Autore: pilar anita quarzell castel Data: To: forumroma, poemaleo, laposimeoni Oggetto: [RSF] FW: [pace] lo swadeshi di Gandhi - la pace e l'economia
> Date: Sat, 5 Nov 2011 16:54:52 +0100
> From: alfonsonavarra@???
> To: pace@???
> CC: ecologia@???
> Subject: [pace] lo swadeshi di Gandhi - la pace e l'economia
>
> Swadeshi significa autosufficienza, autonomia economica dei villaggi.
> E' la nota visione gandhiana che possiamo considerare l’opposto del
> concetto di globalizzazione dell’economia e proprio per questo ne
> rappresenta l’alternativa, o una possibile alternativa.
> Nel pensiero di
> Gandhi, inscindibile dalla sua prassi politica, ogni comunità-villaggio
> dell’India libera avrebbe dovuto essere un microcosmo dell’India, una
> rete di comunità liberamente interconnesse. Gandhi considerava questi
> villaggi così importanti che pensava che avrebbe dovuto essere dato
> loro lo status di “Repubbliche Villaggio”.
> Quale rapporto tra questa
> istanza di autogoverno e autoproduzione locale con la pace?
> Secondo
> Gandhi non ci può essere vera pace nel mondo se, ad esempio, guardiamo
> gli altri paesi come fonte di materie prime o come mercati per i
> prodotti finiti dell’industria. Il seme della guerra viene seminato
> dall’avidità economica. “C’è abbastanza per soddisfare i bisogni di
> ognuno ma non abbastanza per l’avidità di ognuno” disse Gandhi.
> Swadeshi è quindi, per Gandhi, un prerequisito indispensabile della
> pace.
> Swadeshi è la via della vera pace: la pace con se stessi , fra i
> popoli e con la natura.
> Anche l'economia, in questo grande Maestro,
> rientra perciò nei fattori che vanno affrontati con il pensiero e con
> l'azione per elaborare e praticare una cultura di pace.
> E' anzi un
> fattore determinante.
> Oggi abbiamo il problema di affrontare la
> "dittatura finanziaria" e l'economia "virtuale" che sta schiacciando
> l'economia reale.
> La dittatura finanziaria si presenta come
> "creditrice" che esige a noi debitori il pagamento del denaro dovuto a
> causa del "circo" delle Borse.
> La vita dei popoli, e quindi la pace,
> sta nella capacità di rifiutare questo ricatto e di saper proporre ed
> imporre una alternativa globale, si chiami Swadeshi, o conversione
> ecologica dell'economia, o decrescita, o quanto altro...
> Questa
> discussione è ineludibile per ciascuno di noi e per qualsiasi movimento
> collettivo, perché il soggetto umano che viene fatto a pezzi dagli
> specialismi è falsamente libero, è il soggetto pronto ad essere
> manipolato dalle attuali oligarchie tecnocratiche.
> Il pacifismo
> specialistico diventa funzionale al siestema e al potere, così come
> l'ecologia specialistica, il sindacalismo specialistico, eccetera
> eccetera eccetera
> Oggi questo spirito iperspecialistico, divisivo,
> diventa il contrario della concretezza....
> Non vi pare?
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