
velivolo inoltre e predisposto per l’allestimento con l’ultima generazione di avvisatori acustici con caratteristiche ad uso aeronautico e
comunicazione aria-terra, certificati dalla FAA Federal Aviation
Administration statunitense. Questi risultano molto utili non solo come deterrente di controllo inviando messaggi a tutte quelle persone che stiano
effettuando fuochi in genere un esempio è tipica grigliata del fine settimana, o
fuochi di ripulitura non autorizzati e potenzialmente pericolosi all’interno di
boschi o nelle immediate vicinanze, ma anche come già successo, poter comunicare
con messaggi di aiuto a tutte le persone che potrebbero trovarsi
accerchiate, intrappolate da un evento come un incendio boschivo. Il ricognitore
è un velivolo a disposizione di tutti: Corpo Forestale, Protezione Civile
e volontari, vedette, squadre a terra, elicotteri e mezzi nazionali, fornendo
quel coordinamento che permetterà di elevare al massimo tutto il potenziale a
disposizione
Al Link:
http://blog.libero.it/sandromarcucci/8526048.html
avevamo dimostrato che il Piper Pa 18 in missione di avvistamento incendi pilotato da Marcucci era un aereo di stato ed al contrario di quello che sosteneva l'allora Ministro della Difesa La Russa era competenza del Ministero della Difesa risponderci.
Ci ha risposto in data 4 maggio 2011 il Ministero dei Trasporti che non c'erano secondo esso prove nuove ed evidenti per riaprire il caso Marcucci che ad oggi è archiviato.
Rispondemmo subito che Ansv era chiaro che non poteva riaprire il caso Marcucci perchè l'incidente aereo è stato attribuito dalla vecchia inchiesta al Marcucci e Ansv non può per regolamento entrare in merito a colpe e responsabilità.
Rispondemmo che non capivamo allora quale indagine era stata fatta per rispondere che non si erano manifestate prove nuove ed evidenti per far riaprire il caso, rispondemmo che il caso andava riaperto con le prove vecchie ed evidenti.
Abbiamo appreso che l'allora Ministro della Difesa La Russa non conosceva per nulla bene l'inglese, ci chiediamo se lo conosce il Ministro dei Trasporti e se magari non fosse riuscito a tradurre pagina 100 della Guida supervisione aerea 2007 e poi non è riuscito a tradurre l'edizione della stessa guida 2009 e 2011 che dice la stessa cosa di quella 2007 che gli aerei ad ala fissa come il Piper pilotato dal Marcucci nella specifica missione di avvistamento incendi posso volare sotto quota 500 piedi regole vfr tenuto conto dell'ostacolo più alto a terra, non sia riuscito insomma a trovare nella specifica normativa la prova vecchia ed evidente che il Marcucci la legge non l'ha violata. Il Lorenzini passeggero avvistatore sul piper pilotato dal Marcucci, va ricordato dice che volavano alla stessa quota delle altre volte.
Siccome vogliamo aiutare le Istituzioni forniamo questo documento dell'Aeronautica Militare Italiana al link:
http://www.ik4hdq.net/traff_aer_oper.pdf
in cui si trova scritto a pagina 54 in italiano(non serve traduzione e non c'è nemmeno il dubbio di normativa che non si riferisca all'Italia):
Attività degli aeromobili di stato in servizio specifico per operazioni di
ordine/sicurezza pubblica e protezione civile.
6.1 Attività OAT.
Gli aeromobili di stato, quando svolgono attività operativa per esigenze di pubblica
sicurezza, dogana, e protezione civile, ivi inclusa l’attività di volo di addestramento a tali
operazioni, sono definiti OAT.
6.1.1 Esecuzione dell’OAT.
Questi voli possono essere condotti, indipendentemente dalla classifica attribuita allo
spazio aereo interessato, purché siano rispettati i seguenti parametri/condizioni:
- visibilità minima nella direzione del decollo/atterraggio e di volo, pari a 1,5 km di
giorno o 3 Km di notte, ed in ogni caso, fuori dalle nubi ed in contatto visivo con il
suolo o con l’acqua;
- velocità uguale o inferiore a 140 Kts;
- ad eccezione delle fasi di decollo e di atterraggio, o quando specifiche esigenze
operative lo impongono, mantengano almeno 500 ft al di sopra del più alto ostacolo
entro un raggio di 500 m dall’aeromobile quando in volo su centri abitati, ovvero
almeno 150 ft al di sopra del suolo o dell’acqua quando in volo altrove.
Va detto che Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini volavano in zona disabitata come dice la relazione della Commissione tecnica Italia del Ministero dei Trasporti, ma la cosa più importante è sottolineare la deroga a quei limiti di quota di volo che la normativa prevede, quando specifiche esigenze operative lo impongono. Specifica esigenza operativa è anche l'avvistamento incendi e come fece Lorenzini avvisare tramite megafono le persone di smettere di bruciare.
Laura Picchi