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Aihe: [NuovoLab] Sull’articolo di Danilo Zolo (IlManifesto, 3 novembre)

ONU, Carta delle Nazioni Unite: in applicazione degli artt. 39 e 42, il comma 7 dell’art 2 della Carta consente l’ingerenza militare all’interno dello Stato qualora “si tratti di una guerra civile che mette a repentaglio la pace e la sicurezza internazionale”: così Danilo Zolo (“Una guerra illegale , carta alla mano”). Ipotesi, questa di una tipologia di guerra civile internazionalmente rilevante, alquanto improbabile, difficile da immaginare nella concretezza dei rapporti internazionali dati (nel momento storico della creazione della Carta come anche oggi), direi quasi formulata “per assurdo”, come concetto-limite. Tant’è che, per fare un esempio di un evento dirompente sugli scenari asiatici e mondiali, il massacro dei comunisti indonesiani del 1965-1966, pur configurando gli estremi di una guerra civile (circa un milione di vittime), ma perdurando la guerra fredda e l’”equilibrio del terrore”, non fu considerato pericoloso dal punto di vista della pace internazionale, e quindi nessuno chiese un’ingerenza esterna. La Carta sembrerebbe dunque essere stata applicata alla lettera, avendo essa (ripeto, stando alla parola di Danilo Zolo), alla fine della seconda guerra mondiale, l’obiettivo esclusivo di garantire la pace tra gli Stati, di allontanare, qualora se ne fossero concretamente profilate le premesse, il rischio di un conflitto mondiale. Ma, allora, se così stanno le cose (“ingerenza militare esterna consentita solo nei casi di “guerre civili che mettono a repentaglio la pace e la sicurezza internazionale”), perché allora nel corso dell’articolo Danilo Zolo sente la necessità di introdurre una considerazione del tutto “fuori quadro” (“diritti umani”), e cioè che “la guerra civile interna alla Libia non rappresentava una grave violazione dei diritti fondamentali dell’umanità”? E, in sequenza logica, se tale violazione era insussistente, che bisogno ha Zolo di suggerire come plausibile e legittimo in Libia un intervento internazionale (tipo imposizione di sanzioni, di una interposizione politica, ecc.)? A quale titolo tali misure sarebbero potute intervenire?

giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gcasarino