Re: [RSF] [pace] digiuno contro il TAV e tutto ciò che ques…

Delete this message

Reply to this message
Autore: pilar anita quarzell castel
Data:  
To: pace, wolffree, forumroma
Oggetto: Re: [RSF] [pace] digiuno contro il TAV e tutto ciò che questo rappresenta!

bellissimo monologo, lo acquisisco per le mie prossime letture citando il digiunatore solitario gianpiero monaca, grazie, paci, pilar
Date: Tue, 8 Nov 2011 06:41:45 +0100
From: enrico.peyretti@???
To: pace@???; wolffree@???
Subject: Re: [pace] digiuno contro il TAV e tutto ciò che questo rappresenta!








    Grazie, Giampiero! Enrico




    Il 08/11/2011 01:55, Giampiero ha scritto:





           Prima vennero ad assediare una montagna per far
              passare un treno ad Alta velocità 
           ma io non sono Valsusino  ed allora non intervenni


           Poi arrivarono con le ruspe ed il cemento per
              gettare i piloni del ponte sullo stretto di Messina, 
            ma io non sono Siciliano ed allora, che protesto a
              fare. 
           Quando i roghi della spazzatura di Napoli
              appestarono l'aria io ringraziai di abitare lontano al
              nord,  
           ad Asti, qui quelle cose non succedono. 
           Infine arrivarono qui  per assediare le belle
              colline intorno ad Asti, per costruire un tratto
              autostradale: la Tangenziale Sud Ovest 
          che  sventra e distrugge il paesaggio per far
                (forse) risparmiare  6 minuti agli automobilisti più
                frettolosi ma soprattutto far guadagnare alle imprese
                del cemento  56 milioni di euro a chilometro ... 
          decisi di protestare perchè io sono un
                astigiano... ma ero rimasto solo, perchè tutti gli altri
                avevano già perso la loro battaglia.




          Bertold Brecht , spero mi perdonerà  l'ingenua parafrasi
            ma anche grazie al suo pensiero ho scelto di coinvolgermi
            nell'attività di contrasto alle proteste  che partono dalla
            Val Susa e si propongono a tutto il paese come esempio di
            contrasto popolare nonviloento.
          Le tenaglie per aggredire le reti del cantire più inutile
            ed inconsistente e costoso d'Italia , me le hanno
            sequestrate, allora proviamo a strappare in altro modo
            l'arroganza di queste recinzioni.
          Il significato simbolico che darò alla mia esperienza di
            digiuno, che inizierà l' 8 novembre 2011, sarà proprio
            questo.


          Ho fame di ascolto, di rispetto della mia, della nostra
            istanza, voglio dar corpo a questa mia fame che ormai
            travalica le ragioni specifiche dell'opposizione al folle,
            dannoso  e fallimentare progetto dell'alta velocità, ma si
            trasforma in sdegno di fronte alla sistematica reazione di
            ottusa violenza, di sordità istituzionale a qualsiasi
            bisogno espresso dalla popolazione.


          Le genti, i territori, chiedono ascolto, chiedono scelte
            di buon senso ed, aggiungerei persino buon cuore, la
            risposta  è sempre più l'arrogante stupro del trerritorio e
            delle persone, lo vediamo in questi giorni: piove un paio di
            giorni e intere colline si sciolgono, sommergono ragazzine
            che coraggiose vanno a recuperare il fratellino a scuola, ne
            annientano il futuro, ne lacerano le carni.
          che cos'è è questo se non uno stupro collettivo?


          Ho fame, ho fame dunque di risposte , da parte delle
            amministrazioni, e della gente , che si accorgano che non si
            può continuare a soverchiare il diritto delle persone di
            vivere in un ambiente pulito, sicuro, senza sprechi di
            denaro pubblico, a esclusivo vantaggio di affari mafiosi.


          Il TAV diventa quindi anche un simbolo, ognuno in Italia
            , purtroppo ha il suo piccolo TAV, qui ad Asti si chiama
            Tangenziale Sud Ovest, altrove sarà il Dal Molin, o gli
            inceneritori, in altri post ancora la mancata gestione di
            canali  o la costruzione di un mega parcheggio o di un
            albergo sul versante di una collina, ovunque colate di
            cemento che rendono sterile ed impermeabile il suolo.


          Da domani, quindi, attenderò ancor più affamato queste
            riposte e queste azioni amministrative e di risveglio
            collettivo, e al termine dei miei dieci giorni, dichiaro fin
            d'ora che AGGREDIRO' le reti del a colpi di cucchiaio
            forchetta e coltello (a punta arrotondata... altrimenti è
            arma impropria)




          Giampiero monaca