[RSF] FW: [pace] Mondi diversi

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Autore: pilar anita quarzell castel
Data:  
To: forumroma
Oggetto: [RSF] FW: [pace] Mondi diversi


> Date: Tue, 8 Nov 2011 18:13:11 +0100
> From: Bruno.Leopoldo@???
> To: vogliamotutto@???; assemblea@???; stampa@???; imolasocialforum@???; pace@???; rekombinant@???; mlreteuniversitari.bo@???; baz@???; forum@???; pace@???
> Subject: [pace] Mondi diversi
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> Il mondo della pace ci stava portando verso un "nuovo sistema di spiegazioni". L’occasione oggi sembra scemata ma in moltissima gente resta la palpabile sensazione di esser stata capace, come quando attraverso i sentimenti della Resistenza, di aver di vissuto.
> Scrive la sociologa Diane Vaughan: [Nelle situazioni che incontriamo nella vita] costruiamo uno schema di riferimento a partire da un insieme integrato di presupposizioni, aspettative ed esperienze. Percepiamo tutto tramite questo schema. Lo schema conferma se stesso perché, appena possiamo, tendiamo a imporlo sulle nuove esperienze e sugli eventi esteriori, creando avvenimenti e connessioni che si conformano ad esso. Tendiamo a ignorare, fraintendere o negare gli eventi che non si conformano allo schema. Di conseguenza, in genere esso ci conduce a ciò che cerchiamo. Questo schema di riferimento non è facilmente alterabile o smantellabile, perché il modo in cui tendiamo a vedere il mondo è intimamente legato a quello in cui vediamo e definiamo noi stessi in relazione al mondo. Quindi abbiamo un interesse personale a mantenere questa coerenza, perché altrimenti la nostra identità sarebbe a rischio.”
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> Gianrico Carofiglio, nel libro "La manomissione delle parole", dopo aver ricordato il pensiero di Antonio Gramsci, afferma: “Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo.”
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> Se ce ne fosse il bisogno, qui nell'una e nell'altro ci sono anche molti perché dell’avvento di un’epoca gestita da un tizio come Silvio Berlusconi.
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> 7/11/11 - Leopoldo BRUNO      

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