Provo a smuovere un po' le acque: a firenze abbiamo piu' o meno deciso
di fare il prossimo hackmeeting a l'aquila. Io la trovo una scelta
bella, e che ci da' un'occasione per fare piu' reality hacking: perche'
l'hm di firenze e' stato molto bello e divertente, ma e' mancato il
contatto con l'esterno, secondo me.
Data la situazione sociale dell'aquila, credo sia importante presentare
e realizzare progetti che puntino ai modi che la tecnologia ci offre per
rompere l'atomizzazione imposta e dar vita ad organizzazione,
socialita', comunicazione differenti.
Mesi fa all'asilo occupato e' stata tolta la corrente: anche se sono
riusciti a ovviare, mi pare ricco di significato fare delle
installazioni di pannelli fotovoltaici o cose simili, alla faccia di chi
ce vo' male.
In piu', sarebbe carino ribaltare la solita questione di "internet
all'hackmeeting": anche se non mi dispiace rinunciare alla banda per
favorire la socialita' e lo scambio di conoscenze in modo diretto, quest
anno si potrebbe ribaltare la situazione; in breve, creare una piccola
mesh wireless. Non e' parlare solo di internet e di "digital divide" (di
cui a me frega relativamente); e' parlare di un abitare differente, che
all'aquila non viene concesso. Non conosco l'esatta situazione e
regolamentazione dei progetti c.a.s.e. a l'aquila, ma me li immagino
come qualcosa di molto emarginante e atomizzante. Rivendicarsi delle
case in connessione tra loro secondo me ha senso.
Questi sono due spunti rapidi, ma mi piacerebbe iniziare a parlare
dell'hm con un briciolo di anticipo, darsi una progettualita' e magari
anche darci qualche appuntamento primaverile li, per _fare_cose_.
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boyska
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