Caro Farid Adly,
sulla Libia Il Manifesto è, sempre più inspiegabilmente, ripetitivo in maniera ossessiva, sempre acido, mischia (dis)informazione a commenti: riporta dei "si dice", non controlla le fonti, tutto fa brodo. Io, nel mio piccolo ho continuato a polemizzare col mio giornale, che ho contribuito fondare nel lontano 1971. La polemica credo che continui ad avere un risvolto interno alla redazione. Hanno in testa una tesi da portare avanti e sperano che essa trovi conferma nel caso siriano. Credo che qualcuno lì dentro non abbia ancora elaborato il lutto per la sconfitta e la morte di Gheddafi. Invece di intervistarti, come sarebbe giusto, e magari di mandare un inviato sul posto, ti insultano. Hai tutta la mia solidarietà. Ci sarebbero cose da sapere, al di là del complottismo imperialista: come rinasce la società civile (nonostante il dopoguerra e l'anarchia susseguente) e i giornali, se e come si formano i partiti, un'analisi della dichiarazione costituzionale provvisoria, se è stata accettata la proposta cinese di collaborare alla ricostruzione, su come procede lo sminamento (mine di plastica gheddafiane, meno visibili ) ecc. Nulla di tutto questo. Vergogna.
giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gcasarino
