[Forumlucca] Presidio "Rita Atria" Libera Milazzo - Barcello…

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Autore: laura picchi
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To: m.ciancarella, marisa.pareto, elena gaetti, alessio ciacci, roberto sensi, giulio sensi, forumlucca, lista123lm, lucca, lucca, salah chfouka, la gurfata
Nuovi argomenti: [Forumlucca] audizione Mario Ciancarella alla Commissione Stragi 16 novembre 1995: audio radio radicale
Oggetto: [Forumlucca] Presidio "Rita Atria" Libera Milazzo - Barcellona: l'alluvione.... un caso eccezionale?

Presidio "Rita Atria" Libera Milazzo - Barcellona: l'alluvione.... un caso eccezionale? nov  26  Scritto da:  
 26/11/2011 17:20    RSSComunicato Stampa.
Se non ci fosse da piangere verrebbe proprio da ridere: un’allerta meteo per i giorni 25 e 26 novembre costringe i sindaci a chiudere le scuole a Milazzo , Barcellona
 e paesi limitrofi. Il 25  e il 26 novembre sono state due giornate, a  
dir poco, primaverili e, pertanto, i bambini e i ragazzi, in due giorni 
 di sole, sono stati a casa e durante l’alluvione, tre giorni prima,  
hanno rischiato la vita barricati all’interno delle loro scuole.  
Sappiamo tutti a cosa e a chi è servita la Protezione Civile nell’era  
Bertolaso-Anemone; speriamo che la “nuova” Protezione Civile sia più  
efficiente. Purtroppo, però, c’è da piangere. Il Presidio di Libera “Rita Atria” di Milazzo e Barcellona si accomuna al dolore della famiglia Valla per la perdita di Luigi e Giuseppe e alla famiglia Vinci per la perdita del piccolo Luca.
  Vittime innocenti di un piccolo paesino del messinese, Saponara,  
vittime di chi e di cosa? Oggi  tutti a dire che da sempre si sa che il 
 60% del territorio della provincia di Messina è a rischio  
idro-geologico. Ci domandiamo allora cosa ha fatto la politica locale,  
regionale e nazionale, da sempre, per mettere in sicurezza un territorio
  del quale si conosceva tutto? Se un territorio è a rischio e si è a  
conoscenza di ciò, è semplicemente prevedibile  che anche una collina  
alberata e senza costruzioni abusive possa venire giù e portare via con 
 sé cose, case e vite umane. Specialmente quando si sa, e si sa da circa
  20 anni, che le condizioni climatiche alle nostre latitudini sono 
mutate  e i nubifragi non sono più una eccezione ma costituiscono la 
regola. 
 Come si fa a parlare di “eccezionalità” a Milazzo quando, 
da decenni,  ogni volta che piove, l’immediata periferia della città si 
trasforma in  un fiume impetuoso? 
 Come si fa a dire che non si sa 
da dove è arrivata la marea nera   riversatasi sulla costa di levante di
 Milazzo facendo finta di ignorare  che di fronte c’è una raffineria di 
petrolio, una centrale elettrica  alimentata a petrolio e nella rada 
antistante “galleggiano” 4-5  petroliere al giorno?  
 Come si fa a 
parlare di imprevedibilità quando giacciono per anni,  nei  cassetti dei
 comuni, le varianti ai piani regolatori, permettendo così,  
paradossalmente nella legalità, di costruire dovunque e senza regole; e 
 laddove i piani regolatori si redigono, si pensano ad uso e consumo di 
 amici e amici degli amici, per costruire mega parchi commerciali,  o 
per  consentire la costruzione di case e complessi residenziali in 
luoghi  assurdi con la promessa della immancabile sanatoria. Come si può
 parlare  di eccezionalità quando a Barcellona si è continuato a 
costruire in  prossimità del torrente Longano, senza tener conto della 
preoccupante  progressione degli eventi alluvionali. Un torrente 
Longano, per molti  tratti cementificato e  per altri tratti “coperto” 
da strade e quindi da  cemento, cemento, cemento? A chi giova 
cementificare, costruire ponti,  permettere abusi se non ad una classe 
politica che da sempre ha come  obiettivo solo ed esclusivamente la 
propria rielezione? Cosa può  importare ad una classe politica come  
quella di Barcellona (non  diversa, per dire la verità, dalle altre) la 
relazione  tecnica  presentata da un geologo indipendente nel 2010 che 
indicava i rischi e  proponeva soluzioni? (scarica la relazione)
  L’indipendenza non paga; la dipendenza, specialmente quella politica e
  partitica si,  caspita come paga: parcelle salatissime per studi di  
fattibilità su  mega ponti irrealizzabili e aeroporti improbabili. Oggi
 si piangono i  morti, le decine di case perdute per sempre e le 
altrettante attività  produttive cessate definitivamente. E meno male 
che ci sono i volontari…  Chiamatelo come volete ma per noi questo  è un
 disastro di mafia, e le  vittime sono vittime di mafia. E la prossima 
primavera a Barcellona ci  sono le elezioni amministrative… Milazzo lì, 26/11/2011                                  Per il Presidio                                                                           Santo  Laganà(scarica la relazione)