[NuovoLab] La replica alla mia lettera già postata sulle mai…

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Autore: giacomo casarino
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To: forumsege, forumgenova inventati
Oggetto: [NuovoLab] La replica alla mia lettera già postata sulle mailing list

...SE QUESTA E' UNA RISPOSTA...
Ringrazio Giacomo Casarino per il suo intervento critico a proposito del mio articolo. Provo a DISCUTERE (maiuscole mie) la sua tesi secondo la quale è assurdo ritenere che una guerra civile possa mettere a repentaglio la pace e la sicurezza internazionale. La mia opinione è che il comma 7 dell’articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite, in connessione con gli articoli 39 e 42, autorizza opportunamente l’intervento militare all’interno di uno Stato se si tratta di estinguere una guerra civile che mette gravemente a repentaglio la pace internazionale. In ogni altro caso l’intervento militare sarebbe una grave lesione del diritto internazionale e del principio della “domestic jurisdiction” di ciascuno Stato. Esemplare è stata nel 1999 la guerra scatenata dalla Nato, per volontà degli Stati Uniti e con la complicità dell’Italia, contro la Repubblica Serba e a sostegno dei guerriglieri kosovaro-albanesi. Non diversamente da ciò che in questi mesi è accaduto in Libia, gli Stati Uniti hanno aggredito e devastato uno Stato senza che ci fosse il minimo rischio che la guerra civile in corso potesse compromettere la pace internazionale o VIOLARE IL DIRITTO UMANITARIO INTERNAZIONALE (maiuscole mie: ma allora il diritto umanitario consentirebbe l’intervento, nonostante l’unica ipotesi prospettata dalla Carta ONU?!). In entrambi i casi si è trattato di una sanguinaria “humanitarian intervention” in gravissima violazione della Carta delle Nazioni Unite e che soltanto gli alleati degli Stati Uniti hanno giustificato servilmente. E in entrambi i casi gli Stati Uniti hanno usato il loro strapotere militare per soddisfare interessi economico-politici e non certo per ragioni umanitarie. Aggiungo solo una breve replica alla seconda obiezione avanzata da Giacomo Casarino: un intervento non aggressivo ma diplomatico sarebbe stato molto probabilmente possibile in Libia con il consenso delle due parti e con la collaborazione della Lega Araba e della Unione Africana. Anche l’embargo e le sanzioni economiche, se necessarie, non avrebbero comportato alcuna aggressione militare della Libia e avrebbero evitato la strage di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti. Mi auguro che Casarino sia d’accordo.Danilo Zolo

giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gcasarino